Thursday, March 25, 2010

L’ANCORAGGIO DELLE CASE PREFABBRICATE

LE PARETI DELLE CASE PREFABBRICATE VENGONO MONTATE SULLA PLATEA IN CEMENTO ARMATO E FISSATE AL SOLAIO MEDIANTE STAFFE DI ANCORAGGIO IN ACCIAIO, OPPORTUNAMENTE DIMENSIONATE IN BASE A PRECISI CALCOLI STATICI PER FORMA, UBICAZIONE E NUMERO.


Non ho ben compreso come le case prefabbricate vengano fissate a terra. Ho capito che vanno posate su di un solaio di fondazione, ma non come viene eseguito il collegamento. Anche le pareti andranno giuntate tra loro, ma come? Non c’è il rischio che questi punti con il tempo perdano la tenuta?

Le pareti delle case in legno (quelle realmente prefabbricate in senso lato) vengono realizzate in stabilimento, a prescindere dalla specifica stratificazione di materiali portanti, isolanti e di finitura. Nel limite del possibile e tenendo conto della logistica di cantiere, si cerca di limitare il numero di questi elementi, che raggiungono spesso dimensioni ragguardevoli, necessitando di conseguenza di mezzi di trasporto su strada adeguati.

case prefabbricate di legno, case di legno, case prefabbricateLe pareti escono dalla fabbrica pressoché finite, con tanto di cappotto intonacato all’esterno, serramenti e cartongessi montati. Una volta posizionate sulla platea si deve provvedere alla congiunzione degli elementi con tiranti in acciaio innestati su boccole filettate, secondo un sistema maschio - femmina.

Alcuni produttori di case prefabbricate prevedono un incastro tra le pareti per una migliore tenuta complessiva della giunzione.

La giunzione è ermetica e garantita, poiché si prevede un buon numero di tiranti posti a varie altezze.

L’ancoraggio al piano di fondazione utilizza invece delle staffe angolari ad “L” fissate sia alla parete che alla platea mediante viti e bulloni in acciaio zincato.

La dimensione, il numero e l’ubicazione di questi ancoraggi, come detto, viene stabilita in base al calcolo statico dell’edificio. Queste staffe solitamente sono realizzate da specifici produttori in grado di fornire una certificazione e dei valori certi di tenuta. Ne esistono infatti di varie forme e misure a seconda del loro impiego e della posizione prevista.

Le case prefabbricate in legno possiedono pertanto un’eccellente resistenza, sia alle forze di compressione (come i carichi verticali) che di trazione (come le spinte laterali dovute al vento o ai terremoti).

Tiranti e staffe hanno il compito di legare la struttura e di collegarla alle fondazioni, scaricando le suddette sollecitazioni al suolo in modo efficace. La scelta di questi elementi non è pertanto scontata, poiché è fondamentale il corretto dimensionamento degli stessi e l’utilizzo di prodotti certificati e provvisti di schede tecniche rispondenti alle normative in vigore.

L’utilizzo di prodotti artigianali e la disposizione standard (in assenza di un calcolo preciso) degli stessi può pregiudicare la solidità dell’edificio ed è pertanto vivamente sconsigliabile.

Alcune ditte di case prefabbricate non appaiono molto scrupolose in tal senso, impiegando una componentistica a buon mercato, non soggetta a controlli e pertanto non calcolabile strutturalmente.

Si tratta dell’ennesimo aspetto da non sottovalutare, che distingue le ditte serie di case prefabbricate dai soggetti improvvisati che si trovano sul mercato delle abitazioni in legno.

Thursday, March 18, 2010

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO AL “GREZZO AVANZATO”

UN TERMINE SENZ’ALTRO FAMILIARE A CHI HA GIA’ INIZIATO AD INFORMARSI SULLE ABITAZIONI ECOLOGICHE DI LEGNO, CHE RAPPRESENTA UNA SOGLIA DI INGRESSO “MINIMA” PER L’ACQUISTO DELLE CASE PREFABBRICATE.

Quando di parla di una struttura al grezzo solitamente si intende una costruzione in cui sono state completate le opere strutturali, le pareti perimetrali, le tramezze, i solai ed il tetto, escludendo i serramenti esterni, gli intonaci, i sottofondi, i massetti, gli impianti ed, ovviamente, le finiture interne.
Il termine “avanzato” introduce un livello superiore in cui l’abitazione all’esterno appare finita, completa di serramenti, isolamento a cappotto (ove previsto), intonaci e tinteggiature esterne, eventuali scale, predisposizione per gli impianti elettrico ed idraulico. Un bel passo in avanti, soprattutto se l’oggetto in questione è una casa in legno e non un cantiere tradizionale.
Si tratta, come detto, di una minimo costruttivo per le case prefabbricate non derogabile per il semplice motivo che a questo livello l’edificio è “certificabile”. Gli interventi successivi infatti non modificano le caratteristiche energetiche dell’involucro, a prescindere dalle scelte che verranno fatte in campionatura o, al limite, possono migliorare l’efficienza con l’adozione di impianti che abbassano il fabbisogno di energia come la ventilazione meccanica a recupero del calore.
Uno dei vantaggi principali delle case prefabbricate è proprio la realizzazione fuori dal cantiere dell’involucro esterno finito, indirizzata al massimo isolamento termico.
Il buon esito di una costruzione tradizionale in opera dipenderà inevitabilmente da fattori ambientali, climatici, dalle capacità dell’impresa costruttrice e dei suoi operai, dalle scelte esecutive del direttore dei lavori, con una buona componente di “fortuna”. Assestamenti, sbalzi climatici e igrometrici, più o meno veniali errori di esecuzione, qualità dei materiali, ponti termici, scelte progettuali, possono pregiudicare di molto l’efficienza energetica dell’edificio, anche ove vi è stata grande attenzione per le scelte costruttive, a causa delle caratteristiche intrinseche del cantiere stesso. La realizzazione di un edificio nell’ambiente esterno rende virtualmente impossibile il controllo di tutti i fattori che andranno ad influenzare il risultato finale.
Non tutte le aziende di case prefabbricate hanno interesse a seguire il cliente ai livelli successivi. Chi acquista una casa prefabbricata in legno si rivolge al settore per avere un prezzo certo “chiavi in mano” e una tempistica realizzativa senza sorprese. Ovviamente lo scorporo dell’impiantistica e delle finiture può portare in molti casi ad un (piccolo) risparmio economico, a fronte di una inevitabile indeterminatezza sul fronte del risultato e della programmazione. Una scelta comprensibile per chi deve necessariamente contenere i costi, ma possibilmente da evitare, con l’accortezza di verificare l’adeguatezza delle opzioni e della campionatura offerta dalla varie ditte, aspetto che dovrebbe essere basilare nella scelta finale dell’azienda costruttrice.
Lo stesso risparmio economico può rivelarsi solo apparente in quanto l’eventuale ricorso a ditte esterne comporterà il classico aggravio dovuto a costi fissi tipico dei piccoli lavori “in economia” (quelli in cui il committente acquista il materiale per conto proprio e lo fa installare da figure specializzate), spesso con minime attenzioni per la sicurezza.
Paradossalmente questo livello di finitura appare maggiormente consigliabile a che necessita di una spinta personalizzazione della propria abitazione e pretenda la massima qualità tecnico-costruttiva, impiantistica e nelle finiture, senza limiti di budget di spesa.
In tutti gli altri casi, preso atto della definizione di “grezzo avanzato”, l’acquisto un’abitazione “chiavi in mano” è soprattutto una comoda e sicura opportunità che il settore delle case prefabbricate in legno offre ai propri clienti per determinare costi e tempi di costruzione certi, con il migliore rapporto qualità/prezzo possibile, senza rischi e sorprese.

Wednesday, March 17, 2010

CASE PREFABBRICATE. UN CASO PRATICO

RICEVO QUOTIDIANAMENTE RICHIESTE DI CONSULENZA SULLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, PIU’ O MENO COMPLESSE E NON SEMPRE E’ POSSIBILE RISOLVERE LE VOSTRE DETTAGLIATE DOMANDE. LE RISPOSTE SONO COMUNQUE, AL 99%, COMODAMENTE DISPONIBILI ALL’INTERNO DEGLI ARTICOLI E, CON LA NUOVA GRAFICA DEL SITO, NON DOVREBBE ESSERE DIFFICILE INDIVIDUARE I POST PIU’ PERTINENTI.

Buongiorno Architetto, sono una professionista che finora ha lavorato sulle costruzioni tradizionali. Avevo già sentito parlare di questo tipo di costruzioni, ma solo ora mi ci sono avvicinata così tanto da pensare di utilizzare questa tecnologia per la mia casa vacanze che devo costruire.

Primo problema: la casa si trova in Liguria ad un’altitudine di 350 metri a 6/7Km dal mare. E’ possibile utilizzare questa tecnologia per case con ambiente marino intorno? La salsedine che effetti ha? Tra le varie case costruttrici ho trovato opinioni diverse, anche se nessuna diretta al problema specifico. Non vorrei trovarmi una casa che abbisogna di manutenzione ogni due anni.

Il problema della salsedine (anch’io ho una vecchia casa sul mare in Liguria) riguarda non solo le case in legno, ma tutte le costruzioni in genere. Per ovviare al problema si dovrebbe migliorare l’efficienza dell’involucro esterno. Le parti in legno a vista dovrebbero essere trattate con un impregnante adeguato, mentre il cappotto isolante provvederà alla protezione della struttura delle pareti esterne. Per evitare il fastidioso distacco della tinteggiatura, tipico delle zone di mare, il metodo migliore resta senz’altro l’esecuzione di un intonaco colorato, assai più resistente alla salsedine.


case ecologicheSecondo problema: la casa si trova vicino al centro del paese, per cui ci sono dei vincoli da rispettare, non esagerati, ma ci sono. In particolare è necessario mantenere la classica tipologia di costruzioni liguri: tinteggiatura esterna a scelta del Comune, persiane alla genovese verdi, serramenti in metallo bianco, sporti di tetto alla gronda mantenuti in cm.40, nessuno sui timpani di facciata. Non ho visto nessun progetto da catalogo che avesse questa caratteristica. Avevano tutti il classico tetto sporgente con legno a vista nell’esterno della casa. Non vorrei che questo sia un obbligo della tipologia di costruzione, che non posso adattare alla mia costruzione ligure.

Le case a catalogo non devono fuorviare. Le case prefabbricate sono una semplice tecnica costruttiva delle pareti esterne e non devono creare vincoli architettonici di alcun genere. Sul mercato esistono molte ditte in grado di realizzare una costruzione come la sua virtualmente indistinguibile da un edificio in muratura.


Terzo problema: la sicurezza. Sulle finestre dei bagni e del vano scale, che saranno piccole a nord e nord/est monterei delle inferriate. Mentre sulle finestre delle camere e della zona giorno, che sono grandi a sud/est con una magnifica vista mare, vorrei evitare le inferriate e mettere direttamente i serramenti blindati con vetro antisfondamento. Un paio di ditte che ho contattato hanno storto il naso sulla sicurezza dell’infisso montato su una struttura della casa in legno per il peso e, dicono, per la sicurezza. Lei, che lavora nel settore, cosa mi può dire?

Gli infissi esterni devono possedere vari punti di chiusura sull’anta stessa. HAAS FERTIGBAU fornisce come standard 3 punti di chiusura per anta, maggiorabili a 7 o oltre e permette di montare vetri di sicurezza o antisfondamento. E questo vale per molte altre ditte, per cui scarti senza indugio eventuali aziende poco disponibili in tal senso.


Quarto problema: la casa non è grande e il terreno pure. Devo presentare una DIA in variante, per la quale sono già d’accordo col tecnico comunale, per beneficiare del piano casa e per accorpamento di un volume. Alla fine la casa uscirà 55mq su due piani (110mq in totale) a forma di L, più se me lo passano in Comune un terrazzo al piano primo che faccia da piccolo portico al piano terra. Il terreno è un fazzoletto di 17m x 11m circa. Con queste dimensioni, è conveniente questo tipo di costruzione? Sui vari siti ho trovato solo case immense su terreni immensi.

I costi fissi penalizzano in parte le case prefabbricate in legno. Un confronto va effettuato comunque con un edificio in muratura di pari caratteristiche o quanto meno, concepito in bioedilizia ed efficiente energeticamente. I vantaggi economici non saranno gli stessi delle case in legno di grandi dimensioni, ma ci sono sicuramente.


Trovandosi in Liguria, il terreno è scosceso, ma lo farei pianeggiante costruendo un piano che in Comune ritengono interrato, io lo ritengo parzialmente interrato, perché anteriormente è fuori terra, mentre posteriormente è entro la terra. In questo modo si crea un piano di circa 100/120mq su cui appoggiare la casa. A quanto ho capito, questo piano interrato lo dovrò comunque prevedere con costruzione tradizionale.

Le fondazioni e il piano interrato dovranno essere realizzati con una struttura in cemento armato, tradizionale o prefabbricata. La ditta di case in legno fornirà i carichi statici e i dettagli esecutivi del bordo superiore del solaio a cui andrà ancorata la casa prefabbricata. Le ditte di case in legno prefabbricate non sono in grado di occuparsi di questo aspetto realizzativo, per cui non ci sono alternative.


Non voglio ottenere una casa in classe A, dato che comunque rimane una casa vacanze, né una casa biologica a tutti i costi. Ma se con questo tipo di costruzione posso ottenere una casa energeticamente più efficiente rispetto ad una tradizionale allo stesso costo, sarei orientata per questo tipo di costruzione.

Le case in muratura permettono ottimi rendimenti energetici a costi comunque superiori e richiedendo notevoli attenzioni costruttive e impegno in fase esecutiva, come l’eliminazione dei ponti termici. La semplicità delle case prefabbricate in legno consente di concentrarsi maggiormente sugli aspetti progettuali ed architettonici, con risultati in ogni caso significativi.


Infine, Lei mi consiglia di sentire dei preventivi quando sono ancora in fase di progetto, oppure a progetto finito e presentato in Comune? Anche in questo caso ho trovato linee diverse tra i vari produttori.

Inizierei già la ricerca. Individuata una buona ditta sarà possibile impostare il progetto tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche delle case prefabbricate e, tuttavia, non ci sono particolari modifiche da operare su un progetto concepito per una realizzazione tradizionale in laterocemento. Al massimo si tratterà di eliminare dei pilastri e diminuire lo spessore dei muri esterni ed ispessire quello delle pareti interne, che avranno funzione portante.

Monday, March 15, 2010

PICCOLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

ESISTE UNA MISURA MINIMA PER COSTRUIRE LE CASE IN LEGNO?

SE CI RIFERIAMO A SEMPLICI EDIFICI IN TRONCHI O ASSI DI LEGNO SI TRATTA QUASI SEMPRE DI FABBRICATI DI PICCOLE DIMENSIONI, MA LE CASE PREFABBRICATE A BASSO CONSUMO VERE E PROPRIE HANNO CARATTERISTICHE ASSAI DIVERSE E NON SEMPRE LE AZIENDE DI CASE IN LEGNO ACCETTANO DI REALIZZARE PROGETTI AL DI SOTTO DI UNA CERTA METRATURA.


Il motivo è l’incidenza dei costi fissi sul prezzo finale, che rendono poco conveniente al cliente (ma anche alla stessa ditta di case prefabbricate) la costruzione ed il montaggio di case in legno di superficie coperta inferiore a 50-60 mq.

Un edificio simile difficilmente potrà costituire l’abitazione principale vera e propria, ma è più probabile che simili richieste comportino la volontà di realizzare semplici ampliamenti o sopraelevazioni di edifici esistenti, annessi separati (quali garages, capanni o laboratori), alloggi temporanei o per il fine settimana, bungalow per campeggi. In quest’ultimo caso la produzione in serie di più abitazioni rende economicamente favorevole il costo finale, con il vantaggio di poter montare abitazioni molto valide sotto il profilo della protezione passiva dal caldo e dal freddo (solitamente vengono utilizzate durante la stagione estiva, ma non sono da escludere applicazioni differenti come piccoli residence in montagna).

casette in legno, case in legno, case legnoPer la costruzioni di annessi ed accessori, difficilmente è richiesta una sofisticata regolazione microclimatica, per cui avrà maggior senso rivolgersi ad altri sistemi costruttivi, meno performanti delle case prefabbricate, ma più economici.

Ove sia prevista una destinazione abitativa o con una presenza continuativa di persone (come piccoli uffici), l’interesse nei confronti delle case prefabbricate in legno si scontra inevitabilmente con il prezzo non sempre allettante di queste piccole strutture, paragonate alle soluzioni tradizionali.

Nel caso delle sopraelevazioni, le case in legno presentano indubbiamente il beneficio del minor peso gravante sui muri sottostanti e sulle fondazioni. L’ottimo isolamento termico della copertura è un grande vantaggio qualora la nuova struttura vada a sostituire una vecchia copertura poco coibentata, che avrebbe richiesto comunque dei costosi lavori di ristrutturazione. In questo caso, sempre che si riesca a reperire un’azienda di case prefabbricate disposta a costruire un piccolo edificio, si potrebbe trattare di una scelta quasi necessaria e conveniente.

In molti casi purtroppo il cliente che si rivolge al settore delle case prefabbricate spera di aggirare i vincoli urbanistici con l’installazione di una piccola struttura in legno. Va ribadito che le case in legno sono edifici a tutti gli effetti e non possono in alcun modo infrangere le regole. Se il terreno non è edificabile, le case in legno rappresentano un abuso edilizio al pari di quelle in laterocemento.

Le case mobili costituiscono poi una zona franca che personalmente non mi appassiona affatto. In ogni caso la tendenza è di classificare sempre più questi pseudo-edifici come strutture fisse cubabili a tutti gli effetti (e personalmente concordo in pieno).

Il nostro paese sconta, dal dopoguerra ad oggi, una gestione tecnico-politica del territorio assolutamente insensata, che ha prodotto danni difficilmente rimediabili in futuro. Una tutela del paesaggio urbano responsabile deve escludere la tolleranza verso la microedificazione diffusa, in particolare di quelle zone fragili del territorio come quelle agricole e collinari (il luogo di destinazione per eccellenza delle case mobili).

Per concludere, è dunque piuttosto evidente che le case prefabbricate in legno non sono sempre la soluzione più adatta per tutte le esigenze costruttive, in particolare per la realizzazione dei piccoli edifici.

Wednesday, March 10, 2010

XLAM - LE CASE PREFABBRICATE MASSICCE

IL TELAIO STRUTTURALE RESTA IL SISTEMA COSTRUTTIVO PIU’ COLLAUDATO E PERFORMANTE TRA LE PROPOSTE TECNICHE DELLE LE DITTE DI CASE PREFABBRICATE ATTUALMENTE PRESENTI SUL MERCATO ITALIANO.
IL COSTO CONTENUTO, UNITAMENTE ALL’ALTA EFFICIENZA ENERGETICA DELLA PARETE, CON SPESSORI SEMPRE CONTENUTI, RENDE I SISTEMI “PLATFORM FRAME” A TELAIO CONSIGLIABILI NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI.

L’XLAM, ovvero i pannelli di legno massiccio a strati incrociati, è un sistema costruttivo che sta sempre più diffondendosi come una vera alternativa ai sistemi a telaio. Le case in legno a vista “blockbau” o “blockhaus” si rivelano poco adatte per costruire nelle nostre città, richiedono continue manutenzioni e sono indicate soprattutto per le zone di montagna. Le case prefabbricate basate sui sistemi a telaio, al contrario, permettono di realizzare edifici a bassissimo consumo finiti esternamente ad intonaco, indistinguibili dalle costruzioni in muratura tradizionali.
XLAM, progetto sofie, val di fiemmePerché l’XLAM, dunque? Questo sistema si caratterizza innanzitutto per la possibilità di avvicinare ulteriormente le case in legno a quelle tradizionali, migliorando l’inerzia termica della parete, grazie alla massa maggiore e permettendo di costruire in altezza edifici stabili e sicuri. Restano tutti i vantaggi delle case prefabbricate, come le proprietà ecologiche, i tempi di costruzione veloci, l’isolamento termico ed acustico.
Una tipica parete XLAM si differenzia da un muro “platform flame” in quanto l’isolamento viene posto verso l’esterno presentando con la tipica stratificazione:
- cappotto intonacato
- strato di isolante (solitamente fibra di legno)
- parete massiccia
- fermacell o cartongesso (all’interno della parete)


Esistono, ovviamente, numerosi varianti sul tema e pareti di diversa composizione e spessore.
Le prove su questo tipo di edifici hanno dato sempre risultati importanti come una notevole resistenza al fuoco, eccellenti doti antisismiche, alto isolamento termico, resistenza statica.
Dal punto di vista pratico si tratta di semplici strati di tavole in legno incrociate ed incollate, di spessore variabile da 5 a 30 cm., che assumono una capacità strutturale paragonabile ad una lastra. Il sistema ricorda da vicino il concetto delle travi in legno lamellare e permette allo stesso modo di migliorare le proprietà statiche del legno.
L’utilizzo dell’XLAM per le case prefabbricate è assai versatile e consente la realizzazione di pareti, solette, tetti per ogni tipo di edificio, dalle singole abitazioni sino alle grandi strutture, anche di una certa altezza e situate in zona sismica.
Il punto debole dell’XLAM resta solamente il prezzo, che è solitamente maggiore rispetto alle case prefabbricate con parete a telaio. Si tratta pertanto di un sistema costruttivo che trova proficua applicazione per la realizzazione di fabbricati di una certa dimensione, condomini, edifici pubblici o per il terziario, capannoni.

Monday, March 8, 2010

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO A "CONSUMO ZERO"

CHE DIFFERENZA C’E’ FRA UNA CASA PASSIVA, UNA CASA ENERGY-PLUS E UNA CASACLIMA GOLD/ORO? SONO LA STESSA COSA OPPURE SONO TRE VALUTAZIONI DIVERSE?

Su un sito ho letto che la CasaClima Gold ha un fabbisogno energetico annuo inferiore di 10 kWh/m²/Casa da 1 litro, la casa passiva inferiore a 15 kWh/m² e la casa energy plus inferiore a 5kWh/m², è possibile? Inoltre le chiedo ancora una cosa, una casa passiva sfrutta solo il calore del sole e quello generato da elettrodomestici e dagli occupanti e utilizza la ventilazione controllata oppure sfrutta anche energie rinnovabili come il geotermico?A grandi linee una casa così ha costi molto superiori rispetto a una casa normale?

case prefabbricate, case prefabbricate in legnoLe prime due definizioni sono corrette.
Le CasaClima Oro sono dette anche case da 1 litro, perché per ogni metro quadro necessità di un litro di gasolio o di un m³ di gas l’anno.
Per definire la Casa Passiva dobbiamo ricorrere alla classificazione dell’Istituto Case Passive tedesco PHI che, oltre al valore da lei citato, si riferisce anche ad un analogo fabbisogno di energia per il raffrescamento. Il PHI impone anche il limite massimo dei consumi elettrici minore o pari a 120 kWh/mq anno.
Le Case Energy Plus sono dette anche ad "energia zero" e devono produrre più energia di quanta ne consumino, oltretutto da sole fonti rinnovabili. In quanto produttori di energia veri e propri, il loro fabbisogno annuo è di 0 kWh/m², con un guadagno energetico in surplus.
Uscendo dall’ambito delle mere definizioni, ci troviamo di fronte a classificazioni diverse, in quanto l’Agenzia CasaClima di Bolzano valuta solo i consumi dovuti al riscaldamento, cioè il carico invernale, non tenendo conto dei consumi estivi dovuti alla climatizzazione. Questo può far classificare nelle classi superiori edifici ottimamente isolati durante l’inverno, ma che possono surriscaldarsi nei mesi caldi. Può questo essere il caso delle case prefabbricate in legno con pareti esterne "leggere", isolate ad esempio con fibra di vetro.
Le case passive dovrebbero riuscire a produrre la stessa energia che consumano attraverso gli apporti termici passivi dovuti all’irraggiamento solare, alla presenza umana e al calore degli elettrodomestici, compensando le perdite attraverso le partizioni esterne, pareti, tetto e finestre. E’ necessario installare in questi edifici un impianto di ventilazione meccanica a recupero del calore per evitare le perdite di energia dovute alla ventilazione manuale e si prevede di captare la radiazione del sole durante la stagione fredda mediante grandi vetrate disposte a sud.
Le case passive prestano la stessa attenzione al problema del caldo, eliminando gli impianti per il condizionamento estivo. In questo caso di fondamentale importanza, a differenza dell'architettura bioclimatica che massimizza gli apporti solari, è minimizzare le dispersioni termiche. Il dimensionamento della superficie finestrata viene fatto in base alla latitudine ed al tipo di clima. Non a caso le case passive delle zone mediterranee sono molto chiuse, con poche finestrature.
Le case prefabbricate in legno possono spingersi verso questa classificazione, ma sarà necessaria una attenta progettazione ed una maggiorazione degli isolamenti, in particolare nei confronti dell’onda di calore estiva.
Vi è inoltre il requisito di tenuta all'aria (che anche il protocollo CasaClima 2009 introduce come obblicatorio per tutte le costruzioni in legno) che nel caso di case passive è molto stringente n50<0,61/h e la tenuta dei giunti (pensando ad esempio a pannelli di xlam a 5 strati). La tenuta è un problema sottovalutato da imprese, progettisti, artigiani e committenti.
Il tema dell’abitazione Energy Plus è indubbiamente affascinante, in quanto spinge le prestazioni energetiche degli edifici persino oltre il limite del passivo.
Venendo all’ultima domanda, mi sembra chiaro che il risparmio energetico debba trovare un ideale punto di incontro in un rapporto prezzo/consumi ottimale. Per riuscire a non consumare energia si deve purtroppo accettare un incremento dei costi esponenziale, non sempre plausibile.
Il sistema costruttivo impiegato per realizzare le case prefabbricate mira al contrario proprio a questo risultato, proponendo ad un prezzo equo abitazioni ad alto isolamento termico, abbinando inoltre aspetti interessanti quali il prezzo certo, la tempistica veloce, la costruzione in bioedilizia, le soluzioni tecniche intelligenti.

Monday, March 1, 2010

CASE IN LEGNO PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO RAPPRESENTANO UNA SOLUZIONE COSTRUTTIVA MODERNA ED AFFIDABILE, SEMPRE PIÙ DIFFUSA NEL NOSTRO PAESE. E’ NECESSARIO AVVICINARSI ALLE CASE IN LEGNO SENZA PREGIUDIZI CULTURALI, PER COMPRENDERNE I MOLTEPLICI VANTAGGI RISPETTO AI SISTEMI COSTRUTTIVI TRADIZIONALI BASATI SULL’IMPIEGO DEL LATEROCEMENTO.

L’alto isolamento termico delle case prefabbricate garantisce bassi consumi e minime emissioni, un notevole risparmio energetico ed un comfort abitativo del tutto naturale.

La costruzione prefabbricata, basata su un ciclo produttivo sostenibile a basso impatto ambientale, consente un’alta qualità realizzativa, costi certi e tempi di realizzazione veloci.

Le case in legno proteggono dal rumore e dal rischio sismico, durando nel tempo con minime manutenzioni.

Ma cosa sono le case in legno prefabbricate?

Le case prefabbricate sono edifici basati sull’impiego del legno come materiale di costruzione principale, sia per le strutture orizzontali (pareti esterne ed interne), che per il tetto ed i solai.

case in legno prefabbricateVanno sempre ancorate al suolo su platea e fondazioni in cemento armato e sono edifici a tutti gli effetti, che necessitano di un progetto e di una regolare concessione edilizia.

Alle case in legno si richiede di rispettare le normative in vigore in tema di antisismica, tenuta al fuoco, sicurezza nei cantieri e di recepire le prescrizioni dei regolamenti edilizi e dei piani urbanistici comunali.

I moderni edifici in legno utilizzano diverse soluzioni costruttive e una combinazione di un pacchetto di materiali (strutturali, isolanti e di finitura) per la realizzazione del tetto e delle pareti. Si tratta di tecniche costruttive innovative e moderne, che si basano sulla consolidata tradizione edilizia dei paesi del Nord Europa, che hanno sempre utilizzato il legno per realizzare i propri edifici, come la Svezia o la Germania.

La cultura locale della carpenteria del legno, paragonabile per certi versi all’utilizzo millenario del laterizio nel bacino mediterraneo, ha fornito modelli costruttivi consolidati su cui innestare elementi di innovazione e trovare le risposte necessarie alla richiesta di abbattere le dispersioni termiche, ottimizzando l’isolamento degli edifici.

In molte città europee si incontrano antiche costruzioni in legno, leggere ed elastiche, che hanno retto perfettamente alla prova del tempo, riconoscibili dalla struttura a telaio a vista, con traversi, pilastri e controventamenti dal disegno variabile da zona a zona e da periodo a periodo. I vuoti venivano riempiti da blocchi di laterizio o da materiale leggero ed isolante come la paglia impastata con argilla e finitura ad intonaco. Proprio sull’attento studio di questi antichi edifici sono sorte le moderne case prefabbricate. Il riempimento dei telai portanti aveva funzione di chiusura verso l’esterno, ma doveva anche essere il più possibile leggero, per abbassare il peso complessivo dell’edificio, ed isolante, per proteggere dal freddo i locali interni.

Il legno delle strutture, per sua natura un pessimo conduttore di calore, evitava la formazione di ponti termici e dispersioni.

Negli anni ’70, a causa della grave crisi petrolifera, si è posto con forza il problema di migliorare l’efficienza degli edifici, soprattutto in quei paesi in cui il problema del riscaldamento appariva maggiore a causa del perdurare del rigido clima invernale per molti mesi l’anno, dando origine alle prime “fertighaus”. Al posto di paglia ed argilla, si è iniziato a sperimentare nuovi materiali isolanti, come fibre di legno o minerali, montando all’esterno un ulteriore isolamento a cappotto intonacato, che permetteva di realizzare abitazioni esteticamente moderne ed adattabili ai diversi contesti urbani, proteggendo il legno dall’azione diretta degli agenti atmosferici, dall’attacco di muffe e insetti, minimizzando le manutenzioni esterne e prolungandone la durata nel tempo.

Le moderne case prefabbricate in legno sono virtualmente indistinguibili da quelle tradizionali, liberamente progettabili ed in grado di soddisfare ogni esigenza abitativa, formale o funzionale.

La scelta di prefabbricare direttamente all’interno dello stabilimento gli elementi costruttivi risponde alla necessità di ottenere il massimo livello qualitativo, indipendentemente dalle specifiche condizioni del cantiere. Ogni abitazione viene certificata energeticamente e corredata di una lunga garanzia a copertura dei difetti costruttivi strutturali.

Le aziende di case prefabbricate realizzano senza difficoltà sia progetti su misura che proposte standard a catalogo e sono in grado di soddisfare molteplici esigenze abitative a costi interessanti, grazie all’adozione di soluzioni costruttive ottimizzate e razionali.