Sunday, October 31, 2010

CASE PREFABBRICATE AL LIVELLO “IMPIANTI”

I PRODUTTORI DI CASE PREFABBRICATE OFFRONO UN LIVELLO MINIMO DI FINITURA, IL COSIDDETTO GREZZO “AVANZATO”, OVVERO L’EDIFICIO FINITO ESTERNAMENTE E PREDISPOSTO PER IL MONTAGGIO DELL’IMPIANTISTICA.

Si tratta di uno stato costruttivo “certificabile”, in quanto l’involucro che separa gli ambienti interni dall’esterno dell’edificio viene completamente realizzato, senza necessità di lavori successivi.
Le case prefabbricate in legno al grezzo sono pertanto corredate di attestato di certificazione energetica, che non dovrà essere aggiornato una volta terminati i lavori di finitura.
Questo livello non consente però all’acquirente una programmazione precisa della spesa globale, in quanto ci si dovrà affidare ad altre ditte per l’esecuzione dell’impiantistica e delle finiture.
Per questa ragione, nella maggior parte dei casi, per le case prefabbricate resta consigliabile firmare un contratto “chiavi in mano”, che determinerà un costo finale certo e garantito.
Anche la tempistica ne guadagnerà, grazie al buon coordinamento delle varie squadre, assicurato dall’affidarsi ad un unico referente per la costruzione del fabbricato.
bioedilizia, bioarchitetturaIl limite di questo livello è un sensibile aumento dei costi unitari, poiché la ditta applicherà un’inevitabile percentuale sulle singole lavorazioni (come peraltro qualsiasi impresa di costruzioni rispetto ad un contratto chiavi in mano).
L’extra costo comporta l’indubbio vantaggio di una serena gestione dei lavori.

Se il budget lo permette, si tratta sempre della scelta migliore.
Se l’esborso economico supera quanto preventivato, prima ancora di rinunciare a realizzare l’abitazione come casa in legno (ripiegando sul tradizionale o rivolgendoci al mercato immobiliare), esiste ancora la possibilità di scegliere un livello di compromesso, in cui gli impianti elettrico ed idro-termo-sanitario vengano comunque affidati all’azienda di case prefabbricate.
In questo caso si dovrebbe provvedere a terminare in proprio i soli lavori di finitura, solitamente non troppo impegnativi, con un discreto risparmio economico.
A parte poche eccezioni, le ditte di case prefabbricate si limitano a fornire la struttura dell’abitazione ed affidano a terzi gli impianti e la finitura e, di fatto, si occupano di coordinare le ditte esecutrici.
Cosa significa dunque un livello impianti?
Le installazioni elettriche devono essere realizzate totalmente con punti luce, prese ed interruttori montati (eccezion fatta per l’installazione delle lampade).
L’impianto di riscaldamento sarà perfettamente operante, mentre la climatizzazione (se prevista) sarà solo predisposta.
L’impianto idro-sanitario richiederà il semplice montaggio ed allaccio degli elementi.
Gli impianti solari (termico e/o fotovoltaico) saranno installati e funzionanti.
Dovranno inoltre essere montati i cartongessi interni ed eseguito il massetto per la posa dei pavimenti.
A questo punto cosa manca? In teoria ci si dovrebbe limitare a fornitura e montaggio di porte, pavimenti, bagni (sanitari e piastrelle), alla stuccatura dei cartongessi ed alla tinteggiatura dei locali.
Il risparmio complessivamente potrà essere interessante, senza penalizzare eccessivamente il controllo del budget e della tempistica esecutiva.
Alcuni lavori possono essere addirittura eseguiti autonomamente, qualora le nostre competenze lo consentano. L’acquisto in proprio del materiale e il successivo montaggio da parte di ditte di nostra fiducia possono abbassare ulteriormente la spesa.
Le case prefabbricate al livello impianti rappresentano pertanto un interessante compromesso che consente un discreto risparmio economico, qualora vi sia necessità di limare i costi senza penalizzare la qualità costruttiva dell’edificio.

L’UTILIZZO DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO – PT.1

IN EDILIZIA E IN TUTTI I SETTORI IN CUI VIENE FATTO UN UTILIZZO MASSICCIO DELL’ENERGIA, CONCETTI COME RISPARMIO, EFFICIENZA, RENDIMENTO SONO ENTRATI ORAMAI NEL GERGO COMUNE COME REQUISITI FONDAMENTALI.
IL MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI È CONDIZIONE PRIMARIA PER LO SVILUPPO FUTURO DI NUOVI INSEDIAMENTI E IN OTTICA DI RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE.

L’utilizzo intelligente di fonti energetiche rinnovabili, una progettazione attenta e la realizzazione di abitazioni a basso consumo è un dovere per tutti i soggetti coinvolti nella filiera delle costruzioni e l’unico obiettivo a cui si possa tendere per arginare i problemi ambientali dovuti all’inquinamento e all’immissione di gas serra in atmosfera.
I consumi del settore civile sono spesso dovuti ad un alto grado di inefficienza energetica delle utenze, sia per ciò che riguarda il fabbisogno termico che quello elettrico.
Paradossalmente un aspetto a cui si da scarsa importanza è il comportamento quotidiano tenuto dal committente stesso.

Anche le case prefabbricate in legno ad alta efficienza energetica e dotate di un’impiantistica di alto livello possono risultare un cattivo investimento se non ci si atterrà a semplici regole di utilizzo. Ci sarà già capitato di leggere qualche vademecum per il risparmio energetico e l’uso razionale di energia o per risparmiare carburante nella guida.
case prefabbricateL’Agenzia CasaClima di Bolzano organizza ad esempio corsi per committenti, proprio per aiutare ad utilizzare al meglio la propria abitazione.
Il fatto di poter disporre gratuitamente o quasi di energia dal sole (elettrica, termica) o da fonti rinnovabili può indurre ad un utilizzo sconsiderato della stessa, facendoci dimenticare lampadine accese o portando la temperatura a valori eccessivi.
Se abbiamo acquistato un’automobile che fa più di 20 km/l sarà sciocco guidarla come una monoposto e consumare come un SUV. La nostra casa potenzialmente può raggiungere prestazioni energetiche altissime, ma dipenderà sempre e solo da noi. E’ come sperare di dimagrire zuccherando il caffè con del dolcificante dietetico per poi abbuffarci di dolci. Su internet è possibile trovare moltissime guide utili con consigli per risparmiare sulle bollette di luce e gas. Si tratta di gesti semplici che devono diventare abitudini comportamentali nel rispetto di noi stessi e dell’ambiente.
Le case prefabbricate consumeranno poca energia se eviteremo inutili dispersioni e utilizzeremo in maniera intelligente gli impianti a nostra disposizione.
Il fabbisogno termico è dovuto principalmente alla necessità di riscaldamento degli ambienti abitativi ed alla produzione di acqua calda sanitaria. Pur mantenendo gli stessi confort è possibile diminuire drasticamente i costi con azioni minime per la gestione dei consumi di energia termica:

  • Nelle case prefabbricate in legno sarà certamente possibile installare una caldaia di potenza ridotta, essendo l’abitazione assai più efficiente di una tradizionale, preferendo quelle a condensazione, che hanno una efficienza maggiore del 15-20% e costano poco di più.
  • L'uso dei pannelli radianti a pavimento consente di irradiare il calore dal pavimento eliminando del tutto il termosifone tradizionale. L'irraggiamento del calore dal basso garantisce un medesimo comfort richiedendo minori temperature nell'impianto e, pertanto, con un forte risparmio di energia.
  • Dotarsi di una centralina di regolazione automatica della temperatura può evitare grandi inefficienze nel riscaldamento e farvi risparmiare molti soldi. Una centralina rileva costantemente la temperatura esterna della casa e la confronta con quella interna e tende a mantenerla sempre al livello di massima efficienza nei consumi. Le centraline sono inoltre dotate di un timer settimanale o giornaliero che vi consentirà di definire con precisione i periodi di accensione, evitando di lasciare la caldaia accesa quando non serve. Accendere automaticamente la caldaia una o due ore prima del proprio arrivo vi consentirà di beneficiare del tepore domestico senza eccessivo spreco di gas.
  • Se abbiamo un impianto tradizionale dotiamolo di valvole termostatiche su ciascun calorifero che vanno fatte entrare in funzione soltanto in presenza di persone nel locale.
  • Spurgate l'aria dai radiatori per tenerli sempre alla massima efficienza. L'aria presente nelle tubazioni dell'impianto tende a depositarsi nei radiatori impedendone il pieno riscaldamento e provocando un inutile lavoro per la caldaia.
  • Per limitare i consumi della caldaia fate in modo che la temperatura interna della casa oscilli intorno ai 19°. Per un solo grado di temperatura interna superiore aumenterete i consumi del 8%. Se la casa è troppo calda rispetto all’ambiente esterno è più facile subire patologie dovute a sbalzi termici. In ogni caso non superate i 21°.
  • Eliminiamo le possibili dispersioni di calore nelle ore notturne o nei locali non utilizzati durante il giorno abbassando le tapparelle (riduzione del 50% della dispersione di calore). Anche i vetri migliori sono scarsamente isolanti ed hanno una grande dispersione termica.
  • Non coprire i termosifoni con mobili e tende in quanto la loro efficienza diminuirebbe sensibilmente.
  • Nelle ore notturne conviene spegnere la caldaia o regolare il timer per farla riaccendere due ore prima di quando ci si dovrà alzare. In caso di ambienti particolarmente freddi è comunque sufficiente regolare la temperatura interna notturna a soli 16°. In ogni caso riduciamo la temperatura notturna a massimo 18°.
  • Tenere chiusa la porta delle stanze e dei locali non utilizzati come i ripostigli o la stanza degli ospiti eviterà di far circolare l'aria calda e fredda anche in queste stanze facendo lavorare meno la caldaia.
  • Per il ricambio dell’aria, lasciamo aperte le finestre per un massimo di 8-10 minuti. Tenere una finestra aperta quando la caldaia è accesa provocherà solo un consumo inutile di gas o di gasolio. E' preferibile far circolare l'aria aprendo completamente le finestre nelle ore più calde per il minimo tempo necessario al ricambio d'aria.
  • Quando nelle stanze il caldo è eccessivo o il riscaldamento inutile abbassare al minimo il livello del radiatori.
  • Effettuiamo regolarmente la manutenzione annuale della caldaia almeno un mese prima del periodo di accensione. La pulizia della caldaia garantisce una buona efficienza di funzionamento, diminuendo il consumo di gas in bolletta.
  • Ogni due anni effettuate l'analisi dei fumi, così come prevede la legge.
  • Ogni 2 o 3 anni, durante i mesi estivi, fate verificare anche lo stato delle tubature, laddove possibile. Il cattivo isolamento dell'impianto può comportare un'inutile e notevole dispersione del calore prodotto dalla caldaia.
  • Evitare gli sprechi d’acqua calda, soprattutto durante la doccia: in media una famiglia di quattro persone, che fanno una doccia al giorno per circa 5 minuti, consuma in una settimana circa 2,65 mc, pari alla quantità di acqua potabile necessaria ad un adulto per 3 anni.

L’UTILIZZO DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO – PT.2

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, PER RENDERE AL MEGLIO, RICHIEDONO A CHI LE ABITA UN UTILIZZO COERENTE, NEI PICCOLI GESTI QUOTIDIANI. BUONE ABITUDINI POSSONO ESSERE NATURALMENTE ACQUISITE E PORTARE GRANDI BENEFICI, CONTRIBUENDO AD ESALTARNE LE CARATTERISTICHE.

Abbiamo visto come sia possibile per le case prefabbricate un grande risparmio di energia termica attraverso l’applicazione di semplici regole di utilizzazione.
Il fatto di disporre di energia termica a basso costo e in grande quantità non significa che se ne possa fare un uso sconsiderato.
Lo stesso ragionamento può essere fatto risparmiando sull’energia elettrica, anche e soprattutto se abbiamo installato sul tetto un impianto solare fotovoltaico. Oltretutto i tempi di rientro nell'investimento in pannelli solari per la produzione di energia elettrica è superiore ai 10-12 anni (spesso di più se abbiamo finanziato l'acquisto con un mutuo ad hoc, come oramai ampiamente diffuso grazie alle offerte in tal senso da parte dei maggiori istituti di credito).
case prefabbricateUn uso migliore degli elettrodomestici è senz’altro possibile e consentirà un immediato taglio della spesa in bolletta. Ovviamente le lampadine a incandescenza tradizionali andranno sostituite con quelle a basso consumo, soprattutto se installate nei locali dove l'illuminazione è necessaria più a lungo, ma in realtà l'illuminazione interna di un'abitazione è solo una piccola percentuale del consumo totale di energia elettrica (circa il 15%). Gli elettrodomestici coprono almeno l'80% della bolletta elettrica. Un valido motivo per acquistarli in classe A di efficienza energetica.
Un comportamento energivoro da parte nostra può comunque annullare ogni beneficio dovuto al miglior rendimento degli apparecchi e delle lampade.
Vediamo dunque in rassegna alcune di queste piccole attenzioni che possono aumentare l'efficienza delle case prefabbricate e diminuire il costo della bolletta della luce.

  • Utilizzate gli elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, ecc.) nelle ore serali e sempre a pieno carico.
  • Utilizzate lampade a risparmio energetico, soprattutto laddove vi è una illuminazione continua (giardini, scale, cucina) e spegnete tutte le luci superflue. Le lampade ad alta efficienza costano di più, ma hanno lunga durata e funzionano a bassissimi wattaggi, consentendo un notevole risparmio di energia elettrica.
  • Relativamente all’impianto di illuminazione, acquistate solo componenti e sistemi efficienti (alimentatori, corpi illuminanti, regolatori) e adottate sistemi automatici di regolazione, accensione e spegnimento dei punti luce (sensori di luminosità e di presenza, sistemi di regolazione).
  • Collegate le prese del televisore, stereo, videoregistratore ad una "ciabatta" dotata di interruttore, per evitare il consumo in "stand-by" quando gli apparecchi non sono utilizzati.
  • Acquistare elettrodomestici a basso consumo energetico controllando che l'etichetta energetica riporti valori vicini alla classe A (costano di più, ma nel tempo si risparmia ed è possibile accedere ad incentivi fiscali).
  • Evitate lo scaldabagno elettrico, può consumare oltre il 20% dell’energia elettrica in bolletta.
  • Preferite cucina con forno a gas (i forni elettrici hanno un costo di gestione praticamente doppio rispetto a quello gas) e usate il forno a microonde al posto di quello tradizionale.
  • Oggi è possibile attivare una tariffa differenziata per consumare l'energia elettrica a un costo inferiore in una determinata fascia oraria della giornata sulla base delle proprie abitudini ed esigenze.
  • Al posto dell’impianto di condizionamento, pressoché inutile in una casa prefabbricata in legno, dotate l’abitazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero del calore.
  • Utilizzare, se possibile, pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, hanno maggiore efficienza e possono servire anche per il riscaldamento.
  • Oltre alle finestre tenere chiuse più possibile le tapparelle o gli scuri, sopratutto nelle ore più calde e a sud, dove non è possibile tenere comunque chiuse le finestre e le tende e provvedere ad installare dei frangisole o una tettoia.
  • Se proprio avete installato l’aria condizionata, mantenete una temperatura interna non inferiore a 4/5°C rispetto alla temperatura massima esterna.
  • Spegnete il condizionatore circa un'ora prima di uscire di casa, anche per non subire lo choc termico.

Molti altri consigli possono essere facilmente reperiti sul web e sono in grado di integrare efficacemente le indicazioni che trovate in questi articoli.
Il proprietario di una casa prefabbricata in legno dovrebbe sempre tenere un comportamento coerente con la scelta fatta anche dal punto di vista ecologico, limitando gli sprechi, acquistando prodotti naturali, impegnandosi nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, riciclando le acque piovane e limitando l’utilizzo dell’acqua potabile a quello strettamente necessario.
La nostra è una scelta che può avere un grande impatto sull’ambiente, soprattutto se sapremo insegnare alle future generazioni il rispetto verso ciò che ci circonda. Questi piccoli gesti quotidiani sono semplici e consentono grandi risparmi, meno emissioni in atmosfera, minori sprechi e un ambiente meno inquinato.
Le case prefabbricate richiedono solo di essere utilizzate al meglio e ci accompagneranno naturalmente verso un nuovo stile di vita, ecologico ed intelligente.

Friday, October 22, 2010

LA FLESSIBILITA’ DELLE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE PREVEDONO CHE IL PROGETTO DEBBA ADATTARSI ALLE SOLUZIONI TECNICHE UTILIZZATE DALL’AZIENDA SCELTA. QUESTO NON SIGNIFICA CHE DEBBA VENIRNE STRAVOLTO, MA E’ INEVITABILE QUALCHE MODIFICA NELLA FASE ESECUTIVA.


Il progetto della mia abitazione è uscito dalla campionatura totalmente alterato rispetto a quanto da me ipotizzato. L’agente mi ha garantito la fattibilità di molte soluzioni che, ovviamente, non erano possibili (se l’avessi saputo prima avrei costruito in tradizionale o avrei scelto un’altra azienda di case prefabbricate).

Adesso è un po’ tardi, ma mi viene voglia di lasciargli la caparra e mollare tutto.

Sarebbe bello sapere cosa è stato violentato del suo progetto originario e perché l’agente della ditta di case in legno ha adottato questa strategia di vendita, ma posso solo fare delle ipotesi.

Sicuramente l’adattamento è inevitabile, soprattutto se il progetto è stato inizialmente ideato per il laterocemento.

case prefabbricate

Partire con la convinzione di costruire una casa in legno costituisce un notevole vantaggio rispetto al risultato finale. Ancora meglio sarebbe conoscere in anticipo la tecnica costruttiva da adottare e la ditta selezionata. Senza arrivare a questo punto, se desideriamo una casa in legno a basso consumo, chiediamo al nostro tecnico di fare lo sforzo di calarsi nella realtà delle case prefabbricate. I vantaggi per il progettista sono molteplici, soprattutto in sede di elaborazione dei disegni esecutivi e dei dettagli.

Se il progetto nasce su queste basi, gli interventi della ditta saranno minimi e comunque accettabili.

Ogni ditta di case prefabbricate in legno ha limiti e punti di forza, per cui anche la scelta dell’azienda costruttiva andrà basata sulla capacità di quest’ultima di fornire una sistema costruttivo rispondente alle nostre esigenze.

Solitamente le piccole ditte di case in legno non si affidano alla prefabbricazione, ma arrivano in cantiere con il materiale e montano in opera la struttura. Il taglio del legno viene fatto su misura ed è possibile accontentare il cliente in quanto non esistono misure standard.

Le grandi aziende di case prefabbricate, al contrario, preferiscono realizzare le pareti in stabilimento secondo un processo meccanizzato senz’altro meno flessibile. Solitamente vengono offerte varie tipologie di pareti, tetti e solai, sufficienti ad accontentare la maggior parte delle esigenze. Molti clienti (che sia il suo caso?) vorrebbero personalizzare lo spessore dei muri o la stratificazione dei materiali, pur non configurandosi un reale vantaggio.

Faccio un banale esempio. Supponiamo che la ditta di case prefabbricate scelta offra una parete base a telaio in abete massiccio da 20 cm, e che le variazioni consistano nella scelta del cappotto (in polistirene o fibra minerale) e nello spessore dello stesso (da 4 o 10 cm), nelle opzioni per l’isolante interno (lana di roccia o fibra di legno), nel tipo di pannelli impiegati (multistrato o truciolare).

Il cliente pignolo vorrebbe che i montanti fossero in lamellare da 16 cm, richiede una fibra di legno a densità maggiorata e un cappotto sempre in fibra di legno da 6 cm. A questo punto la ditta di case prefabbricate dovrebbe stravolgere il proprio processo produttivo, producendo il materiale fuori standard (possibile, ma a prezzi molto superiori), acquistando gli isolamenti da altri produttori (con una fornitura limitata ad una singola abitazione).

Esiste inoltre un problema legato alle garanzie fornite dal costruttore.

Un’abitazione realizzata con un procedimento fuori standard (qualora tecnicamente possibile) dovrebbe rispondere agli stessi requisiti qualitativi di qualsiasi altra abitazione.

E’ chiaro che le ditte di case in legno più piccole sono disposte a qualsiasi compromesso, pur di non perdere il cliente. A volte riescono ad accontentare queste esigenze, altre volte si limitano a qualche promessa prima della campionatura…

Il cliente delle case prefabbricate dovrebbe essere conscio che le caratteristiche di questi sistemi costruttivi vanno compresi, accettandone i minimi compromessi.

Difficilmente ci si mette a discutere con l’impresario tradizionale sulla disposizione delle armature, ma non è raro (per esperienza) il cliente che entra nel minimo dettaglio strutturale della propria casa in legno.

Thursday, October 21, 2010

TERRENI E CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

IL GRANDE POTENZIALE DELLE CASE PREFABBRICATE TROVA UN GRANDE FRENO ALLA DIFFUSIONE DI QUESTE ABITAZIONI NELLA CRONICA CARENZA DI TERRENI EDIFICABILI, AL CONTRARIO DI QUANTO ACCADE IN MOLTE ZONE D’EUROPA.


I pochi lotti disponibili vengono venduti a caro prezzo ed incidono in modo eccessivo sull’investimento immobiliare, rendendo irrealizzabile il sogno di una casa in legno, oggettivamente insostenibile per la maggior parte dei casi.

Bisogna poi, per l’ennesima volta, sgombrare il campo da inutili illusioni.

Le case prefabbricate in legno sono edifici a tutti gli effetti e necessitano di un terreno edificabile, di tutti i permessi edilizi che dovremmo richiedere per un’abitazione tradizionale, devono rispettare le normative in vigore in tema di sicurezza delle costruzioni, urbanistica, antisismicità, risparmio energetico.

Non esiste nessuna possibilità di aggirare le leggi o costruire ove non sia legalmente possibile. Le case su ruote rappresentano una strada del tutto opinabile e non sono tema di questo sito (le ditte esistono e possono agevolmente essere contattate, ma non aspettiamoci che ci giungano risposte disinteressate in tema di legittimità o meno dell’intervento).

Il terreno deve dunque essere edificabile e la scelta del metodo costruttivo da adottare (in legno o tradizionale) dipenderà dalle necessarie valutazioni tecnico-economiche che il cliente dovrà fare, possibilmente supportato dal proprio tecnico.

case prefabbricateLe case in legno sono pertanto un’alternativa alla muratura, i cui costi appaiono in ogni caso interessanti, soprattutto di fronte alle esigenze di realizzare un edificio moderno ed efficiente energeticamente.

Costruire oggi in muratura può infatti portare a spendere cifre importanti, con scarso controllo sui costi e sui tempi di realizzazione, punti di forza delle case prefabbricate in legno, realizzabili in pochi mesi a prezzo certo e bloccato.

Se il nostro sogno è dunque quello di costruire un’abitazione da zero, le case prefabbricate possono abbassare la spesa complessiva rispetto alla muratura tradizionale, con un’ottima pianificazione finanziaria degli importi, limitando al minimo il rischio di superare il budget di spesa.

Chiaramente il mercato immobiliare esistente, con prezzi in (timida, ma costante) discesa, ampia disponibilità di alloggi di varie tipologie e dimensioni, offre interessanti soluzioni abitative, senz’altro competitive sotto l’aspetto puramente economico, rispetto all’acquisto di un terreno ed alla successiva progettazione e costruzione.

Vi infatti un aspetto importante relativo ai tempi complessivi che trascorrono dal rogito del lotto al chiavi in mano. Una casa da realizzare ex-novo richiede un progetto edilizio che, per quanto semplice, comporta fisiologici tempi di ideazione e messa a punto. L’ottenimento di un permesso a costruire non è certamente agevole e possono passare parecchi mesi prima di essere in grado di iniziare il cantiere vero e proprio.

Rivolgersi direttamente al mercato immobiliare resta una strada veloce ed economica, anche se la disponibilità di alloggi a basso consumo energetico è sostanzialmente nulla. Se il nostro sogno è quello di ricevere bollette leggere e godere di un comfort abitativo sano e naturale, i pochi edifici esistenti che rispondono alle nostre esigenze difficilmente saranno reperibili a prezzi abbordabili.

Seguendo i consigli che trovate nei miei articoli è comunque possibile indirizzarvi verso una progettazione pratica ed intelligente che permette di abbassare la spesa complessiva di costruzione, senza compromessi o rinunce. Un edificio a pianta semplice e compatta, possibilmente distribuito su due piani (le case prefabbricate monopiano costano sempre di più) può offrire alte prestazioni energetiche, con un sensibile risparmio sul prezzo di acquisto.

Se le case prefabbricate in legno sembrano ancora troppo care, soprattutto per l’incidenza dell’acquisto del terreno, è sempre possibile pensare ad un fabbricato bifamiliare. Potranno essere ripartite le spese di acquisto del lotto stesso, ma anche i costi di progettazione e realizzazione (su cui gravano molti oneri fissi).

Tuesday, October 19, 2010

LE CASE PREFABBRICATE E I PONTI TERMICI, NEMICI INVISIBILI

PONTE TERMICO, UN TERMINE TECNICO SEMPRE PIU’ DIFFUSO.

VALE DAVVERO LA PENA DI SPENDERE QUALCHE PAROLA PER APPROFONDIRE UNO DEI PUNTI DI FORZA DELLE CASE PREFABBRICATE RISPETTO ALL’EDILIZIA BASATA SULL’UTILIZZO DELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO.


Un ponte termico è una parte della struttura di un edificio che presenta proprietà termiche diverse da quelle adiacenti ed è tra i principali responsabili delle perdite di calore in un edificio e della formazione di condensa e muffe.
Solitamente i ponti termici sono punti dell’involucro edilizio che presentano flussi di calore più rapidi rispetto alle parti circostanti.
Il principale effetto dei ponti termici è lo scambio di temperatura con l’esterno. Ovviamente durante l'inverno conduce calore dall'interno di una casa verso l'esterno, d'estate lo veicola dall'esterno all'interno. Provocando una via privilegiata alla dispersione del calore, si riflettono pesantemente sulle spese per il riscaldamento ed il condizionamento, riducendo il comfort complessivo dell’abitazione.
case prefabbricate, casa prefabbricataVa detto chiaramente. I ponti termici non sono una fatalità ma sono sempre errori di costruzione e progettazione, pertanto sarebbero evitabili a priori con un minimo di cura da parte di progettisti ed imprese.
I classici isolamenti a cappotto che sempre più spesso vengono applicati all’esterno delle abitazioni tradizionali mirano a limitarne l’effetto, soprattutto per quelle parti di edificio maggiormente coinvolte nelle dispersioni. Non a caso tipici esempi di ponti termici sono i balconi, i pilastri e tutte le parti costruttive sporgenti che risultano poco o per nulla isolate.
Fondamentalmente esistono due categorie di ponti termici, quelli geometrici e quelli costruttivi (a volte una combinazione di entrambi i fattori).
I ponti termici geometrici sono discontinuità presenti in corrispondenza di variazioni di direzione delle parti costruttive, come gli angoli, o elementi aggettanti.
I ponti termici costruttivi sono discontinuità che si manifestano nei punti in cui materiali ad alta conducibilità termica (cemento armato, parti metalliche) penetrano in un elemento strutturale esterno che presenti una maggiore coibentazione. È il caso di balconi sporgenti in calcestruzzo privi di isolamento, di architravi coibentate poco o per niente, di pilastri in cemento armato che attraversano la muratura perimetrale, di cornici in marmo attorno ai fori finestra.
Anche le discontinuità nell’isolamento possono a loro volta generare ponti termici importanti.
Sarà probabilmente capitato di vedere qualche immagine termografica ad infrarossi in cui i ponti termici sono solitamente visibili dall’interno come parti fredde (di colore blu) e calde all’esterno (rosso).
I ponti termici possono essere tranquillamente evitati isolando in maniera adeguata le parti aggettanti di un edificio quali balconi in calcestruzzo, architravi, pilastri in cemento armato e simili.
Nelle case prefabbricate l’assenza del cemento armato come materiale da costruzione è essenziale per limitare in partenza la loro presenza. Infatti il legno è un materiale che trasmette il calore molto male e per sua natura isolante.
Nelle case in legno la parete esterna è un elemento che non presenta elementi di possibile perturbazione termica. Le condotte e le canne fumarie vengono coibentate e spostate all’interno dell’abitazione, al di fuori della parete. Lo stesso dicasi per gli impianti idraulici dei bagni che vengono solitamente eseguiti in una controparete ispezionabile.
Il cassonetto degli avvolgibili delle case prefabbricate(chiaramente uno dei maggiori punti critici) è coibentato o ubicato addirittura all’esterno, in facciata.

Tutti gli isolamenti, dal cappotto esterno alla coibentazione del tetto vengono eseguiti senza giunti o interruzioni.
Il problema principale della costruzione tradizionale è l’esecuzione in opera da parte delle maestranze, soprattutto se poco qualificate.
Nelle case prefabbricate l’involucro viene realizzato in stabilimento con un accurato controllo, soprattutto per quanto riguarda la giunzione parete-serramento.
Anche piccole imprecisioni possono originare dei notevoli ponti termici che possono abbassare moltissimo le prestazioni energetiche complessive dell’edificio.

Il montaggio del serramento a mano in cantiere è una fase delicatissima, spesso sottovalutata da chi la esegue, confidando più che altro sulle buone qualità termiche della finestra. Ma anche il miglior serramento con vetro bassoemissivo genererà una grave falla nell’involucro se presenterà anche minimi errori di montaggio o fori di dimensioni eccessive rispetto al serramento.

Nelle case prefabbricate, l’accoppiamento serramento-parete viene testato con prove a tenuta e test di verifica che ne certificano l’assoluta precisione, a garanzia dell’assenza di errori dei assemblaggio e dei conseguenti ponti termici.
Il classico balcone con soletta in c.a., una delle peggiori tragedie dal punto di vista termico, viene realizzato nelle case in legno con una struttura indipendente dal solaio dell’abitazione o collegato ad esso con giunti isolati.
In conclusione il problema dei ponti termici è stato poco o nulla affrontato in passato, tanto dalle imprese, quanto dai progettisti, e solo negli ultimissimi anni, grazie alle incentivazioni in tema di riqualificazione energetica degli edifici, si è assistito ad una progressiva specializzazione di ditte e di tecnici qualificati in tema di efficienza degli edifici.

Al contrario, il settore delle case prefabbricate ha da sempre come principale obiettivo l’eliminazione delle discontinuità termiche, vantando una lunghissima e collaudata esperienza nella costruzione di edifici ad alto rendimento termico e basso consumo di energia.

Wednesday, October 13, 2010

CASE PREFABBRICATE: LUOGHI COMUNI E PREGIUDIZI

UN ALTRO VECCHIO ARTICOLO SULLE CASE PREFABBRICATE CHE INQUADRA IL VERO LIMITE ALLA DIFFUSIONE DELLE CASE IN LEGNO NEL NOSTRO PAESE.
LE CASE DI LEGNO A BASSO CONSUMO RAPPRESENTANO UNA RISPOSTA OCULATA, MODERNA ED EFFICIENTE ALL'ESIGENZA DI COSTRUIRE EDIFICI ECOLOGICI A RISPARMIO ENERGETICO.

Ammettiamolo, cominciamo a saperne parecchio sulle
case prefabbricate a risparmio energetico, il settore ci appassiona e siamo sempre più convinti che possano risultare la soluzione alle nostre esigenze abitative.

Ma parenti ed amici fanno il possibile per farci cambiare idea.


Vai ad abitare in un prefabbricato? Una vera casa deve essere in muratura. E se poi la devi rivendere, chi te la compra? E se prende fuoco? Capisco se fossimo in montagna. Chissà come sarà tra pochi anni. Ho sentito che le assicurazioni non coprono il rischio. Però le puoi costruire su un terreno non edificabile. Costano poco. Costano tanto. E se l’isolante cede con il tempo? Se poi si tarlano? Se ci va addosso una macchina? Se viene un terremoto? Ci potrò appendere i pensili? Non mi sembrano solide. Vedrai, si svaluterà tantissimo.


case in legno, case di legnoDubbi e perplessità sono legittimi ed auspicabili, quando ci si avvicina a qualcosa che non conosciamo, ma logica vorrebbe che un sano scetticismo fosse accompagnato da un’adeguata apertura mentale.
Il termine “case prefabbricate” nell’immaginario collettivo richiama alla mente l’immagine di qualche fatiscente capannone industriale e ci insinua un senso di precarietà che mal si addice all’idea di casa, solida e duratura che tutti noi abbiamo in mente (a maggior ragione per la nostra). Lo stesso dicasi per l’espressione “case in legno”, che fa così chalet di montagna (o peggio ancora capanno per gli attrezzi da giardino).

Se avete avuto la pazienza di leggere gli altri miei articoli, sapete che mi sono soffermato lungamente sui pregi si questo tipo di strutture e che si potrebbe liquidare la questione come superficiale e non meritevole di approfondimento. Mi limito a lanciare qualche piccolo spunto di riflessione che dovrebbe comunque spazzare via molti dubbi e preconcetti.
Sappiamo che la certificazione energetica degli edifici è oramai un obbligo di legge. Supponendo che un giorno dobbiate vendere la vostra abitazione in legno, tale certificato sarà uno dei documenti da includere obbligatoriamente nell’atto notarile. Vale di più una casa male coibentata o una ad alto isolamento termico? Molte abitazioni si deprezzeranno proprio a causa della loro scarsa classe energetica, a prescindere dalle pregiate finiture e dagli alti costi pagati all’atto dell’acquisto.
La legge italiana obbliga le imprese a rispondere per 10 anni dei difetti di fabbricazione degli edifici.

Tutte le aziende serie di case prefabbricate vi danno una garanzia di 30 anni. Non significa che tra 3 decenni la nostra abitazione sarà da demolire, ma che la ditta crede a tal punto alla solidità della costruzione, da potersi permettere di rispondere per un tempo lunghissimo a qualsiasi problema strutturale che non dipenda da un cattivo utilizzo dell’abitazione da parte nostra.

Il legno è un materiale che è sempre stato usato tradizionalmente negli edifici, a tutte le latitudini. Forse la nostra stessa abitazione possiede solai e tetti a struttura lignea. Chi ha avuto occasione di visitare Amsterdam, Stoccolma o altre città del nord Europa avrà sicuramente notato che gran parte degli edifici storici di epoca medioevale sono in legno ed appaiono perfettamente conservati (basta anche fare un giro a Bolzano o nei paesi dell’Alto Adige per vedere molti palazzi con struttura lignea a vista in facciata). Anche Venezia è un esempio in cui il legno è il materiale da costruzione principale, dalle fondazioni alle strutture. Proviamo forse un senso di precarietà ammirando i palazzi sul Canal Grande?
L’elemento innovativo che distingue
le case prefabbricate in legno da quelle tradizionali sta fondamentalmente nella parete esterna. Spazzati via i luoghi comuni, qui risiede il semplice cuore tecnologico di queste strutture, in grado di garantire efficienza energetica, stabilità, durata, qualità antisismiche e grande portata (70 kg/mq, nessun problema con pensili, mensole e quadri). Il tutto con uno spessore ridottissimo di circa cm.30.

Pensiamoci quando qualcuno ci consiglierà l’impresa del cugino dell’amico.

Sunday, October 10, 2010

CASE PREFABBRICATE A CATALOGO E A PROGETTO, VANTAGGI E SVANTAGGI A CONFRONTO

RIPROPONGO IN PRIMO PIANO UNO DEGLI ARTICOLI PIU’ VECCHI DEL BLOG.

NEL NOSTRO PAESE LE CASE PREFABBRICATE A CATALOGO RAPPRESENTANO UNA PERCENTUALE MINIMA DELLE VENDITE DEI COSTRUTTORI DI CASE IN LEGNO.

LA CASA PERSONALIZZATA SU MISURA RESTA IL SOGNO DEL CLIENTE ITALIANO, TUTTAVIA MOLTO C’E’ DA IMPARARE.


Spero con questo piccolo intervento di poter aiutare chi si sta per affidare al proprio tecnico di fiducia, magari un amico o un parente, non troppo preparato nel settore delle case prefabbricate a risparmio energetico pensando che si possa adattare vantaggiosamente un progetto nato per essere realizzato in tradizionale, per avere una costruzione efficiente e coibentata.

In molti casi le case a catalogo vengono scartate a priori, per il loro aspetto poco “italiano” o perché pensiamo non sia possibile piegarle alle nostre esigenze.

La scelta di un modello standard è per tutte le ditte del settore frutto di un’attenta e lunga messa a punto atta a massimizzare l’efficienza energetica e ad ottimizzare la distribuzione dei locali dell’abitazione (oltre che a contenere i costi finali per l’acquirente).

Se prendiamo una qualsiasi pianta di una qualsiasi casa in legno a catalogo ci accorgiamo che è basata sempre su una forma estremamente semplice e compatta (le geometrie migliori per limitare gli scambi termici con l’ambiente esterno). Inoltre si tratta di edifici orientati secondo gli apporti solari, ovvero con i locali di utilizzo continuativo posti a sud e quelli di servizio (scale, bagni, locali tecnici e ripostigli) a nord. Troviamo poi a sud grandi vetrate (opportunamente schermabili con porticati o sistemi frangisole) che garantiscono durante la stagione fredda il riscaldamento dell’abitazione da parte della radiazione solare, mentre a nord i fori sono pochi e di piccole dimensioni. Spesso basterebbe modificarne l’inclinazione della falda del tetto ed applicare qualche metro quadro di pietra ricostruita sulla facciata per trasformarle in una abitazione tipicamente padana, con un intervento pressoché a costo zero.

case prefabbricate, case a catalogoLe case prefabbricate a catalogo hanno infine un prezzo leggermente più contenuto perché la fase di adattamento del progetto stesso alla tecnologia in legno non è ovviamente previsto, con interventi (e costi) nulli da parte dell’ufficio tecnico della ditta che realizza l’abitazione. Con questo però non intendo affermare che una casa in legno a progetto non possa costare al cliente come una a catalogo e garantire la stessa efficienza energetica. Sta allora al progettista applicarsi nel concepire l’edificio come performante, compatto, correttamente orientato e distribuito, per evitare punti morti e ponti termici

Una buona casa a progetto può certamente rappresentare la miglior scelta per molte persone, costare meno, far risparmiare e dare benessere ai propri occupanti, così come un progetto non accorto può far lievitare inutilmente i costi e le dispersioni termiche.
Mi capita spesso di dover redigere un preventivo e trovarmi davanti a progetti (cui non darò mai giudizi estetici o compositivi) del tutto “sbagliati” dal punto di vista energetico e il cui adeguamento alla tecnologia prefabbricata comporta sprechi inutili alla voce costi di costruzione.

Per una pianta mediamente complessa di un’abitazione unifamiliare si può arrivare, a parità di metratura, a rincari nell’ordine del 50% in più, con efficienza energetica dell’involucro dimezzata (ovvero bollette di elettricità e gas più salate).

Per concludere, vorrei far capire che se la vostra scelta di costruire una casa in legno è un investimento nel tempo, deve partire necessariamente da un’oculata scelta del progetto e non limitarsi ad un semplice adattamento di una casa concepita per essere realizzata in laterocemento tradizionale.

Ricordiamo che con le case prefabbricate è possibile risparmiare già oggi molti soldi sull’acquisto ed avere una casa qualitativamente migliore che ammortizzerà il proprio costo negli anni a venire, semplicemente avendo le idee più chiare su ciò che si intende realizzare.

Thursday, October 7, 2010

GUADAGNARE SPAZIO CON LE CASE PREFABBRICATE

L’ALTO ISOLAMENTO TERMICO DELLE CASE PREFABBRICATE NON RICHIEDE GRANDI SPESSORI SULLE PARETI ESTERNE. SI TRATTA DI UN RISULTATO NON DEL TUTTO TRASCURABILE IN TERMINI DI SPAZIO.

Devo costruire una casa su un piccolo lotto. La forma è vincolata dalle distanze dai confini e dagli edifici esistenti.

Se realizzassi una casa in legno avrei dei vantaggi?

Le normative in vigore impongono a tutti i costruttori di realizzare edifici isolati.
Sino a pochi anni fa gli edifici presentavano pareti esterne di spessore contenuto e valori di isolamento scadenti.
L’uso (ed abuso) dei mattoni alveolari ha permesso di migliorare in parte la situazione, in quanto questo materiale garantisce una discreta coibentazione e limita la necessità di strutture verticali in facciata (con conseguenti ponti termici, se non isolati), avendo una propria capacità portante.
I mattoni alveolari per essere efficaci devono essere dimensionati adeguatamente.
Per coibentare adeguatamente l’edificio si dovrà rivestire con un cappotto l’edificio, aumentando lo spessore del muro.
edifici a basso consumo, edifici a risparmio energeticoSe si vuole realizzare un involucro ad alto rendimento sarà infine necessaria una contro parete interna con un interposto isolante.
Facendo un po’ di conti possiamo avere un cappotto da 10 cm + un muro in mattoni portanti da 24 cm + un’intercapedine con isolante da 6 cm + un muro interno da 10 cm. Complessivamente sono 50 cm, uno spessore assolutamente adeguato per un edificio tradizionale a basso consumo energetico.
Evitando di accennare ai ponti termici ed all’isolamento della copertura negli edifici in laterocemento, le case prefabbricate possono garantire valori di coibentazione superiori alla parete suddetta, limitando l’ingombro a 30 cm circa. Dal punto di vista pratico si tratta di un aspetto interessante, poiché si tradurrà in un guadagno di superficie utile. E’ possibile quantificare questo incremento?
Facciamo un esempio pratico, riferendoci al caso citato all’inizio dell’articolo.
Ipotizziamo di costruire un piccolo edificio, di forma semplice e dimensioni contenute, la cui superficie coperta sia di 70 mq. Nel primo caso verrà realizzata in tradizionale, stratificando il muro esterno sino ad ottenere uno spessore complessivi di 50 cm, appunto. Nel secondo caso ci rivolgeremo ad una ditta di case prefabbricate in legno che ci fornirà una parete esterna da 30 cm.
Per correttezza, le pareti interne dell’edificio tradizionale avranno un ingombro inferiore, pari a 12 cm, contro i 14 di quelle in legno.
A parità di distribuzione interna e di ingombro esterno, l’edificio in muratura avrà una superficie utile pari a 51,12 mq, contro i 57,32 della casa in legno, ben 6,20 mq in più.
Percentualmente il guadagno di superficie utile delle case prefabbricate è pari al 9% della superficie lorda, un valore piuttosto significativo e del tutto attendibile.

Gli argomenti delle case prefabbricate in legno sono certamente ben altri, dal risparmio energetico ai tempi di costruzione certi, dalla eco compatibilità dei materiali alla lunga garanzia sul fabbricato.
Questo aspetto, pur marginale può divenire importante di fronte ad edifici di piccole dimensioni o in presenza di precisi limiti edificatori.

Tuesday, October 5, 2010

LA DOTAZIONE STANDARD DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

IL PREVENTIVO DELLE CASE PREFABBRICATE, SOPRATTUTTO SE SI TRATTA DI UN PROGETTO PERSONALIZZATO, È UNA FASE MOLTO DELICATA E NON SEMPRE IL CLIENTE È IN GRADO DI VALUTARE A FONDO L’EFFETTIVO PESO ECONOMICO DI ALCUNE SCELTE COSTRUTTIVE.
OGNI ABITAZIONE È UNICA E VA COSTRUITA COME UN VESTITO DI SARTORIA, CON CARATTERISTICHE ESCLUSIVE E ADATTATA ALLE NOSTRE ESIGENZE INDIVIDUALI.

L’unicità può però presentarci un conto salato, soprattutto se non abbiamo ben presenti alcune peculiarità costruttive delle case prefabbricate.
Quando ci affidiamo ad un’impresa tradizionale, solitamente le scelte tecniche vengono discusse tra impresario ed architetto, senza troppo coinvolgere il cliente negli aspetti costruttivi. Quest’ultimo comincerà ad occuparsi direttamente della propria abitazione quando si tratterà di scegliere le finiture o al massimo gli impianti. Solitamente poi gli aspetti realizzativi (strutture, isolamenti) sono soggetti ad oscillazioni di prezzo importanti e, se il cliente deve fare i conti con il budget, spesso magro e vincolato ad un mutuo, impresa e tecnico hanno tutto l’interesse ad assicurarsi un silente margine di manovra.
Come sempre, si sceglie di spendere il meno possibile proprio laddove potremmo assicurarci i maggiori benefici energetici e di confort, con lo scopo di migliorare il fondamentale capitolato di finitura, facendo inconsapevolmente un grande favore all’impresa.
case prefabbricate, case in legnoLe case prefabbricate non consentono questa beata ignoranza. Tutte le ditte di case in legno “serie” (e ribadisco “serie”, non aggiungo altro), permettono al cliente di conoscere le opzioni costruttive relative al “grezzo”, ovvero alla composizione del sandwitch delle pareti, ai materiali impiegati, alla scelta dei serramenti, degli isolamenti, degli impianti, partendo da una dotazione standard minima.
Il livello base delle case prefabbricate è solitamente già molto alto e risulta sufficiente per raggiungere elevati livelli di risparmio, grande efficienza energetica e benessere. Il tutto con un rapporto costo-beneficio ottimale. Modifiche all’equipaggiamento standard delle case in legno comportano spesso sovrapprezzi non sempre giustificabili con effettivi miglioramenti realmente percepibili dal cliente.
Faccio qualche esempio al proposito.
Aumentare lo spessore di una parete esterna comporta (oltre al maggiore ingombro volumetrico) incrementi di isolamento che andranno ad incidere sulla bolletta solo marginalmente, a fronte di un costo ben più alto.
Se le finestre vengono già fornite di avvolgibili, il loro scorporo comporterà una minima detrazione e l’installazione di persiane fuori standard implicherà un extra-costo notevole.
Alcune ditte di case prefabbricate inseriscono già una canna fumaria o una scala di collegamento tra il piano terra e il piano superiore, mentre altre le fanno pagare a parte.
In un’abitazione tradizionale i serramenti sono … finestre.
Nelle case prefabbricate l’importanza energetica di questi elementi risulta fondamentale per assicurare alti livelli di isolamento; si tratta di elementi con soluzioni tecniche spesso sofisticate relativamente alla sicurezza ed alla manutenzione (legno all’interno, alluminio all’esterno), con vetri a bassa trasmittanza e materiali di qualità. Anche in questo caso migliorie e sovrapprezzi non appaiono sensati.
Quasi tutte le ditte di "case prefabbricate" eseguono la finitura interna di pareti e soffitti a cartongesso (stuccato e verniciato). E’ possibile ovviamente applicare uno strato di intonaco o rasatura, o lasciare la struttura lignea del solaio e del tetto a vista, ma prepariamoci a pagare parecchio per queste scelte estetiche. Ricordiamo che il legno a vista è molto “caldo”, ma tende ad assorbire la luce rispetto al bianco riflettente di un soffitto in cartongesso semplicemente tinteggiato e complessivamente ha un aspetto “rustico” non sempre consapevolmente auspicato.
Le pareti esterne delle case prefabbricate vengono quasi sempre tinteggiate di colore bianco, senza sovrapprezzo. L’applicazione di un intonaco esterno di spessore maggiorato e colorato viene eseguito successivamente in opera, anche in questo caso con maggiorazioni non trascurabili.
La dotazione standard delle case in legno rappresenta spesso il miglior rapporto qualità prezzo possibile ed è sicuramente ottimale per le nostre esigenze abitative.
Facciamoci fare un preventivo che incorpori le soluzioni di base delle case prefabbricate ed eventualmente richiediamo eventuali varianti come opzione. Otterremo un risparmio evidente senza rinunciare al massimo dell’efficienza energetica della nostra futura casa.

Sunday, October 3, 2010

COSA NON SONO LE CASE PREFABBRICATE

UNA DEFINIZIONE CORRETTA DI CASE PREFABBRICATE IN LEGNO PUO’ ESSERE UTILE PER FARE UN PO’ DI CHIAREZZA SULLE CARATTERISTICHE DI QUESTE STRUTTURE, EVITANDO DI CONFONDERLE CON COSTRUZIONI ASSAI LONTANE PER QUALITA’ E COSTI.


Ho visto delle case in legno costruite in Estonia, vendute ad un prezzo interessante….

Mi hanno proposto una costruzione che si può smontare e rimontare….

Mi interessa acquistare una casa prefabbricata a basso consumo su ruote….

Vorrei costruire una casa prefabbricata per riporre l’auto e gli attrezzi da giardino….

Le case in legno rumene hanno prezzi molto più bassi di quelle tedesche….


Le case prefabbricate sono edifici basati sull’utilizzo strutturale del legno, sia per gli elementi verticali (pareti esterne ed interne) che per quelli orizzontali (solai e tetto).

Tali fabbricati vanno ancorati mediante piastre in acciaio e tasselli alle strutture di fondazione (piano interrato o platea) e non sono in nessun caso edifici semoventi o smontabili.

In genere non è previsto l’uso di acciaio, in quanto può essere tranquillamente sostituito dall’utilizzo di travi e pilastri in legno lamellare. Totalmente assenti sono il cemento armato ed il laterizio.

Al legno si abbinano in genere pannelli isolanti (fibra di legno o lane minerali) per coibentare fortemente l’edificio, sia nelle pareti esterne che sul tetto, ottenendo valori di trasmittanza estremamente bassi.

casa in legno, case in legno, rubner, griffnerTanto per fare un esempio, per ottenere lo stesso isolamento di una parete in legno da 30 cm, con un muro tradizionale dovremmo più che raddoppiare lo spessore del muro.

Le pareti delle case in legno vengono rivestite all’interno da pannelli in cartongesso, che andranno stuccati, eventualmente intonacati ed infine tinteggiati. Tali pannelli hanno una funzione ignifuga e rendono l’aspetto degli ambienti del tutto simili ad una casa tradizionale in muratura.

L’esterno dell’edificio verrà rivestito con uno strato di cappotto isolante, a sua volta intonacato e tinteggiato. Il cappotto delle case prefabbricate può essere realizzato in vari materiali (polistirene, sughero, lana minerale) ed ha la funzione di impedire gli scambi termici con l’esterno, in particolare nella stagione fredda.

Le case prefabbricate in legno non sono facilmente individuabili. Il loro aspetto è identico agli edifici in laterocemento e non presentano limiti alla progettualità.

La particolarità delle case prefabbricate è di essere realizzate in stabilimento e successivamente installate nel lotto, annullando gli imprevisti dovuti alla condizione intrinseca del cantiere e comprimendo la tempistica per la realizzazione.

Alcune ditte di case in legno montano le strutture in cantiere utilizzando travi e montanti pretagliati e numerati. In genere la qualità di questi edifici è altrettanto alta, confermando le caratteristiche sopra elencate.

Le case mobili o le casette da giardino,al contrario, a prescindere dalla loro dimensione, non sono edifici che perseguono il basso consumo energetico e la sostenibilità ambientale.

La particolare costruzione delle case prefabbricate consente di affermare che si tratta pienamente di edifici in bioedilizia, grazie al ciclo produttivo sostenibile (basso impiego di energia e utilizzo di materiali rinnovabili) ed alle basse emissioni di CO2 dovute ai minimi consumi per la climatizzazione.

Non tutte le case in legno possono vantare tali caratteristiche. Sul mercato molte ditte propongono edifici a basso prezzo realizzati con legni prelevati in zone inquinate, da piantagioni che non prevedono il reimpianto degli alberi. I valori di isolamento di queste strutture sono scadenti, soprattutto d’estate, non essendo previsti pannelli isolanti all’interno delle pareti e la durata negli anni limitata, a causa della insufficiente protezione del legname (spesso non sufficientemente essiccato e di scarsa qualità), lasciato a vista e non protetto da cappotto.

Le case prefabbricate vengono proposte a costi interessanti, in una fascia di prezzo piuttosto omogenea.

Le ditte che propongono case in legno ecologiche a basso consumo sono molte, ma altrettante sono le aziende che importano dall’est edifici male isolati e realizzati con criteri costruttivi non compatibili con gli standard normativi richiesti nel nostro paese. Il prezzo eccessivamente basso quasi sempre dovrebbe far riflettere l’acquirente, in quanto non compatibile con i criteri di eccellenza richiesti alle case prefabbricate, coperte oltretutto da garanzia trentennale.

Friday, October 1, 2010

CASE PREFABBRICATE AD “IMPATTO ZERO”

INDIPENDENZA ENERGETICA ED ASSENZA DI EMISSIONI.
UN’UTOPIA O SEMPLICEMENTE LA CASA DEL FUTURO? MOLTO PIU’ CONCRETAMENTE UN OBIETTIVO A CUI TENDERE, UTILIZZANDO LE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE ED IMPIANTISTICHE PRESENTI SUL MERCATO.

Vorrei informazioni riguardo la possibilità di inserire sia pannelli solari che un sistema di recupero biomasse per la casa che vorrei.
Le chiedo anche se ci siano altri accorgimenti a cui non ho pensato per rendere la casa il più energeticamente autonoma, a impatto ed emissioni zero, e totalmente sostenibile.

Le case prefabbricate rappresentano una soluzione semplice e collaudata, innovativa e tradizionale.
Il legno è un materiale antico che da sempre accompagna l’uomo nella costruzione di edifici, dalle prime capanne sino alle ardite strutture in lamellare.
Le case prefabbricate a basso consumo non sono una novità degli ultimi anni, ma vengono da lontano, in quanto le prime costruzioni di questo genere risalgono agli anni settanta e da allora ne vengono realizzate in gran numero in tutta Europa. Edifici sempre più performanti ed energeticamente isolati.
Bassi consumi equivalgono a basse emissioni di CO2 in atmosfera.
case ecologiche, casa ecologicaLa costruzione delle case prefabbricate in legno impiega poca energia nel processo produttivo, limitando, anche in questo caso, il carico inquinante sull’ambiente.
Le tematiche ambientali da qualche anno a questa parte vengono recepite a livello normativo, una tendenza che non potrà che accentuarsi, a beneficio del nostro fragile ecosistema.
Già oggi si può fare molto. L’acquisto di una casa prefabbricata è un piccolo gesto di rispetto verso l’ambiente e può essere valorizzato scegliendo un’impiantistica basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili, limitando il ricorso alle fonti di energia fossili come il gas o l’elettricità derivata dalla combustione di carbone e petrolio. Questi impianti, se correttamente dimensionati, possono rivelarsi un valido investimento, con tempi di ritorno interessanti.
Le pompe di calore abbinate a pannelli fotovoltaici possono renderci indipendenti dalla rete del gas metano e minimizzare i consumi elettrici richiesti al gestore.
Un impianto di ventilazione meccanica controllata a recupero del calore, ad alta efficienza, limita al massimo le dispersioni ed il conseguente fabbisogno di calore.
Camini, caldaie e stufe a biomasse rappresentano un’eccellente soluzione per scaldare impiegando legna e derivati vegetali, rinnovabili e sostenibili, con bassi costi di acquisto e di esercizio.
La richiesta di energia non è chiaramente costante durante l’anno. Ci saranno periodi di picco invernali, coincidenti con il mesi più freddi, in cui gli impianti non potranno fare fronte alla richiesta di energia termica, se non sovradimensionandoli. Una scelta personalmente non del tutto felice, che porterà ad un aggravio dei costi non giustificato.
Quale sia la scelta fatta, una progettazione integrata degli impianti delle case prefabbricate deve mirare ad un punto ottimale tra costi di acquisto ed installazione e quelli di esercizio.
L’indipendenza energetica, al momento attuale, presenta alti costi, non giustificabili economicamente in alcun modo.
E’ certamente possibile staccarsi dalle reti pubbliche, ma ci si dovrà dotare di accumulatori di energia, come le batterie al litio per il fotovoltaico, davvero costose e poco efficienti. Conviene sicuramente approfittare (finchè sono previsti) degli incentivi governativi in vigore per l’energia elettrica prodotta con i piccoli impianti solari, piuttosto che rincorrere l’utopia della indipendenza assoluta.
In taluni casi, come per edifici realizzati in zone isolate o per interventi di grandi dimensioni (che possono ripartire i costi, ammortizzando le spese fisse), può risultare al contrario una scelta conveniente o persino obbligata.
Per le case prefabbricate, la poca energia richiesta, può essere prodotta anche in modo tradizionale, limitando la spesa complessiva.

L’ambiente ringrazierà comunque.