LE CASE PREFABBRICATE RAPPRESENTANO IL PIU’ DELLE VOLTE IL SOGNO DI UNA VITA, CHE IL PROGETTISTA HA L’OBBLIGO DI AFFRONTARE CON IL MASSIMO RISPETTO.
Negli ultimi decenni le dottrine urbanistiche hanno imputato tutte le colpe possibili alle cosiddette “casette” che caratterizzano in maniera più o meno uniforme (o “informe”) il paesaggio urbano delle periferie delle nostre città.
Pur riconoscendo oggettivamente alle tipologie residenziali uni, bifamiliari, a schiera o condominiali un ruolo tutt’altro che caratterizzante e sostanzialmente “sordo” al circostante, sempre meno legato ai sistemi costruttivi tradizionali ed alla cultura locale (ma in questo caso le responsabilità andrebbero cercate altrove), una riflessione sul tema abitativo va ugualmente fatta.
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Un approccio semplice, che tenga profondamente conto delle tipologie locali e basato sui principi della bioclimatica potrà inoltre accogliere al meglio le esigenze funzionali ed abitative dei propri clienti.
Spesso le aziende di case prefabbricate che realizzano case prefabbricate in legno utilizzano lo slogan “IL SOGNO DI UNA VITA”. Al di là delle logiche promozionali, si tratta tuttavia di un concetto più tangibile di quanto possa sembrare e a cui si deve il massimo del rispetto e non solo perché si viene pagati per le proprie competenze professionali.
Una casa, il più delle volte, da senso alla nostra esistenza, diviene il rifugio che ci protegge da tutti i problemi esterni, rappresenta una vita di lavoro e fatiche, il luogo dove crescere i nostri figli, amarsi, invecchiare. Una piccola casetta racchiude valori, aspettative, sofferenze, gioie, speranze. Un buon progetto deve tenerne conto, anteponendo tutto ciò alla propria affermazione come opera di architettura. Si tratta in definitiva di un processo chiaro, basato sul dialogo e l’ascolto reciproco, l’arricchimento e l’amicizia, che può portare molto lontano.
La vera gratificazione non è il vedere il proprio progetto pubblicato sulle riviste di architettura, ma nella gratitudine sincera dei propri clienti e nel sapere di avere reso delle persone felici.