Sunday, January 31, 2010

IMPRESE DI COSTRUZIONI E CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, VORREI CHE FOSSE CHIARO, RESTANO UN’ALTERNATIVA COSTRUTTIVA E NON RITENGO CHE POTRANNO SOSTITUIRE GLI EDIFICI TRADIZIONALI IN MURATURA, MA POSSONO IN MOLTI CASI, SOPRATTUTTO NEL CAMPO DEI PICCOLI EDIFICI RESIDENZIALI, COSTITUIRE UNA SOLUZIONE CONVENIENTE ED EFFICACE, GRAZIE AL GRANDE ISOLAMENTO TERMICO INTRINSECO ALLA TECNOLOGIA DELLE CASE IN LEGNO.

Pubblico integralmente un breve scambio di vedute con un impresario un po’ contrariato per alcune mie affermazioni, per chiarire la mia posizione sull’argomento.

“… Appare evidente la sua ostilità nei confronti delle imprese di costruzioni tradizionali, ritengo a causa delle esperienze negative con alcune di esse. Personalmente ho sempre offerto ai miei committenti un servizio di qualità a costi contenuti; semmai i maggiori problemi li ho riscontrati con gli architetti, a causa della poca attenzione verso la fase esecutiva. In molti casi mi sono dovuto inventare di sana pianta le soluzioni costruttive in cantiere, senza mai vedere un dettaglio o poter parlare con i suoi colleghi, forse troppo impegnati per sporcarsi le scarpe”.

case prefabbricate, casaclima, klimhouseLa mia non è una battaglia contro le imprese di costruzioni, ma piuttosto un servizio di divulgazione per le case prefabbricate in legno. Si tratta di un settore nuovo e piuttosto sconosciuto, anche per le imprese ed i tecnici.
Ritengo sia corretto un confronto tra le case in legno e gli edifici tradizionali per porre in evidenza i pro e i contro dell’una e dell’altra tecnica costruttiva.
I molti articoli in cui si evidenziano i limiti delle case prefabbricate sono la prova che non intendo demonizzare le tecniche tradizionali per sostituirle sempre e comunque con le case prefabbricate, ma che è fondamentale distinguere i possibili campi di applicazione per scegliere con cognizione la tecnica costruttiva migliore.
Il cliente delle case prefabbricate richiede un basso consumo di energia, costruzione compiutamente ecologica, basse emissioni, costi e tempi certi, qualità garantita e certificata.
Ad oggi le imprese di costruzioni tradizionali non appaiono competitive rispetto a questi temi, se non a fronte di costi superiori. Da architetto, ho grandi vantaggi a colloquiare con le ditte di case in legno, in quanto la fase esecutiva viene predisposta a priori senza incognite e scelte da cantiere e …. le mie scarpe ringraziano.

“Le nuove normative hanno sollecitato anche noi impresari ad adottare tecniche costruttive a basso consumo, come l’adozione di mattoni alveolari, cappotti, tetti ventilati, serramenti isolati. Le mie abitazioni sono ecologiche, poiché i costi dei materiali bioedili sono gli stessi di quelli, per così dire, inquinanti. Piuttosto, ho avuto modo di visitare alcune case prefabbricate ed ho avuto una spiacevole sensazione di leggerezza, notando dei dettagli davvero poco gratificanti, soprattutto all’esterno dell’edificio”.

Le leggi in vigore stimolano le imprese ed i tecnici a migliorare gli edifici? Benissimo. Sul tradizionale si può e si deve fare molto. Una maggiore preparazione e sensibilità dei soggetti interessati porterà a mio avviso ad un innalzamento qualitativo delle nuove costruzioni in muratura.
Restano gli scogli culturali ed economici e questo lo sa anche lei.
Costruire bene costa. L’eliminazione dei ponti termici dall’edificio non è scontata e richiede una cura esecutiva che inizia sulla carta. E’ evidente che i committenti hanno le loro responsabilità, richiedendo a tecnici ed imprese sforzi economici che inevitabilmente avranno una ricaduta sulle soluzioni invisibili dell’edificio.
Il ricorso a manodopera non specializzata resta comunque una costante che, al momento, non può essere dimenticata.
Le case prefabbricate in legno costituiscono una soluzione costruttiva che non richiede particolari accorgimenti, che funziona e permette di realizzare edifici isolati ed ecologici con una spesa certa e contenuta.

Thursday, January 28, 2010

PERCHE’ LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

LA GUIDA ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E’ UN SERVIZIO DIVULGATIVO E NON E’ IL MIO OBIETTIVO CONVINCERE NESSUNO A PRIVILEGIARE QUESTI EDIFICI RISPETTO A QUELLI TRADIZIONALI. COME TUTTE LE TECNOLOGIE, ESISTONO I PRO E I CONTRO, CHE ANDRANNO ANALIZZATI IN RAPPORTO ALLE PERSONALI ESIGENZE.

Gentile Architetto, ho avuto il tempo e la pazienza di leggere tutti i suoi interessantissimi articoli e ammetto che sta nascendo in noi l’interesse ad avvicinarci alle case prefabbricate, ma … confesso pure che sinora lo scetticismo prevale sull’entusiasmo.
Un conto è parlarne ed informarsi, un altro è spendere i nostri sudati risparmi per acquistare una casa in legno.
Insomma, mi di lei mi fido, ma…. glielo chiedo seccamente. Perché dovrei comperare una casa prefabbricata al posto di una solida abitazione in muratura?

case in legno, case prefabbricate, case ecologiche, case a basso consumoRisposta altrettanto secca. E’ così convinto della solidità di quell’edificio? Quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere l’abitazione ideale? L’elenco è lungo, ma provo a buttare li qualche termine alla rinfusa.
Qualità costruttiva, durata nel tempo, robustezza, stabilità statica, costruzione ecologica, sicurezza, tenuta al fuoco, antisismicità, isolamento termico, isolamento acustico, traspirabilità, salubrità dell’aria, funzionalità, luminosità, buone finiture, buon rapporto qualità-prezzo, costi di costruzione certi, tempi di costruzione brevi e, soprattutto, certi, alta rivendibilità sul mercato.
Una lista del tutto parziale, ci mancherebbe, senz’altro arricchibile con un minimo di impegno, ma sufficiente a rivoltarle la domanda. Dove collocherebbe la maggior parte delle abitazioni in muratura realizzate negli ultimi anni nel nostro paese? Vogliamo parlare del livello costruttivo di molta edilizia prodotta dalle fantomatiche società immobiliari e vendute ad alto prezzo durante i recenti anni del boom del mattone? O, ancora, della durata nel tempo di tante case costruite negli anni 80-90, bisognose di pesanti interventi di ristrutturazione, senza isolamenti e realizzate con materiali del tutto anti-ecologici. Parliamo del concetto di confort termico applicato ad edifici freddi d’inverno e roventi d’estate, dei ponti termici e delle coperture in laterocemento non coibentate.
Le case prefabbricate hanno innegabilmente i loro pregi, ma anche i loro limiti, di cui ho parlato a più riprese senza alcun problema. Le ditte di case in legno sono consigliabili in molti casi, ma in taluni altri converrà affidarsi ad una buona impresa tradizionale. Rispondono pressoché in pieno ai punti che le ho sopra elencato e penso che valga sempre più la pena di riflettere sulle risposte, oggettivamente non sempre efficaci, che l’edilizia del laterocemento dovrà dare da subito per fornire soluzioni valide in tema di isolamento termico, confort bioclimatico, bioedilizia, gestione chiara dei prezzi e della durata dei cantieri.
La produzione in serie delle case prefabbricate in legno assicura al cliente uno standard qualitativo dell’abitazione sempre alto e costante. Le case con difetti gravi sono rare e coperte dai 30 anni di garanzia. Possiamo dire altrettanto per il settore dell’edilizia tradizionale, afflitto dalla crisi economica, da costi crescenti, mancanza di innovazione e da uno scadimento qualitativo incontestabile? A fronte di ottime realizzazioni (a costi "adeguati"), i problemi costruttivi restano tutt’altro che sporadici e, soprattutto, resta l’indifferenza verso i temi dell’ecologia e del risparmio energetico.

Tuesday, January 26, 2010

L’ARCHITETTO DELLE CASE PREFABBRICATE – PT.1

QUESTO SITO CRESCE OGNI GIORNO, ANCHE GRAZIE AL FONDAMENTALE CONTRIBUTO DI CHI MI CONTATTA PER PORMI DEI QUESITI O, SEMPLICEMENTE, PER RINGRAZIARMI PER LE INFORMAZIONI MESSE GRATUITAMENTE A DISPOSIZIONE CON QUESTA GUIDA ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO.

RIPORTO AL PROPOSITO LE RISPOSTE AD ALCUNE TRA LE TANTE DOMANDE CHE MI SONO STATE POSTE.


Lei crede molto nelle case prefabbricate, ma non ha mai dei dubbi sulla reale convenienza a costruire con il legno?

Come tutti i tecnici di formazione tradizionale, l’avvicinamento al legno come materiale da costruzione è stato graduale e, per certi versi, del tutto casuale. La sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale e del rispetto del paesaggio hanno caratterizzato fortemente il mio lavoro negli ultimi anni. Spazzati via i preconcetti, il legno è un materiale dagli innumerevoli pregi che risponde perfettamente agli impegni che l’edilizia moderna deve assumersi nei confronti delle generazioni future. Ritengo tuttavia che si debba conoscere a fondo limiti di impiego e potenzialità per sfruttare al meglio le strutture in legno; perciò, come progettista, mi interessa comprendere a fondo la tecnica e la cultura del legno e non limitarmi ad un utilizzo sporadico e superficiale delle case prefabbricate.


paolo crivellaro, arch. paolo crivellaro, arch. crivellaro, architetto crivellaroIl mio geometra mi sconsiglia le case prefabbricate in legno. La lettura dei suoi articoli mi ha però convinto che potrebbe essere una buona scelta. Cosa dovrei fare? Sarebbe disposto a chiarirmi le idee?

Se la fiducia con il proprio tecnico viene meno dovrebbe trarne le dovute conclusioni. Nel caso contrario ritengo che dovrebbe seguire il consiglio del suo geometra. Io posso solo dare delle indicazioni generali attraverso i miei scritti, ma ogni caso concreto richiede un’analisi approfondita e dettagliata che può portare in molti casi a sconsigliare le case prefabbricate. Dal di fuori non mi è pertanto possibile rispondere ed un mio eventuale coinvolgimento non dovrebbe in nessun caso creare un conflitto di competenze con il suo tecnico e il rischio del mancato rispetto della deontologia professionale da parte mia.


Che differenza c’è tra un bioarchitetto ed un architetto tradizionale?

Non amo molto le etichette. Un buon progetto dipende da una moltitudini di fattori, ma fondamentalmente dovrebbe essere una valida risposta ad una serie di vincoli (tipologici, funzionali, edilizi, urbanistici…). L’architettura dovrebbe dare forma a questi ed altri temi e le nostre città stanno a dimostrare amaramente che è sempre più difficile parlare di architettura in Italia. La bioarchitettura tiene conto di questi e di ulteriori aspetti, quali la sostenibilità ambientale, la costruzione ecologica, il benessere indoor, il risparmio energetico. Allo stesso modo, mira a superare la semplice definizione di “bioedilizia”.

Un progetto di un bioarchitetto non dovrebbe comunque costare di più rispetto a quello di un tecnico tradizionale.


Quanto è importante tenere conto del clima e dell’orientamento in un suo progetto?

Si tratta di elementi importantissimi, ma non si deve commettere l’errore di dare un peso eccessivo ad un singolo tema. Un buon progetto è come una buona portata gastronomica. La semplice somma dei fattori non necessariamente porta ad un valido risultato. E’ un fatto di equilibrio. Le risposte devono essere mirate e funzionali, senza penalizzare l’uso dell’edificio. L’abitazione è una “macchina per abitare”, ma non solo. I temi ambientali e bioenergetici, costringono ad una maggiore attenzione il progettista. Le case prefabbricate in legno sono una risposta che agevola notevolmente il mio compito.


Mi piacerebbe farmi progettare la mia futura casa in legno da lei. Qual è il suo metodo di lavoro?

Il progetto di una singola abitazione non richiede particolari attenzioni, ma permette grandi risultati solo se si segue un approccio coerente con la tecnica delle case prefabbricate, attento ai principi bioclimatici e con un occhio al risparmio. Solitamente le case più riuscite sono le più semplici e sono il frutto di un dialogo continuo tra progettista e cliente. Un mio progetto difficilmente viene concluso in poco tempo, poiché è essenziale che l’edificio venga realizzato solo dopo aver affrontato scrupolosamente ogni aspetto dell’abitazione.


Cosa pensa dei suoi colleghi architetti? A volte ho la sensazione che lei non ne abbia troppa stima.

Fare l’architetto non dovrebbe essere un impiego od un semplice lavoro (con tutto il rispetto e la stima per impiegati e lavoratori). Credo però che per l’architetto si debba parlare prima ancora che di professione, di “mestiere”. Laddove il professionista coniuga competenza, conoscenza, studi approfonditi, aggiornamenti periodici, il “mestiere” dovrebbe attingere dalla cultura e dall’esperienza “sul campo”, in un misto si sapienza tecnica ed umanistica.

Nella media gli architetti italiani sono molto preparati.

Monday, January 25, 2010

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO “ABUSIVE”

POSSONO LE CASE PREFABBRICATE SUPERARE LE LIMITAZIONI IMPARTITE DAI PIANI URBANISTICI A COSTRUIRE SU TERRENI NON EDIFICABILI, ZONE AGRICOLE, AREE VINCOLATE?

Assolutamente NO! E potrei fermarmi qui.
Dato che le aspettative in gioco sono comprensibilmente alte e che questa richiesta mi viene POSTA QUOTIDIANAMENTE (!!!), si deve comprendere che non vi sono differenze dal punto di vista della consistenza edilizia di un fabbricato in legno e uno in laterocemento. Basti pensare che le case prefabbricate in legno, unico oggetto di questo blog, vanno montate su platea o scantinato in cemento armato, sono strutture permanenti ed hanno aspettative di vita pari a quelle tradizionali.
Va da se che l’iter per la progettazione, la presentazione presso i competenti uffici tecnici comunali e la realizzazione stessa delle case prefabbricate, segue sostanzialmente la stessa strada di qualsiasi altra costruzione.
case abusive, ecomostro, ecomostri, abusivismoSe un terreno non prevede insediamenti, è evidente che non si potrà costruirvi sopra nessun edificio, a prescindere dai materiali e dalle tecniche realizzative impiegate. A maggior ragione, le case in legno ecologiche a basso consumo, sia che si tratti di una blockhaus o di un edificio con struttura a telaio, non sono in nessun modo costruzioni precarie o provvisorie, smontabili o spostabili.
Se è vero che nei paesi di origine l’iter avviene con modalità burocratiche assai semplificate rispetto all’Italia, la realtà urbanistica del nostro paese prevede procedure complesse, il rispetto delle norme di zona e delle leggi in vigore, una concessione edilizia (che potrà essere una D.I.A. o un Permesso di Costruire), la comunicazione all’Amministrazione dell’Inizio e della Fine dei lavori. La costruzione dovrà seguire le direttive di sicurezza sui cantieri secondo il Testo Unico 81/08, con la redazione dei vari piani generale ed operativi, oltre all’individuazione delle figure tecniche di responsabilità.
Non vi è e non vi può, ovviamente, essere alcuna differenza tra una costruzione tradizionale in mattoni e una casa prefabbricata. Ma se le case in legno fossero mobili o su ruote? Pur entrando questo genere “ibrido” di pseudo-edifici in quella zona franca che piace tanto a noi italiani, la tendenza delle amministrazioni comunali è di considerare le case mobili degli edifici a tutti gli effetti. Il rischio è quindi alto, certamente non proporzionale alla spesa da sostenere per l’acquisto di queste strutture. “Ma la casa non si vedrebbe, perché è lontana dalla strada e nascosta dagli alberi…”. Chiediamoci perché allora non facciamo tutti i passi necessari alla luce del sole se le case su ruote sono strutture non stanziali a norma. Se così fosse non dovremmo avere nulla da temere ed, al massimo, avremmo bisogno di una semplice autorizzazione. La realtà è che il nostro territorio è stato martoriato oltre che dall’abusivismo selvaggio e dai condoni a pioggia, anche da piani regolatori insensati frutto di interessi economico-politici, con minimo interesse alla tutela dell’ambiente e delle fragilità del tessuto urbano. Il cittadino non comprende il perché ciò che gli è vietato sia permesso ad altri, perché l’abuso di uni sia il diritto di altri. Spesso basta spostarsi di pochi chilometri, da un Comune a quello confinante per percepire delle scelte urbanistiche diametralmente opposte e contrastanti. Non è questa la sede per dare giudizi, ma, pur rispettando la comprensibile frustrazione di chi si scontra con un mercato immobiliare in cui la dinamica dei prezzi dei terreni segue logiche speculative, ed il sogno di costruire la propria casa ha le sembianze di un incubo, si deve ribadire che il suolo è di tutti e va preservato per le generazioni future.
L’obiettivo di una casa è di durare nel tempo e di sopravvivere a noi stessi. Un giorno forse la venderemo o sarà lasciata ai nostri figli o nipoti.
Costruire un edificio è un atto di responsabilità condivisa tra il privato cittadino e chi (tecnici e amministrazioni) ha il dovere di far rispettare le leggi che tutelano il territorio. Sotterfugi e furbizie non sono certamente la strada migliore per garantire un corretto impatto ambientale delle nostre scelte.
Per fortuna le case prefabbricate in legno anche in questo senso sono pienamente sostenibili.

L’ARCHITETTO DELLE CASE PREFABBRICATE – PT.2

LA MIA ATTIVITA’ DI BIOARCHITETTO DELLE CASE IN LEGNO RESTA LA MIA PRIORITA’, MA VORREI FOSSE RICORDARE CHE, A FIANCO DEL DIVULGATORE APPASSIONATO, RESTA IL FATICOSO IMPEGNO QUOTIDIANO DI UNO STUDIO DI PROGETTAZIONE PROFESSIONALE.


Non pensa che il legno soffra l’umidità? Il legno brucia, ho molti dubbi. Potrebbe indicarmi qualche ditta? Quanto verrò a spendere al mq? Cosa mi consiglia…….

Questo blog sulle case prefabbricate è online da settembre 2008. Vengono pubblicati nuovi articoli anche due volte alla settimana e praticamente ogni tema è stato affrontato nel dettaglio. Mi rendo conto che reperire le esatte risposte in questa mole di informazioni non è semplice e richiede al lettore uno sforzo di tempo, ma è l’unica possibilità. Le varie tematiche sono state raggruppate per categorie e non dovrebbe essere ostico individuare i post specifici. Scrivere un articolo con regolarità, affrontando tematiche sempre nuove è molto impegnativo, ma viene messo a piena disposizione di ogni lettore. Al contrario, fornire singole risposte alle molte richieste che ricevo quotidianamente, richiede molto tempo e non è compatibile con il mio impegno professionale.


arch. paolo crivellaro, bioarchitetto paolo crivellaro, bioarchitetto, architetto, arch. crivellaro, paolo crivellaroAvrei bisogno di un consiglio per realizzare la mia casa, potrebbe darmi una mano….?

(Questo è il genere di richieste più frequente che ricevo, il che mi fa pensare di essere stato frainteso).

Un professionista che mette a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza con passione senza richiedere nulla in cambio non deve essere confuso con il “telefono amico” delle case prefabbricate in legno. Non a caso il mio recapito di cellulare è stato rimosso ben presto da queste pagine a causa di questa spiacevole incomprensione.

I miei clienti che hanno deciso di farsi seguire dal mio studio di bioarchitettura mi hanno richiesto formalmente un preciso incarico professionale. Questa è l’unica modalità possibile, compatibile con le mie capacità e disponibilità professionali, di tempo e di energia. Non sono perciò assolutamente in grado di fornire consulenze vaghe che non ho materialmente il tempo di gestire.


Non è che la sua posizione sulle imprese tradizionali dipenda da un suo interesse personale a spingere le case prefabbricate.

Lo escludo categoricamente. Lavoro con le imprese di costruzioni tutti i giorni con profitto. Costruire è diventato sempre più difficoltoso e richiede competenza, onestà, rispetto delle leggi. Il settore è in crisi e non per colpa delle imprese edili. Questo porta molte imprese a ricercare appalti e contratti ad ogni costo, non sempre con mezzi etici. Preventivi troppo bassi e il ricorso a subappalti al limite della legalità non sono la regola, ma invitano ad aprire gli occhi. Le case prefabbricate in legno seguono una strada diversa, fatta di tempi e costi certi, contratti trasparenti ed alti standard costruttivi. Io, nel mio piccolo, mi limito a farle conoscere, ma la scelta spetta sempre al cliente finale.


Il suo lavoro mi interessa e mi piacerebbe sapere quanto mi verrebbe a costare una casa progettata da lei?

Ovviamente tutte le prestazioni professionali vanno calcolate nel dettaglio secondo l’entità del lavoro e delle competenze che vengono richieste. Un preventivo per il progetto di una casa prefabbricata in legno segue la stessa procedura di qualsiasi altra prestazione e va redatto dopo aver compreso le esigenze del cliente, la disponibilità economica in rapporto ad un piano di fattibilità generale che tenga conto di tutti i costi che dovranno essere affrontati, delle potenzialità edificatorie del lotto, dei regolamenti edilizi e delle norme di attuazione. Qualora vi siano le possibilità concrete per operare, verrà fornita una valutazione di spesa particolareggiata. Non è possibile chiaramente fornire una cifra a caso a forfait.


Ho notato che da qualche mese compaiono sul blog degli annunci di alcune aziende di case prefabbricate; sono imprese che lei consiglia?

In effetti dal mese di dicembre 2009 ho deciso di inserire alcuni box di annunci all’interno del sito. Non ho un controllo diretto sui nominativi di queste ditte, né un interesse personale verso alcuna di esse, ma provvedo personalmente alla rimozione delle eventuali comunicazioni non in linea con il tema delle case prefabbricate in legno.

Mi sembra tuttavia che non disturbino assolutamente la navigazione, ma che, al contrario, diano un certo valore aggiunto agli articoli, contestualizzando gli inserzionisti rispetto all’argomento trattato ed invitando all’approfondimento diretto di quanto trattato in modo mirato e pertinente.

Thursday, January 21, 2010

SCONSIGLIARE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

COSTRUIRE CASE IN LEGNO SI RIVELA NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI UNA SCELTA VINCENTE, MA NON SEMPRE LE CASE PREFABBRICATE POSSONO OPPORTUNAMENTE SOSTITUIRE ALTRE TECNICHE COSTRUTTIVE.

case prefabbricate, case in legnoL’entusiasmo dei miei clienti per le case prefabbricate non di rado trova un inatteso ostacolo nel sottoscritto. Ma come, Architetto, proprio lei che ha sempre decantato senza riserve i pregi delle case in legno?
In effetti la tecnica costruttiva delle case prefabbricate in legno, proprio perché possiede determinate caratteristiche, richiede che l’edificio rispetti in pieno alcuni concetti di fondo.
Una tipica situazione è un progetto non pensato per essere realizzato in legno. Capita di frequente il cliente che ha già ottenuto la sua bella concessione edilizia e desidera un preventivo. Il progetto dell’architetto, nel 99% dei casi, ha previsto una costruzione tradizionale in laterocemento, basata sull’impiego di pilastri in c.a., muri esterni in poroton con cappotto, tramezze in laterizio da 10 cm., con muri in pietra a vista, logge, rientri, sporti, enormi vetrate. Il tutto basato su di una pianta estremamente “movimentata”, con poca o nulla attenzione all’orientamento. Parlando di efficienza energetica degli involucri edilizi questa è senz’altro una situazione sfavorevole, che fa crescere proporzionalmente i costi a causa delle “inutili” complessità costruttive.
Un'altra circostanza frequente è la richiesta di piccole o piccolissime case prefabbricate. In questo caso molte aziende non sono interessate a costruire questi edifici ponendo il vincolo di una superficie coperta minima di almeno 60-70 mq. La ragione è che ogni costruzione è gravata da molti costi fissi che rendono il costo della piccola abitazione fuori mercato. Per essere più chiari, il costo al mq è inversamente proporzionale alla superficie dell’intervento e diventa eccessivo sotto una certa soglia. Architetto, ma quanto costano queste belle case prefabbricate? Ebbene, dipende soprattutto dalla grandezza, ancora più che dalle finiture e dall’impiantistica. Sparare una cifra indicativa come 1.300 €/mq significa poco o nulla se il cliente non ha chiarito le proprie esigenze.
Gli interventi in tecnica mista sono quasi sempre poco graditi a chi costruisce case prefabbricate. Presenza di vincoli come ascensori o muri esistenti da mantenere possono essere aggirati non senza difficoltà, ma non pretendiamo di far coesistere strutture in cemento armato o laterizio all’interno di queste case in legno. In questo caso l’unico approccio accettabile è quello della costruzione di legno in opera, senz’altro più flessibile della prefabbricazione (ma scordiamoci certe prestazioni energetiche).
Infine ecco l’ultima categoria, purtroppo anche la più diffusa. Ho un grande rispetto per chi deve fare i conti con un budget limitato, ma prendere lucciole per lanterne non è sempre giustificabile. Le case prefabbricate in legno costano almeno quanto quelle tradizionali. Si tratta di un prezzo equo e ampiamente legittimato dall’alto isolamento termico che consente grandi economie negli anni sulle bollette di luce e gas. Tuttavia non conosco nessun produttore che costruisca case prefabbricate ecologiche a risparmio energetico a prezzi irrisori. O meglio, si trovano sul mercato molte ditte di case prefabbricate che offrono “casette” in legno a prezzi bassi spacciate più o meno in buona fede per case in legno a basso consumo (e vorrei evitare di parlare delle famigerate “case su ruote”). Si tratta, spero sia chiaro, di “qualcos’altro” rispetto all’oggetto di questo blog, poiché sotto certe cifre non è oggettivamente possibile scendere. Un buon rapporto qualità/prezzo è sempre auspicabile, ma non abbiate la pretesa di acquistare per cifre a soli 4 zeri una villetta singola a basso consumo realizzata in bioedilizia. La qualità costruttiva, certificata e garantita dalle ditte serie del settore, unitamente all’adozione di sistemi costruttivi collaudati e condivisi da parte dei maggiori produttori di case prefabbricate porta i prezzi ad essere piuttosto livellati in una precisa fascia di prezzo.
Una progettazione accorta e scelte intelligenti consentiranno comunque notevoli risparmi senza compromessi qualitativi, ma ritengo molto arduo abbinare una realizzazione affidabile ed efficiente ad un costo inferiore a 1.000 €/mq “chiavi in mano” per le case prefabbricate.

Wednesday, January 13, 2010

PIANO INTERRATO O PLATEA PER LE CASE PREFABBRICATE?

LE CASE IN LEGNO VANNO SEMPRE REALIZZATE SU FONDAZIONI IN CEMENTO ARMATO, COME LE COMUNI COSTRUZIONI IN MURATURA. MEGLIO SU PLATEA O SU PIANO SCANTINATO?


Sto seguendo con molto interesse i suoi articoli sulle case prefabbricate perché la mia intenzione è, appunto di costruire una casa prefabbricata in legno; sono ancora in alto mare per quanto riguarda la scelta della società con la quale fare il lavoro perché prima voglio fare bene il mio business plan; vorrei fare un piano interrato con garage e un locale con un sistema di recupero dell’acqua piovana e se necessario altri impianti (voglio infatti mettere i pannelli fotovoltaici e solari); secondo lei è meglio fare questo piano interrato oppure, parlando di costi fare questo “locale di servizio” a piano terra e sopraelevare la casa (che poi sarebbe una villetta ad un piano solo di circa 90-100 mq?


I pro e contro non dipendono tanto dal fatto di realizzare la sua abitazione con le case prefabbricate in legno, quanto da motivazioni economiche, volumetriche e funzionali. Infatti se c’è un’ampia disponibilità di volume urbanistico, converrebbe evitare un piano interrato per ovvie ragioni igieniche.

Gli ambienti realizzati sotto il piano del terreno soffrono inevitabilmente di problematiche legate alla costruzione contro terra e difficilmente presentano rapporti di aeroilluminazione sufficienti.

La compresenza di un alto tasso di umidità e di una bassa circolazione d’aria naturale crea frequenti fenomeni di condensa. case prefabbricate, case su platea, case passive, case ecologiche

Un locale seminterrato può in parte ovviare a questa situazione (ma è probabile che comporti un carico di volume), costringendo inevitabilmente a rialzare il piano di accesso all’abitazione. Le autorimesse al piano interrato saranno inoltre accessibili mediante una rampa di accesso che avrà un forte impatto sulle sistemazioni esterne del giardino creando un vincolo non sempre facilmente gestibile. Un piano interrato richiede infine una scala di collegamento con il piano superiore, comportando una maggiore scomodità d’utilizzo, in particolare se l’abitazione vera e propria sarà su due piani fuori terra (chiaramente questo limite non vale nel suo caso, trattandosi di una casa prefabbricata monopiano).

I costi per realizzare un piano interrato sono ovviamente superiori a quelli di una semplice platea di fondazione, ma in molti casi potrebbe trattarsi di una scelta obbligata per alcune case prefabbricate. In presenza di lotti piccoli o con un basso indice di fabbricabilità il volume potrebbe rivelarsi insufficiente per le esigenze abitative, costringendo a relegare alcune funzioni accessorie al livello scantinato (lavanderia, spazi di servizio, locale tecnico, autorimesse). Il semplice rispetto delle distanze minime da confini ed edifici esistenti può limitare l’ utilizzazione del lotto al punto di non consentire nemmeno lo sfruttamento dell’intera volumetria disponibile. Anche in questo caso realizzare un piano interrato permetterà di ricavare una casa prefabbricata in legno adeguata a tutte le necessità.

Se il carico urbanistico del lotto lo permette, sarebbe comunque buona cosa limitarci alla realizzazione della platea di fondazione. In molte zone di pianura non è possibile ricavare locali scantinati a causa dell’altezza delle falde acquifere. La platea andrà comunque realizzata con criterio per evitare ristagni d’acqua e risalita di umidità verso la struttura in legno.

Con una platea, tutti i locali dell’edificio godranno di ottimali condizioni di aerazione, illuminazione ed isolamento termico, mentre la fruizione degli spazi interni sarà più comoda grazie al piano in meno.

I minori costi di una platea compenseranno in buona parte la maggiore incidenza al metro quadro della casa in legno rispetto allo scantinato in cemento armato.

Si potrà risparmiare ulteriormente ricavando le autorimesse sotto ad un porticato esterno o ricavando un box auto in legno, le cui caratteristiche di isolamento termico e finitura potranno essere senz’altro inferiori all’abitazione vera e propria.

Evidentemente non esiste la soluzione ideale per tutte le case prefabbricate, ma si dovrà valutare le singole problematiche per fare la scelta migliore.

I COSTI DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

PIANIFICARE ECONOMICAMENTE LA COSTRUZIONE DELLA PROPRIA CASA PREFABBRICATA IN LEGNO E’ UNO DEI PRIMI PASSI DA COMPIERE PER VERIFICARNE IN CONCRETO LA FATTIBILITA’.
LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO PERMETTONO UN CONTROLLO PRESSOCHE’ TOTALE DELLA SPESA, SINO ALL’ULTIMO CENTESIMO, MA……..

Solo per la parte relativa all’edificio in se, ovvero alla parte fuori terra.
Vi è tutta una lista di spese "accessorie", il cui peso sui costi finali delle case prefabbricate incide per almeno il 30% e di cui è saggio tenere conto.
Per evitare che i sogni si trasformino in amare illusioni, vediamo di fare un po’ di chiarezza, magari aiutandoci con un caso concreto.
Marco e Laura sono impiegati e vivono in affitto. Vogliono sposarsi a breve ed hanno deciso di costruire in proprio la loro casa. I genitori hanno messo a loro disposizione una certa somma e, con un po’ di sacrifici, riescono a mettere da parte un po’ di soldi a fine mese. Si sono rivolti, senza troppo successo, a qualche agenzia immobiliare,
prendendo la decisione di realizzare una casa in legno, attratti dalla costruizione ecologica e dai bassi consumi.
Riescono a trovare un piccolo lotto, dopo una lunga ricerca. Hanno sottovalutato l’incidenza del terreno ed ora si ritrovano con un budget piuttosto ristretto, 200 – massimo 220.000 € per costruire la casa prefabbricata.
costi case in legnoIniziano a richiedere informazioni, vanno a fiere, scaricano depliant da internet. Hanno individuato un paio di ditte a cui richedere un preventivo. I costi si equivalgono, ma è evidente che per una casa in legno di 140 mq ci vogliono almeno 180.000 €. Sembra fattibile,…… o no?
La casa andrà realizzata su una platea in cemento armato. Bisognerà dunque rivolgersi ad un’impresa di costruzioni, ma quanto costerà? Oltretutto bisognerà presentare un progetto in Comune e sarà necessario un tecnico. PANICO!
Purtroppo Marco e Laura non hanno ancora esaurito la lista della spesa. Molte sono le voci a 3 o 4 zeri da aggiungere e che sarà meglio prepararsi ad affrontare.

1. IMPRESA DI COSTRUZIONI
Supponendo che si scelga una banale platea e non siano previste opere più consistenti come la realizzazione un piano scantinato, molto probabilmente dovremmo effettuare opere di sistemazione esterne, scavi e tracce che andranno a gravare sull’importo finale.
Spesa ipotizzabile 25.000 €.
2. SPESE TECNICHE
Oltre alla redazione e presentazione di un progetto per l’ottenimento della concessione edilizia andrà calcolata la direzione lavori, il piano di sicurezza (che prevede un coordinatore in fase di progettazione ed uno in fase di esecuzione), l’indagine geologica, la progettazione e la direzione lavori della statica.
Spesa ipotizzabile 22.000 €.
3. ONERI COMUNALI
Al Comune sono dovuti gli oneri per l’urbanizzazione primaria e secondaria ed il costo di costruzione. Rateizzabili fin che si vuole, ma vanno pagati.
Spesa ipotizzabile 18.000 €.
4. ALLACCIAMENTI
Per le reti dell’acqua, telefonica, elettrica, fognaria, del gas.
Spesa ipotizzabile 5.000 €.
5. IMPREVISTI
In fase di preventivo qualche piccola svista è da prevedere. In campionatura sarà necessario tenerne conto e un piccolo ritocco verso l’alto del prezzo della casa in legno è difficilmente evitabile. Oltretutto è meglio aggiungere qualche presa, predisporre qualche split per l’aria condizionata, inserire un velux in falda, migliorare il parquet, cambiare la porta, le maniglie……
Spesa ipotizzabile 10.000 €.

Ricapitolando fanno 80.000 € da aggiungere al budget di Marco e Laura e che sommati al costo della casa di legno portano la cifra a 260.000 € tondi.
E chiara dunque l’importanza di una corretta pianificazione della costruzione delle case prefabbricate, che consente un preciso controllo della spesa, evitando spiacevoli sorprese e il sovraccarico del mutuo o drastici (e poco controllabili) ridimensionamenti del progetto in corso d’opera.

Tuesday, January 12, 2010

INFORMAZIONI O SEMPLICI SLOGAN SULLE CASE PREFABBRICATE?

IL COMPLESSO TEMA DELLO SFASAMENTO TERMICO IN ORE TRA L’ONDA DI CALORE INCIDENTE SULLA PARETE ESTERNA DELL’EDIFICIO E QUELLA IN USCITA ALL’INTERNO RICHIEDE ULTERIORI PRECISAZIONI, SOPRATTUTTO SE COSTITUISCE UN IMPORTANTE FATTORE D’ACQUISTO DELLE CASE PREFABBRICATE.

Gentilissimo Architetto, sto quasi per concludere l’acquisto della mia casa prefabbricata con una nota azienda del settore, ma confesso che, dopo la lettura del suo articolo è subentrata in me una grande preoccupazione. Vengo subito al dunque. Dalle mie parti, in Toscana, il problema del caldo è piuttosto importante e l’agente della ditta di case in legno ha correttamente posto immediatamente il problema, suggerendomi un tipo di parete adatto a tenere fuori il caldo dalla mia abitazione, parlandomi appunto di sfasamento termico e di massa. Alla fine della mia ricerca tra i vari marchi di case prefabbricate ho deciso per concludere per quella con il valore più alto, tra 12 e 13 ore. Molte altre ditte, più blasonate, mi hanno parlato di sole 8-10 ore, per cui mi era sembrato di compiere la scelta più intelligente.
Leggendo e rileggendo i suoi suggerimenti, mi sembra di capire però che questo valore potrebbe essere poco attendibile e che l’isolamento estivo delle case in legno dipenda da molti altri fattori.
C’è il rischio di aver scelto superficialmente? Vorrei da lei un consiglio spassionato, magari con una spiegazione un po’ meno tecnica. Grazie.


case ecologiche, case in legno, case prefabbricateMi rendo conto che si tratta di una materia ostica e che, in questo caso, mi sono allontanato in parte dai presupposti del blog di comunicare con un linguaggio semplice, in parte volutamente.
La sua lettera mi dimostra che lo scopo è stato in parte raggiunto.
Un eccessiva semplificazione porta a banalizzare importanti temi relativi alle case in legno che acquistano una funzione più commerciale che tecnica.
Faccio un esempio. Dire che un vasetto di yogurth contiene pochi grassi, quasi sempre significa che sarà ricco di zuccheri. Dal punto di vista promozionale il messaggio è chiaro. Vuoi dimagrire? Compra questo yogurth! Nessuno ci ha detto che si tratta di un prodotto dietetico. Le informazioni sono pertanto corrette, perché i grassi sono inferiori rispetto ad un analogo prodotto, ma il nutrizionista sa bene che le calorie contenute in quel prodotto sono alte e che, trattandosi in gran parte di carboidrati a rapido assorbimento, si tratta di un alimento assai sconsigliabile per perdere peso.
Il settore delle case in legno prefabbricate sottende in gran parte regole di comunicazione commerciale che possono essere mascherate più o meno correttamente sotto l’apparenza di dati tecnici.
Costruiamo case prefabbricate in classe A, le nostre case in legno sono ecologiche, la trasmittanza è di 0,17, lo sfasamento di 10 ore. Possono rappresentare delle importanti informazioni, ma anche essere sfruttate come semplici slogan, senza un particolare significato. Cosa significa costruire in classe A? Realizziamo edifici CasaClima! In che senso? Viene rilasciato forse un regolare certificato energetico redatto da un tecnico abilitato, iscritto nell’elenco dei certificatori dell’Agenzia Klimhouse della Provincia di Bolzano, con tanto di targhetta? O forse si intende invogliare il potenziale cliente a ritenere che la sua futura casa sarà genericamente a basso consumo, sfruttando un immagine forte e persuasiva come quella di CasaClima? Cosa significa "case ecologiche"? Esiste un certificato che ne attesta il ciclo di produzione? Il legno è un materiale naturale, ma come viene prelevato nel caso specifico? Viene attuata una corretta riforestazione? Con che criteri si effettua la stagionatura? Vengono utilizzati impregnanti naturali come cere o sali di boro?
Senza rispondere direttamente alla sua domanda, spero di averle fornito una chiave di lettura per capire meglio il tipo di informazioni che le sono state fornite da questa ditta di case prefabbricate.
Il tema dello sfasamento termico è senz’altro importante per le case in legno, ma va contestualizzato, dando il giusto peso a quest’aspetto e pretendendo sempre un severo controllo su questo valore, richiedendo il nome dell’istituto che ne ha attestato il dimensionamento, ribadendo comunque che si tratta solo di un parametro energetico e, a mio parere, neppure del più importante.
Basare la scelta dell’azienda di case prefabbricate in legno su un semplice numero, magari "buttato li" dall’agente della ditta, mi sembra quanto meno poco accorto.

Monday, January 11, 2010

CRITICHE ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

NON SEMPRE SI HANNO OPINIONI CONVERGENTI SULL’ARGOMENTO DELLE CASE PREFABBRICATE.
PRENDO SPUNTO DA QUESTA LETTERA CHE PONE INTERESSANTI CONTESTAZIONI, NON PRIVE DI QUALCHE ELEMENTO DI RAGIONE.

Anch’io nel tempo avevo visto le case in legno simpatiche e pratiche, con il gusto di vivere il legno.
Vedo però che le uniche case cosiddette di un certo livello nascondono il legno, o hanno il gusto tedesco (discutibile, le trovo orribili); inoltre, cosa importante, hanno dei prezzi esorbitanti se visti dal mio stipendio. Poi sento lei che parla di impiantistica di alto livello e di finiture d'eccellenza e io avendo lavorato con mio padre che ha fatto l'elettricista per 45 anni ho scoperto che le cosiddette finiture d'eccellenza non sono nient’altro che classiche truffe a scapito del cliente finale (con alti sconti all'installatore e un prezzo di listino assurdo).
Vedo poi le case prefabbricate estoni e rumene e mi viene detto da lei che usano legno scadente e colle tossiche.
case in legno, case ecologiche, case a basso consumoE poi dato che tutte le ditte di case in legno blasonate ora costruiscono in Cina o nel sud est asiatico non credo molto che qualcuno mi possa assicurare la qualità. Nel caso ormai è difficile crederci.
Io ho una macchina coreana con marchio americano, motore coreano e telaio tedesco (e' una marca considerata scadente, ma va bene e 4 anni fa' era l'unica a GPL........ah, le faccio presente che tutti ora fanno le auto a gas, anche le marche serie).
Sicuramente non so se riuscirò ad avere una casetta in legno dato che ora, con la scusa dell'ecologia, costano più della muratura (settore un po’ in crisi al momento), ma se riuscissi a farmela sicuramente andrei dai rumeni, cosi riesco a gestirmi tutte le componenti ed avere una casa classica, simpatica e non tedesca.
Perche la casa in legno tedesca sarà comoda, ma ogni volta che esci in giardino si vomita....
Comunque, a parte lo sfogo, trovo interessante che qualcuno si impegni in un sito così e accenda qualche discussione sull'edilizia e sul suo impatto ambientale, anche se penso che ora l'ecologia sia solo una moda e che pochi ci credano veramente.


Sul gusto tedesco delle case in legno possiamo essere più o meno vicini. Si tratta tuttavia di considerazioni assai personali, ma l’origine delle case prefabbricate è chiara e l’immagine che al momento ne viene data in Italia non può essere diversa. I numeri d'altronde parlano chiaro. Si costruiscono ancora poche case in legno nel nostro paese, per cui anche un banale catalogo solitamente è la semplice traduzione di una brochure tedesca od austriaca.
Però mi permetto di dissentire su un aspetto. Le case prefabbricate in legno sono una semplice tecnologia, alternativa alla muratura tradizionale. Non mi sembra che ci siano particolari limiti formali al loro utilizzo.
Da progettista non mi sento vincolato, al contrario trovo stimolante adattare il mio lavoro, sfruttando le notevoli potenzialità delle case prefabbricate.
Sui prezzi delle case in legno posso essere in linea di principio d’accordo con lei. Sicuramente le case prefabbricate potrebbero costare meno, ma non penso che l’edilizia tradizionale riesca ad essere molto competitiva se le si chiede di replicare efficacemente sul piano del risparmio energetico spinto.
Anche di questo ho parlato abbondantemente. In ogni caso non mi paragoni l’edilizia da battaglia con le case in muratura a basso consumo. Le risposte in quest’ultimo caso sono ottime, ma a prezzi assai elevati, sicuramente maggiori rispetto ai costi medi delle case prefabbricate in legno.
Comprendo il suo ragionamento sulle maggiorazioni relative alle case prefabbricate chiavi in mano . Può sempre limitarsi ad acquistare il grezzo avanzato e terminare in proprio i lavori. Il risparmio può essere interessante, ma ovviamente si va a perdere il vantaggio del prezzo certo finale.
Non ho preclusioni verso le ditte di case in legno dell’est. Anzi, sono molto interessato e mi è capitato anche di recente di visitare una di queste aziende in Bosnia. Lo standard qualitativo di queste case prefabbricate non è però sempre compatibile con la normativa italiana, per cui vanno fatte delle valutazioni tecniche che non sono certo a portata del cliente finale. L’unico mio suggerimento è di evitare di improvvisare con il miraggio del risparmio a tutti i costi. Le buone ditte rumene di case in legno esistono, ma lei è sicuro di capirci davvero qualcosa, con tutto il rispetto? Le garantisco che le ditte di case prefabbricate tedesche, austriache od altoatesine non costruiscono in Cina, ma prelevano il legname dalle foreste in Germania, vicine agli stessi stabilimenti.
Concludo collegandomi infine alla parte finale della sua lettera.
Mi auguro davvero che l’ecologia non sia una moda ed, anzi, sono convinto che sia piuttosto una concreta speranza per il nostro futuro. Senz’altro molte aziende di case in legno cavalcano l’onda ecologista senza troppa convinzione. Alcune di esse spariranno, come vuole la legge del mercato e, tuttavia, non possiamo restare indifferenti al fatto che il nostro territorio sia stato fortemente urbanizzato, con criteri altamente speculativi, sino ai nostri giorni.
Il fatto incontestabile è che non siano solo i media, ma soprattutto le normative, da quelle locali sino alle leggi nazionali ed europee, che vanno decisamente nel senso della sostenibilità e questo vale oramai per tutti i settori, dall’industria all’edilizia, appunto.

Monday, January 4, 2010

IL BASAMENTO DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

SCANTINATO, SEMINTERRATO O PLATEA DI FONDAZIONE.
LE CASE PREFABBRICATE VANNO ANCORATE AL SUOLO E ADEGUATAMENTE PROTETTE DALLE PERICOLOSE RISALITE DI UMIDITA’.

Le case prefabbricate richiedono poche, ma necessarie attenzioni costruttive.

La scelta di realizzare un piano interrato dipenderà innanzitutto dalle caratteristiche del progetto. E’ prassi urbanistica la non cubatura delle parti interrate dell’edificio. In presenza di lotti piccoli o con un indice di fabbricabilità basso può essere un’esigenza necessaria il ricavare dei vani interrati per posizionare l’autorimessa, le cantine e un vano tecnico per gli impianti. Se possibile, evitare un piano interrato può produrre notevoli vantaggi, a partire dal maggior controllo della spesa finale.
I locali scantinati sono di difficile aerazione, inevitabilmente umidi e poco illuminati. Si può migliorarne le caratteristiche abitative adottando opportuni accorgimenti costruttivi come intercapedini che possono limitare il contatto diretto con il terreno dei muri e l’isolamento termico del cemento armato con un cappotto interno. I costi ovviamente risentiranno delle scelte tecniche più complesse e difficilmente il cliente sceglierà di investire troppo denaro in questa direzione.
case prefabbricate, case prefabbricate in legnoIl piano in più rappresenta poi un elemento di assoluta scomodità di cui tenere conto per le case in legno.
La classica villetta su due piani, con la zona giorno ubicata al piano terreno e la zona notte al primo piano, diventerà piuttosto faticosa, obbligandoci ad utilizzare frequentemente le scale. In questo caso un impianto di aspirapolvere centralizzato rappresenta un vero e proprio investimento.
Un piano interrato rappresenta inoltre un’incognita economica non trascurabile per le case prefabbricate. La platea di fondazione è un extra-costo facilmente quantificabile le cui caratteristiche costruttive andranno definite in accordo con la ditta di case prefabbricate in legno. Si tratta di lavori comunque di modesta entità, quantificabili anche a corpo con un prezzo forfettario. Al contrario un piano interrato, magari comprensivo di rampa di accesso al garage, finiture all’altezza della situazione (vogliamo fare bella figura con gli amici a cena i taverna o no?) porteranno in una direzione non sempre prevedibile.
Affidarsi ad un’impresa di costruzioni per la realizzazione delle fondazioni è dunque inevitabile, ma sarà fondamentale tutelarsi al massimo con un contratto blindato, non sottovalutando mai l’incidenza di questa voce sul prezzo finale, soprattutto in presenza di un mutuo al limite.
Spesso il coinvolgimento emotivo verso le case prefabbricate in legno è tale da farci dimenticare che il piano interrato può costituire un grave problema economico, se non siamo in grado di controllarne il peso. Ecco che la platea di fondazione, da eseguire assolutamente aerata su igloo in pvc, resta la soluzione preferibile in quasi tutti i casi. Va sottolineato che le due fasi costruttive (impresa + ditta di case prefabbricate) vanno assolutamente coordinate con scrupolo. Non facciamo eseguire un basamento qualsiasi per conto nostro. Le ditte di case prefabbricate ci forniscoranno i carichi statici, le forometrie e le caratteristiche esecutive del bordo superiore a cui andrà ancorata l’abitazione. Non illudiamoci perciò di gestire il lavoro separatamente.
Al termine dei lavori, un tecnico della ditta di case prefabbricate dovrà rilevare strumentalmente la platea, tenendo conto di eventuali dislivelli e difetti costruttivi del piano stesso. In taluni casi sarà necessario intervenire a correggere il basamento, qualora si superassero i valori previsti dalla tolleranza o in presenza di errori palesi. Solo a quel punto la casa verrà messa in produzione e si potrà attendere il montaggio dell’abitazione in legno.
Quindi va posta massima attenzione all’esecuzione della platea. Oltretutto andrà rispettata la normativa antisismica in vigore e si dovrà provvedere ad una approfondita indagine geologica del terreno che servirà per dimensionare correttamente la statica.
Ricordiamo infine che sarà necessario ricorrere tra le figure tecniche ad un ingegnere regolarmente iscritto all’albo che dovrà preparare i disegni esecutivi dei cementi armati e depositare la statica presso i competenti uffici.

Sunday, January 3, 2010

PAURA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO?

RICEVO DECINE DI MAIL OGNI GIORNO DA PARTE DEI LETTORI DI QUESTO BLOG, DEL PORTALE “CASAPASSIVA.COM” O DEL MENSILE “LA MIA ENERGIA”, CON I QUALI COLLABORO. E’ MIA INTENZIONE RISPONDERE A TUTTI, NEL LIMITE DEL POSSIBILE, AUGURANDOMI COMUNQUE CHE TRA QUESTE PAGINE POSSA ESSERE TROVATA RISPOSTA DIRETTA AD OGNI QUESITO.

In oltre 60 articoli ho tentato di affrontare quasi tutte le tematiche che possono riguardare l’approccio, la conoscenza, la progettazione e la costruzione delle case prefabbricate in legno.
Dopo solo qualche mese di vita questo sito contiene una notevole quantità di informazioni, la cui qualità non sta a me giudicare. Ogni articolo sulle case prefabbricate rappresenta però un grande sforzo, anche di tempo, per il quale assolutamente nulla è richiesto in cambio. Tutto questo è liberamente disponibile, scaricabile, utilizzabile.
case prefabbricate in legnoNonostante ciò mi giungono quotidianamente richieste più o meno bizzarre, che mi lasciano dubbioso sulla reale efficacia delle spiegazioni contenute negli scritti. Di seguito troverete una veloce carrellata tra le domande più “originali” (fedelmente riportate), sperando che possano contribuire ad alleggerire l’argomento delle case in legno, fornendo anche qualche seria argomentazione in più su cui meditare. Senza paura.

Ho saputo che con 30.000 € è possibile costruire una casa a basso consumo energetico.
La prego, mi dica il nome del fornitore, ne voglio acquistare almeno 10.
Mi interessano le case in legno, ma hanno un aspetto così poco italiano.
E’ ovvio! Se vuole costruire una casa prefabbricata a basso consumo deve per forza sembrare tedesca.
Provi a convincermi che non c’è il problema del fuoco.
Ripeta con me, lentamente: “Il legno non brucia”.
Non mi sembrano sicure, non c’è il rischio che un eventuale ladro possa sfondare la parete ed entrare in casa.
Mi sembra molto più probabile che il lupo cattivo possa soffiarci sopra.
Vorrei sapere il nome della ditta che costruisce l’abitazione di sette piani del progetto “Sofie” che ha resistito al test antisismico.
La CNR HAUS se non sbaglio.
Queste case in legno mi sembrano così diverse quelle “normali”.
Qualcuno le ha raccontato che sono delle vere e proprie abitazioni?
Il fatto che siano prefabbricate mi “suona male”.
Le evocano di più i container o i capannoni industriali?
Quanto durano? Non è che tra 10 anni dovrò buttarla via?
Sono garantite trent’anni, ma dopo vanno demolite e smaltite come l'amianto.
Il mio architetto mi ha fortemente sconsigliato l’acquisto e proposto di rivolgermi ad un’impresa tradizionale.
Non dubito affatto che si tratti di un parere disinteressato.
Secondo il mio architetto le vetrate vanno posizionate a nord, per godere di maggior luce d’inverno, se fossero a sud l’edificio si scalderebbe troppo durante l’estate.
Le ha anche raccomandato di realizzare il bagno in giardino e le camere al piano scantinato? Complimenti davvero.
In caso di rivendita, non rischio di trovarmi in mano un edificio senza valore.
Il rischio è alto, ma può sempre venderlo a me, se avesse delle difficoltà.
Vorrei acquistare una casa passiva su ruote.
Un camper passivo! Quanti km fa con un litro?
Possedendo un terreno agricolo non edificabile, ho pensato di costruirvi sopra una casa prefabbricata in legno.
E’ un’ottima idea, perché non ci ho pensato prima?
E’ sicuro che serva la concessione edilizia?
Devo essere sincero, comincio ad avere dei seri dubbi anch’io.
E’ possibile smontare la casa e rimontarla altrove?
Si, può anche portarla in campeggio o in spiaggia.