Thursday, July 29, 2010

GRANDI O PICCOLE DITTE DI CASE PREFABBRICATE?

MEGLIO ITALIANA O STRANIERA? GRANDE O PICCOLA?

OGNI ANNO IL GIOVANE MERCATO ITALIANO DELLE CASE PREFABBRICATE ACCOGLIE NUOVI MARCHI, CON UNA SCELTA SEMPRE PIU’ COMPLETA DI SOLUZIONI PER IL CLIENTE ITALIANO, CHE SI TROVA ALLE PRESE CON LA DIFFICILE SCELTA DEL COSTRUTTORE PIU’ IDONEO.


Sino a pochissimi anni fa, le aziende “storiche” di case prefabbricate in legno si limitavano davvero a pochi soggetti, per lo più tedeschi ed austriaci, con l’eccezione di qualche noto costruttore altoatesino.

La crescita del settore, pur lontana dai numeri esponenziali che molti operatori si attendevano nel breve periodo, incentivata dalle recenti legislazioni e da una sempre maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, stanno creando interessanti opportunità commerciali per molti soggetti tradizionali come tecnici, imprese di costruzioni ed aziende del settore del legno. Non a caso molte falegnamerie stanno cominciando a proporre soluzioni costruttive non prefabbricate, molto interessanti e flessibili, rivolte al settore abitativo, a prezzi senz’altro competitivi.

case in legnoSono poi molte le piccole aziende di case prefabbricate che si appoggiano a costruttori stranieri, in genere con buoni risultati. Va ricordato che da molti anni si costruiscono case prefabbricate in legno nell’area balcanica, Polonia, Repubblica Ceca. Lo standard costruttivo di questi paesi è molto migliorato, poiché, dovendo fornire le proprie strutture in tutta Europa, hanno dovuto misurarsi con delle normative molto severe quali quelle vigenti in Germania, Francia o Italia, appunto.

In genere i prezzi delle piccole aziende sono mediamente più bassi del 10% rispetto ai grandi produttori di case prefabbricate. Queste ultime hanno indubbiamente il vantaggio della notevole esperienza nel settore, forti dei grandi numeri di produzione e montaggio di case in legno.

Quali sono indicativamente i pro ed i contro delle diverse soluzioni?


PRODUTTORE ITALIANO

PRO
Buona qualità del prodotto, proveniente da foreste nazionali

Conoscenza del settore legno

Flessibilità costruttiva e nelle formule contrattuali

Prezzi competitivi


CONTRO

Poca esperienza nel settore delle case a basso consumo

Costruzione in opera in cantiere

Bassi numeri di produzione, messa a punto continua del prodotto

Incognite relative alla continuità della produzione negli anni


IMPORTATORE ITALIANO


PRO

Buona conoscenza tecnica del settore delle costruzioni

Possibilità di abbinare la progettazione e la realizzazione della platea

Flessibilità costruttiva e nelle formule contrattuali

Prezzi competitivi


CONTRO


Poca esperienza nel settore delle case a basso consumo

La qualità dipende dalla scelta del produttore, non sempre alta

Bassi numeri di produzione, messa a punto continua del prodotto

Incognite relative alla solidità aziendale


COSTRUTTORE STORICO


PRO

Grande esperienza nel settore delle case prefabbricate

Numeri di produzione alti, prodotto testato e standardizzato

Ottimo livello qualitativo con legnami prelevati in loco

Certificazioni e garanzie attendibili

Solidità aziendale


CONTRO


Minore flessibilità e capacità di adattamento

Rigidità nei pagamenti

Tempistica generalmente più alta

Costi mediamente superiori


E’ evidente che non esiste una scelta ideale in assoluto.

E’ pertanto essenziale un confronto tra più di una ditta di case prefabbricate che non sia basata solamente sulla logica del prezzo più basso, ma che tenga conto della capacità di soddisfare appieno le proprie esigenze.

Tuesday, July 27, 2010

IL CONTRATTO DELLE CASE PREFABBRICATE

LA FIRMA DEL CONTRATTO CON LA DITTA SCELTA DI CASE PREFABBRICATE IN LEGNO RAPPRESENTA UN PASSAGGIO CRUCIALE CHE PRELUDE ALLA COSTRUZIONE VERA E PROPRIA.


Spesso rappresenta il punto di arrivo di un lungo ed estenuante percorso fatto di visite a fiere e case campione, lettura di riviste e siti internet, consulenze, preventivi, paure e ripensamenti.

Il contratto non deve però divenire motivo di angosce, per cui il cliente dovrà innanzitutto pretendere chiarezza assoluta da parte della ditta di case prefabbricate.

Il primo aspetto da richiedere è ovviamente l’importo esatto dell’anticipo.

Non tutte le aziende di case in legno richiedono lo stesso impegno al cliente; si va da importi ragionevoli per poche migliaia di euro, sino ad una caparra in percentuale rispetto al prezzo dell’abitazione che può arrivare al 20% o oltre.

casa prefabbricata, casa in legno, casa di legnoIn tutti i casi è importante comprendere la tempistica che ci attende e la durata effettiva del “prezzo bloccato”. 12 mesi sono un tempo ragionevole e consentono di fissare tale cifra per un lungo periodo.

Va chiarito che la somma prevista in preventivo verrà quasi certamente modificata in sede di campionatura, in quanto è in questa sede che il cliente dovrà decidere nel dettaglio quantità e posizione delle prese, finiture e tutte le scelte finali nel dettaglio.

Dalla campionatura uscirà la casa che verrà costruita nei mesi successivi, mentre il contratto difficilmente potrà coincidere con l’edificio in ogni particolare. E’ comunque basilare tendere alla massima precisione nella redazione del preventivo. In questo rivestono un ruolo fondamentale l’accortezza l’agente della ditta di case prefabbricate e le capacità del tecnico che si occupa della progettazione. Scelte sommarie in questa fase porteranno quasi certamente alla sgradita sorpresa di vedere lievitare il prezzo successivamente.

Un altro importante aspetto è l’estensione della garanzia. In Italia la legge impone alle imprese costruttrici di rispondere per un periodo di 10 anni sui difetti costruttivi strutturali. E’ un tempo non troppo lungo che il settore delle case prefabbricate ha esteso a 30 anni, riconosciuto dalla maggior parte delle aziende di case in legno.

Esistono molti casi in cui questa tempistica non è proposta esplicitamente al cliente, per cui andrà richiesta e pretesa senza indugi. In caso di diniego si possono trarre le dovute conclusioni.

Un buon contratto di una casa prefabbricata dovrebbe essere corredato di una sorta di disciplinare in cui siano ben chiari i diritti e i doveri del cliente, le modalità di erogazione dei pagamenti, le eventuali garanzie bancarie dovute alla ditta di case prefabbricate, penali, diritti di recesso, la gestione delle eventuali integrazioni e modifiche post-campionatura.

Un’ultima raccomandazione. Può capitare, e non di rado, di firmare con superficialità un semplice preventivo, sotto l’insistenza della ditta di case in legno (magari con la scusa di “fissare il prezzo”). Non sono purtroppo rari i casi di aziende che, forti della poca chiarezza della legge italiana in materia (vedi i famigerati “contratti telefonici”), fanno valere la vostra firma al pari di un vero e proprio impegno formale a costruire con loro. Si tratta ovviamente di una pratica scorretta, che dovrebbe far comprendere il livello di serietà di questi costruttori di case prefabbricate, ma purtroppo legale nel nosto paese e, pertanto, non sporadica, soprattutto in tempi di crisi economica come questi.

Il contratto delle case prefabbricate dovrebbe essere il biglietto da visita di chi costruirà la nostra abitazione e andrà quindi analizzato attentamente prima di firmare.

Saturday, July 24, 2010

IL VENTO E LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

LA FAVOLA DEI TRE PORCELLINI E’ SEMPRE ATTUALE QUANDO SI PARLA DI CASE IN LEGNO.

RESISTERANNO LE CASE PREFABBRICATE ALLA FURIA DEL VENTO, SENZA RIPORTARE DANNI?


Buongiorno, mi rimane un dubbio riguardo la capacità di resistenza delle case in legno a trombe d'aria (non dimentichiamoci la famigerata tropicalizzazione del clima).
In particolare alcune ditte propongono strutture a telaio tipo case realizzate in nord America: su una platea di cemento armato ancorano una base in legno su cui poi "incastrano" i pali scheletro-telaio della casa.
Siamo sicuri che resistano?


Partiamo da una prima banale considerazione.

Le tecnologie sul mercato delle case prefabbricate sono molteplici e non mi è possibile rispondere per tutte le aziende. Non escludo che alcuni tipi di ancoraggio, se male eseguiti o poco efficaci rispetto alle sollecitazioni dovute a forti correnti d’aria laterali od ascensionali, possano compromettere l’attacco al suolo dell’edificio. Ma, ripeto, bisognerebbe verificare la specifica soluzione tecnica e questo è logicamente impossibile.

resistenza al vento, tornado, trombe d'ariaDetto ciò, mi concentrerei sulla tipologia costruttiva più comune, il telaio appunto. La tipica parete delle case prefabbricate in legno prevede un sandwich di materiali portanti ed isolanti, il cui spessore e la cui composizione dipendono, anche in questo caso, da specifici brevetti e da valutazioni tecnico-economiche della singola azienda di case in legno.

Personalmente, per svariati motivi, do assoluta predilezione alle tecniche di costruzione realmente “prefabbricate”, che prevedano l’assemblaggio delle pareti all’interno dello stabilmento e non in opera nel cantiere. Le pareti, in questo modo, pur basandosi su un sistema “leggero” come il baloon frame, hanno una notevole rigidità, del tutto analoga alla solidità delle costruzioni in muratura.

Va inoltre ribadito che, eccettuata la particolare costruzione dei muri delle case prefabbricate, solai e tetti vengono realizzati tradizionalmente, come per qualsiasi altra costruzione, con travi ed assito in legno, sottofondo e massetti in cemento. Altri sistemi costruttivi di case in legno, lo ribadisco, non sono argomento di questi articoli e ad essi non mi riferisco mai, in nessun modo.

L’aspetto più importante per scongiurare rischi di dissesto di fronte ad eventi atmosferici eccezionali come le trombe d’aria è indubbiamente l’ancoraggio al suolo delle case prefabbricate. Questo avviene per lo più mediante zanche o staffe e tasselli in acciaio zincato imbullonate in fase di montaggio, dimensionate secondo complessi calcoli statici. In zone caratterizzate da vento di notevole intensità sarebbe certamente buona regola tenere conto di queste sollecitazioni supplementari, per minimizzare il rischio.

La congiunzione fra le varie pareti infine viene realizzata ad incastro tramite tiranti in acciaio che operano su boccole filettate, preventivamente inseriti nel corpo della parete in vari punti, connessi semplicemente con un sistema “maschio/femmina”.

Il problema della resistenza al vento delle case prefabbricate in legno andrebbe perciò senz’altro minimizzato, ma potrebbe essere al contrario un serio problema nel caso di costruzioni economiche e tecnicamente approssimative.

Friday, July 23, 2010

INTERRARE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

IL LEGNO CHE COSTITUISCE LA STRUTTURA DELLE CASE PREFABBRICATE DEVE ESSERE PROTETTO DAL CONTATTO DIRETTO CON L’ACQUA, EVITANDO PERICOLOSE RISALITE DI UMIDITA’ PER CAPILLARITA’.

Io come molti altri, soprattutto in questi ultimi tempi, ho intenzione di realizzare una biocasa in legno. Trattasi di una villetta su 2 piani per la quale sto attualmente valutando sia la tecnica XLAM che quella a TELAIO.
Nel caso del mio progetto, la zona giorno è semi-interrata, esiste infatti una porzione della zona giorno che per ovvi motivi volumetrici è interrata.
Quali sono i rischi nell'utilizzare il “legno” per la realizzazione del piano seminterrato ?
Ovviamente a progetto è prevista un'intercapedine di 70cm, ma mi chiedevo se l'ambiente poco aerato e scarsamente illuminato e quindi inevitabilmente più umido possa creare problemi nel tempo alle strutture in legno.
Inutile dire che tutte le aziende di case prefabbricate consultate non hanno sollevato alcun problema tranne una che proprio ieri mi ha messo penso a ragione la famosa “pulce nell’orecchio.
Inoltre non vorrei ostinatamente voler fare la casa in legno per poi trovarmi ad avere problemi legati ad una bellissima terrazza (tetto piano) che ahimè porta acqua ed umidità alla zona giorno sottostante.


CASE HAAS, HAAS FERTIGBAUIl fatto che molte aziende di case in legno abbiano considerato favorevolmente la fattibilità dell’intervento non deve essere interpretato a mio avviso come mancanza di scrupolo. All’atto pratico, l’intercapedine, se ben concepita, può essere più che sufficiente ad aerare il piano, evitando persistenti condizioni di umidità.
Mi sembra di capire che stiamo parlando di un piano parzialmente interrato e non di uno scantinato.
L’istallazione a questo livello dell’edificio di un impianto di ventilazione meccanica controllata a recupero di calore potrebbe garantire condizioni ottimali di percentuale d’acqua nell’aria, tenendo sotto controllo il tasso di umidità in tutte le stagioni.
Ovviamente, se da un lato l’intervento può essere ritenuto ammissibile, bisognerebbe capire se questa soluzione sia davvero indicata per la realizzazione del piano seminterrato. Una costruzione in cemento armato o in laterocemento, mantenendo l’intercapedine de adeguatamente protetta da un isolamento a cappotto all’esterno, potrebbe essere interessante dal punto di vista puramente termico, risultando maggiormente indicata sotto l’aspetto costruttivo. Chiaramente bisognerebbe conoscere il progetto
e le scelte tecniche previste per ottimizzare l’impermeabilizzazione dell’edificio. Nel caso specifico, avendo a disposizione le piante, la sensazione è che l’intervento del seminterrato sia realizzabile sia in legno che in tradizionale.
Cerchiamo di riassumere pertanto i pro e i contro delle due soluzioni.

COSTRUZIONE TRADIZIONALE:

  • Ideale per interventi contro terra o in condizione di umidità persistente se adeguatamente impermeabilizzato, si può evitare l’extracosto dell’intercapedine.
  • Costi medio-bassi.
  • Isolamento termico accettabile se adeguatamente coibentato con cappotto esterno.
  • Manutenzioni limitate nel tempo.

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

  • Non è possibile posare contro terra, necessità pertanto di un’intercapedine adeguatamente progettata, meglio ancora se con impianto di ventilazione meccanica.
  • Costi più alti del tradizionale.
  • Alto isolamento termico anche nel locale seminterrato, pari ai piani superiori.
  • Manutenzioni costanti nel tempo e monitoraggio al fine di evitare ristagni di umidità, in particolare nella zona dell’attacco al suolo.

Thursday, July 22, 2010

CASE PREFABBRICATE AUTOSUFFICIENTI

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO PERMETTONO DI REALIZZARE COSTRUZIONI ISOLATE DAI BASSISSIMI CONSUMI ENERGETICI, IN MODO SEMPLICE E VELOCE. SINO A CHE PUNTO E’ POSSIBILE SPINGERE VERSO L’ALTO LE PRESTAZIONI SENZA FAR LIEVITARE I COSTI?

“Vorrei realizzare una casa prefabbricata passiva o, quanto meno, staccarmi il più possibile dagli enti erogatori di gas ed elettricità. Mi sembra di capire che una casa tradizionale di questo tipo costerebbe moltissimo, mentre con le case prefabbricate sarebbe teoricamente possibile”.


“Ho una casa molto grande e dispersiva. La mia prossima abitazione dovrebbe essere il più possibile indipendente, con un gran numero di impianti solari termici e fotovoltaici o, magari, l’eolico”.


Qual è il prezzo dell’autosufficienza energetica?


In molti casi le case prefabbricate in legno permettono di risparmiare sino al 90% sul prezzo delle bollette rispetto ad un pari edificio in muratura, senza adottare particolari accorgimenti.

case prefabbricate, case passiveSi tratta di dati molto significativi che dovrebbero far riflettere chi si accinge a costruire la propria abitazione in questo periodo. Senza particolari accorgimenti tecnici (un buon progetto aiuta in ogni caso) le case prefabbricate standard attualmente presenti sul mercato italiano permettono un effettivo risparmio, tanto sul prezzo di acquisto, quanto sui costi di esercizio.

A mio parere si dovrebbe ricercare il miglior rapporto q/p ed accettare di dipendere dai gestori delle reti energetiche per la parte restante che avrà dei picchi significativi in estate e in inverno. Per la maggior parte dell’anno una casa in legno ben concepita consumerà un minimo quantitativo di energia.

Vale la pena di spingere le prestazioni oltre questo 90%, sino a consumi di tipo “passivo”?

Una casa passiva è una costruzione che consuma tanta energia quanto ne produce.

Questa energia può essere ottenuta con sistemi captanti, in grado di immagazzinare l’energia solare, o con impianti solari o la ventilazione meccanica controllata a recupero di calore. Questi impianti hanno un costo e dei tempi di recupero dell’investimento, ma solitamente si tratta di una buon scelta che permette di rientrare in tempi ragionevoli nell’investimento. L’importante è una buona progettazione impiantistica che eviti un sovradimensionamento immotivato degli stessi. Ricordiamo che stiamo pur sempre parlando di edifici a basso consumo. Se voglio eliminare delle bollette di per sè leggere attraverso un impianto fotovoltaico con annessa pompa di calore geotermica, devo essere conscio che i tempi di ammortamento saranno di parecchi decenni, un periodo difficilmente giustificabile per una singola abitazione unifamiliare.

Sul mercato sono disponibili varie soluzioni integrate, adatte per tutte le esigenze. Se avremo sul tetto qualche Kw di fotovoltaico può essere interessante sfuggire alla rete del gas, dotandoci di piastre ad induzione per la cucina e di un impianto di riscaldamento che sfrutti il surplus elettrico come le pompe di calore aria-acqua o i pavimenti radianti elettrici, che utilizzano delle resistenze al posto della classica serpentina.

Qualsiasi scelta si faccia, dovrebbe essere sempre improntata alla ragionevolezza. Le moderne caldaie a condensazione hanno costi interessanti e possono lavorare poco all’interno delle case prefabbricate, limitando i consumi. Il solare termico (imposto o no dal Comune di appartenenza) va montato senza indugi e possibilmente integrato nel riscaldamento. In ogni caso spendiamo con moderazione ed intelligenza.

Questione involucro edilizio. Anche in questo caso si può fare molto senza eccessivi aggravi di costo sul prezzo dell’edificio. Aumentare lo spessore del cappotto migliora senz’altro la coibentazione invernale dell’edificio. Una fibra di legno ad alta densità avrà una maggiore capacità smorzante rispetto all’onda termica estiva di una lana di roccia leggera. Un triplo vetro isolerà meglio di un vetro doppio (ma limiterà il guadagno termico passivo). Esistono sul mercato delle costruzioni in legno tante soluzioni interessanti ed ogni ditta di case prefabbricate offre una gamma di pareti e diversi assemblaggi di materiali, adatti per tutte le esigenze.

Persino l’isolamento dell’attacco a terra dell’edificio può essere migliorato con grande beneficio sulle prestazioni energetiche. Anche in questo caso il mio consiglio è di richiedere le eventuali differenze di prezzo per le migliorie dell’involucro, valutando il beneficio nel tempo nell’ottica dell’investimento.

Una spesa eccessiva non servirà comunque a molto e si trasformerà inevitabilmente in un costo inutile.

Sunday, July 18, 2010

UN UNICO REFERENTE PER LE CASE PREFABBRICATE

IL PROCESSO COSTRUTTIVO DELLE CASE PREFABBRICATE PERMETTE AL CLIENTE FINALE DI AFFIDARE LA REALIZZAZIONE DELLA PROPRIA ABITAZIONE AD UNA SOLA DITTA DI RIFERIMENTO IN GRADO DI SEGUIRE TUTTE LE FASI DI ESECUZIONE E DI FORNIRE TUTTE LE GARANZIE E LE CERTIFICAZIONI, RESPONSABILE UNICO DELLA QUALITÀ REALIZZATIVA, DEL RISPETTO DEI TEMPI E DEI COSTI PREVISTI IN SEDE CONTRATTUALE.

Con le case prefabbricate, non vi è il rischio di trovare in cantiere ditte sempre diverse, lavoratori in nero o subappalti non concordati preventivamente.
Le squadre di montatori di case in legno sono formate da personale esperto e qualificato, così come i materiali impiegati e gli impiantisti a cui viene affidata la realizzazione assicurano una realizzazione dell’edificio a regola d’arte.
Anche per questo motivo converrebbe optare per una soluzione "chiavi in mano", in cui tutti gli elementi dell’edificio siano forniti direttamente dalla ditta costruttrice di case prefabbricate o da fornitori collegati in sede di campionatura, che offrano prodotti e marchi affidabili e certificati.
case prefabbricate, wolf, rubnerAvere un interlocutore unico, infine, semplificherà di molto il dialogo con il nostro tecnico progettista e con la ditta che dovrà realizzare le strutture di fondazione, a tutto vantaggio della chiarezza e della facilità di gestione del cantiere.
E’ anche chiaro che difficilmente potremmo pensare di gestire l’intero processo, dalla progettazione iniziale sino alla consegna delle chiavi, contando su di un unico interlocutore.
Sul mercato ci sono
piccole ditte di case prefabbricate, che solitamente operano in un raggio locale, che offrono un servizio completo, affidandosi comunque a ditte esterne per la realizzazione della platea, della costruzione in legno vera e propria, per l’impiantistica e la finitura. Di fatto coordinano per voi tutte le ditte, redigono e presentano il progetto e le documentazioni per l’ottenimento delle concessioni edilizie, svincolando il più possibile il cliente da problematiche e facilitando i rapporti tra i vari soggetti.
Sembrerebbe davvero una buona soluzione, ma è corretto porre qualche lecito dubbio sugli effettivi vantaggi finali per il cliente.
E’ inevitabile ad esempio che ci possano essere dei conflitti di interesse tra le varie figure, che porteranno il cliente a non essere tutelato in caso di eventuali problemi con uno qualsiasi dei soggetti coinvolti.
Per contenere i costi finali, solitamente, queste ditte di case prefabbricate affidano alla costruzione ad aziende del legname esterne, quasi sempre dell’est Europa, non sempre con prodotti di prima scelta, anche se, e lo sottolineo, molte di esse sono competitive ed affidabili quanto i leader del settore più conosciuti.

Semmai il problema può essere la valutazione a priori di queste aziende di case in legno.

Purtroppo in Italia l’impresa tradizionale che esegua le sistemazioni esterne e le strutture interrate non è scorporabile, ma si tratta in genere di lavori contenuti e facilmente quantificabili, con una certa precisione.
Per concludere una scelta che preveda un tecnico, una ditta tradizionale per le opere in cemento armato e una azienda di case prefabbricate appare ad oggi consigliabile nella maggior parte dei casi.
Si tratta comunque di una buona soluzione, in particolare se delimiteremo chiaramente le competenze di ciascuno, evitando di gestire in proprio i lavori di impiantistica e finitura.

Saturday, July 17, 2010

L’IMPIANTISTICA PER LE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO SONO EDIFICI A TUTTI GLI EFFETTI CHE RICHIEDONO UN’IMPIANTISTICA “ADEGUATA” PER RAGGIUNGERE OTTIMALI CONDIZIONI DI COMFORT TERMICO, OLTRE CHE PER I NORMALI UTILIZZI QUOTIDIANI.


Come ribadito a più riprese, non vi è necessità di sovradimensionare gli impianti, ma si dovrà raggiungere un buon equilibrio tra spesa da sostenere ed effettiva necessità di energia.

Le case a basso consumo consumano poca energia.

Di conseguenza è preferibile scegliere una buona integrazione tra due o tre fonti e lasciare che sia l’edificio stesso a richiedere l’intervento della caldaia o del solare termico (per fare un esempio) a seconda della disponibilità e delle esigenze del momento.

Riscaldamento e protezione passiva dell’edificio dovranno surrogare in buona parte i consumi energetici, ma in molti casi i “picchi” di caldo e freddo richiederanno il supporto degli impianti.

case in legno, case di legno, casa di legnoL’installazione di impianti costosi e sovrabbondanti difficilmente verrà ammortizzata e non apporterà particolari benefici microclimatici o sulle bollette energetiche. La scelta dovrà essere fatta pertanto in base a specifici fattori e dovrà tenere conto prevalentemente delle condizioni climatiche locali e dello stile di vita del nucleo familiare.

Ho ritenuto quindi opportuno mettere in evidenza gli articoli attualmente già pubblicati che si sono occupati di vari aspetti attinenti l’argomento impianti per le case prefabbricate.


GLI IMPIANTI PER LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

Una breve carrellata delle soluzioni più idonee per la regolazione climatica delle case prefabbricate, scegliendo impianti a basso consumo e dal costo contenuto.


L’IMPIANTO ELETTRICO DELLE CASE PREFABBRICATE

La predisposizione di tubazioni vuote e scatole di derivazione già all’atto della produzione delle case prefabbricate impone un certo impegno da parte del cliente e costringe a pensare in anticipo alla disposizione dell’arredamento, evitando improvvisazioni e scelte dell’ultimo minuto.


LA VENTILAZIONE MECCANICA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

Un impianto poco conosciuto, persino essenziale per assicurare un’efficienza energetica di prima classe ed un ricambio completo dell’aria delle case prefabbricate.


IL SOLARE E LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

Il solare è di moda. Non tutto è oro quello che luccica e si deve conoscere i pro ed i contro della tecnologia attualmente sul mercato e degli incentivi attualmente previsti dalla normativa.


RISCALDAMENTO A RADIATORI O A PAVIMENTO NELLE CASE IN LEGNO?

Il riscaldamento a pavimento è ancor più di moda. I moderni radiatori con valvola termostatica garantiscono costi inferiori ed efficienza energetica e in molti casi restano la scelta migliore.


BIOMASSE: RISCALDARE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO CON … IL LEGNO

Una casa naturale merita di essere climatizzata con fonti energetiche sostenibili. Si tratta di un buon investimento impiantistico a costi piuttosto interessanti e di una piacevole scelta per la nostra casa, anche di arredo.


IL BENESSERE DELL’EDIFICIO, UNA VIRTU’ POCO CONOSCIUTA

Aria condizionata e case prefabbricate.

Concludiamo con questo “vecchio” articolo che ricorda che non tutti gli impianti sono in grado di offrire il medesimo comfort termico.

Thursday, July 15, 2010

I TEMPI DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

TEMPI CERTI DI COSTRUZIONE, MA DA QUANDO? E SOPRATTUTTO, QUAL’E’ L’ITER REALISTICO CHE ATTENDE IL CLIENTE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO? IN QUANTI MESI E’ POSSIBILE PASSARE DAI PRIMI SCHIZZI DI PROGETTO AL CHIAVI IN MANO?


Facciamo un passo indietro (anzi, in avanti).

La maggior parte delle ditte di case prefabbricate è in grado di costruire le pareti della casa in un periodo piuttosto breve (da uno a tre mesi) e di montare l’abitazione grezza in pochi giorni. Per le finiture, difficilmente si superano i tre mesi.

Riassumendo, possono passare al massimo sei mesi dall’inizio della produzione alla fine dei lavori della casa in legno. Un tempo breve e garantito, che difficilmente subirà ritardi o imprevisti (se dovesse succedere, siete sfortunati).

Ma, se le ditte di case in legno possono offrire rapidità ed efficienza, non altrettanto è possibile sperare per tutto ciò che precede il montaggio, a partire dal faticoso iter burocratico per l’approvazione del progetto.

case in legno, case prefabbricate, case di legnoPrima ancora dovremmo scegliere un tecnico, fidato e preparato. Dal progettista ci si deve attendare collaborazione per dare vita alle nostre idee (se ne abbiamo) ed ai nostri sogni. Supponendo che si voglia realizzare una semplice abitazione unifamiliare, sarà ipotizzabile un periodo di un paio di mesi per passare dai primi schizzi ad un progetto compiuto che soddisfi in pieno le nostre esigenze. A questo punto bisogna preparare tutti gli elaborati per la presentazione in comune. A seconda delle situazioni può essere necessario, anche per la nostra semplice villetta, un periodo di un mese circa. Diciamo che sono passati circa tre mesi e che il nostro progetto è stato felicemente protocollato. Cosa lo attende? La casistica è varia e spazia dalle cosiddette D.I.A. (denuncia di inizio attività) ai permessi di costruzione. Nel primo caso l’iter dovrebbe essere più breve, prevedendo un semplice silenzio assenso del comune, una volta depositata l’intera documentazione, nell’altro caso si deve attendere l’analisi del progetto da parte di una commissione edilizia. L’esperienza insegna che spesso la D.I.A. non è sempre la strada più breve per costruire, in quanto basta la mancanza di un semplice documento (comunicato regolarmente l’ultimo giorno utile da parte dell’ufficio tecnico) per far ripartire da zero i termini. Non sono rari i casi in cui passano alcuni mesi dalla presentazione all’inizio lavori. Anche per le D.I.A. è prevista sovente un analisi del progetto da parte delle commissioni edilizie e si deve attendere la prima riunione utile. Ovviamente è meglio non trattare i casi in cui viga un vincolo dei beni ambientali. Le novità 2010 in tal senso portano ad un ulteriore slittamento dei tempi che può far superare i tre mesi dall’approvazione comunale.

A questo punto possiamo fare una media ed ipotizzare circa tre mesi dalla presentazione per vederci calcolare gli oneri comunali ed iniziare i lavori. Ricalcolando, saranno passati circa sei mesi da quando abbiamo contattato l’architetto e dobbiamo ritenerci fortunati, in quanto qualsiasi contrattempo determinerà un inevitabile allungamento della tempistica, come nella maggior parte dei casi.

A questo punto dobbiamo contattare un’impresa di costruzioni per eseguire le fondazioni, gli scavi, le tracce e tutte le necessarie opere esterne. Chiaramente avremmo guadagnato un po’ di tempo in attesa dell’approvazione, ma non possiamo svincolare l’impresa dalla ditta di case prefabbricate. Statica e forometria vanno coordinate ed è sconsigliabile iniziare i lavori della platea prima di aver scelto l’azienda di case in legno e campionato l’abitazione. Tra preventivi, contratto, anticipo, campionatura, firma dei protocolli di campionatura, fidejussioni, disegni esecutivi, preparazione dei cementi armati, piani di sicurezza, autorizzazioni, apertura dei contatori, ci si deve armare di pazienza ed attendere alcuni mesi prima di iniziare i lavori veri e propri. Buttando li una cifra a caso possiamo ipotizzare 4-5 mesi, senza peccare di pessimismo.

I lavori dell’impresa possono durare un paio di mesi, sperando che piogge e ghiaccio con comportino un allungamento della tempistica. A questo punto la ditta di case prefabbricate dovrebbe concludere i lavori in 5-6 mesi e si potrà finalmente organizzare il trasloco.

Calcolatrice alla mano:

· 3 mesi per il progetto,

· altri 3 per i permessi edilizi,

· 4-5 mesi per iniziare il cantiere,

· altri 5-6 per il chiavi in mano.

Fanno circa 16 mesi, imprevisti permettendo.

Non è un tempo eccessivo, ma chiaramente non è rapido quanto ci si potrebbe aspettare rispetto agli slogan delle aziende di case prefabbricate. I cosiddetti tempi certi si riferiscono solamente agli ultimi mesi, mentre il periodo precedente dipende dalle singole situazioni e da una serie di variabili difficilmente quantificabili. Non escludo comunque tempi più ragionevoli od estremamente più critici, soprattutto qualora subentrassero imprevisti e problematiche burocratiche di sorta.

In ogni caso è un buon vantaggio rispetto all’edilizia tradizionale, i cui tempi esecutivi sono certamente meno rapidi e difficilmente prevedibili.

Monday, July 12, 2010

IL PREZZO DELLE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO COSTANO PIU' O MENO DI QUELLE TRADIZIONALI?

Se confrontiamo un’abitazione in muratura a risparmio energetico, con un buon cappotto isolante esterno e serramenti a tenuta, realizzata con impiego di materiali ecologici, in grado di soddisfare in pieno i requisiti termici richiesti dalla normativa in vigore per gli edifici di nuova costruzione, ovvero il Decreto Legislativo 311/2006 relativo al
rendimento energetico degli edifici, con una casa prefabbricata in legno che possa rientrare in una classe di certificazione energetica CasaClima B per la provincia di Bolzano, il confronto può essere ammissibile e significativo, a parità di metratura, finiture e scelte impiantistiche (che incidono in ugual misura per entrambi gli edifici).
Sappiamo purtroppo che nell’edilizia tradizionale non è difficile risparmiare in senso speculativo sulle scelte costruttive e tagliare fortemente i costi, utilizzando materiali scadenti e manodopera non specializzata, rinunciando agli isolamenti e minimizzando gli spessori (celando il tutto sotto gli intonaci e i pavimenti).
E’ altrettanto vero che non tutte le case prefabbricate sono confrontabili sotto l’aspetto qualitativo.
case in legno, case legno, casa legno, casa in legnoE’ possibile reperire sul mercato un’ampia offerta di abitazioni che si definiscono “prefabbricate”, basate sull’impiego del legno come materiale strutturale, con prezzi al mq. che vanno da meno di 800 fino a 1.600 € ed oltre, chiavi in mano. Una differenza importante che va puntualmente analizzata per fare un po’ di chiarezza e comprendere quale sia la forchetta di prezzi più conveniente per il cliente che ricerchi un rapporto q/p ottimale.
Chi acquista una casa prefabbricata non può sorvolare su alcuni requisiti minimi indispensabili, dall’impiego di materiali ecologici alle buone prestazioni energetiche complessive, ma dovrà anche essere preteso un standard elevato negli assemblaggi e nelle rifiniture.
Le case prefabbricate che si collocano nella fascia più bassa sono offerte sul mercato da ditte che operano nell’Europa dell’est, solitamente in Romania. La maggior parte di queste proposte non si può definire prefabbricata in quanto il montaggio viene effettuato direttamente in cantiere (venendo così a mancare l’aspetto fondamentale del controllo di produzione). Si tratta di case in legno più simili agli chalet di montagna dato che non si tratta di strutture a telaio, ma a parete piena e cappotto esterno (tralascio ovviamente di parlare di quelle che non presentano isolamenti di alcun tipo). Diventa un po’ difficile dare un giudizio qualitativo su queste case prefabbricate, dato che bisognerebbe conoscere le essenze lignee impiegate e i processi di stagionatura e protezione impiegati, l’utilizzo o meno di impregnanti e vernici tossiche, gli spessori e i materiali isolanti i impiegati, oltre che il tipo di serramenti e le modalità di montaggio degli stessi. Ipotizzando uno standard qualitativo accettabile, spesso si scopre che queste ditte di case in legno non forniscono il classico chiavi in mano, fermandosi ad un grezzo avanzato con una dotazione impiantistica di base. Sarà quindi cura del cliente terminare i lavori di finitura “in economia”.
Il prezzo finale, nella maggior parte dei casi, verrà chiaramente maggiorato e si avvicinerà a quello delle abitazioni di fascia superiore, pur con uno standard qualitativo incerto.
Chi acquista una di queste case prefabbricate sceglie il miraggio del risparmio, ma spesso deve sperare nella buona sorte, dato che le garanzie, anche a livello di tempistica e di durata, sono chiaramente limitate.
Le case in legno che si collocano nella fascia più alta soddisfano ovviamente i più alti standard qualitativi, sono realizzate rigorosamente in bioedilizia ed hanno eccellenti prestazioni energetiche, una raffinata dotazione impiantistica, rifiniture di pregio e si caratterizzano per un design architettonico moderno e dettagli curati.
Esistono ditte di case prefabbricate in legno che hanno scelto di rivolgersi esclusivamente ad una clientela esigente con una produzione di alto livello e altre aziende che hanno affiancato una gamma di proposte al top alle abitazioni da famiglia, chiaramente più economiche.
In quasi tutti i casi il costo al mq. non dipende tanto dalla bontà dell’involucro strutturale, quanto dalle finiture interne ed esterne, dall’impiantistica e dalle scelte progettuali spesso assai più dispendiose.
Il cliente tipo delle case prefabbricate potrà trovare il massimo della qualità ecologica ed energetica in una fascia di prezzo più abbordabile. La maggior parte delle aziende di case prefabbricate in legno ha prezzi di listino al mq. per il chiavi in mano che vanno da 1.200 a 1.400 €. Spesso le piccole differenze di costo dipendono soprattutto dalle finiture e dalle caratteristiche tipologiche dell’abitazione. Le case in legno a catalogo riescono a contenere il prezzo grazie ad un’accurata ottimizzazione delle soluzioni tecniche e distributive, mentre quelle a progetto pagano nell’adattamento al legno il proprio approccio progettuale orientato al tradizionale.
Il confronto tra i preventivi di più ditte di case prefabbricate andrà fatto in particolare sul parziale relativo al grezzo, in quanto le finiture e l’impiantistica possono spostare di molto il costo finale. La presenza o meno di alcune voci può incidere molto sulla valutazione delle case prefabbricate, ma solitamente le oscillazioni di prezzo sono assai limitate e la scelta finale verrà necessariamente fatta tenendo conto di altri parametri.
Concludendo, se state decidendo di realizzare una casa prefabbricata in legno, pretendete un alto standard qualitativo ed alte garanzie. Sappiate che si può risparmiare scegliendo tra le case in legno a catalogo ottimizzate con soluzioni tecnico-impiantistiche intelligenti e buone finiture, scegliendo un’azienda solida e di esperienza.
Una casa prefabbricata in legno è fatta per durare e non deve essere in alcun caso una falsa risposta ai nostri problemi abitativi.

Thursday, July 1, 2010

L’IMPIANTO ELETTRICO DELLE CASE PREFABBRICATE

L’IMPIANTISTICA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO NON SI DIFFERENZIA PARTICOLARMENTE DA QUELLA INSTALLATA NELLE CASE TRADIZIONALI. LE ESIGENZE FUNZIONALI SONO LE MEDESIME E RIBADISCONO L’ANALOGIA TRA COSTRUZIONI IN MURATURA E CASE IN LEGNO.


Negli edifici realizzati dalle imprese di costruzioni, pur essendo quasi sempre presente uno schema di impianto elettrico, già prima della sua realizzazione sul cantiere, il cliente non si interessa particolarmente della disposizione delle prese, delle luci e degli interruttori. Il progetto impiantistico è solitamente mirato all’ottenimento della concessione e diventa uno dei tanti documenti da produrre per il Comune o, al massimo, serve per redigere un offerta economica da parte della ditta esecutrice. Va da se che poco importa, in particolare al committente finale, la disposizione locale per locale e l’effettiva rispondenza con quanto andrà eseguito davvero successivamente all’interno delle pareti. Il tempo a disposizione è molto e solitamente si rimanda ad una fase avanzata della costruzione ogni decisione relativa agli impianti. La tracciatura in cantiere (con tanto di spray colorato e “graffiti” sulle pareti) è consuetudine diffusa, per non dire la regola. L’impresa di costruzione si limita ad eseguire l’assistenza muraria e predispone “a regola d’arte” la devastazione dei muri interni, all’interno dei quali verranno posate le tubazioni vuote e le scatole di derivazione. case prefabbricate

Questo sistema ha l’indubbio vantaggio di non impegnare troppo nelle decisioni il committente, che ha tutto il tempo di dedicarsi ad altro.

Le case prefabbricate in legno, al contrario, presentano il “grave” difetto di costringere il cliente a prevedere ogni singolo punto dell’impianto, in quanto la predisposizione andrà (quasi sempre) eseguita in produzione. Le pareti giungeranno pertanto in cantiere con i tubi e gli attacchi già inseriti nelle pareti. Ergo, il cliente delle case prefabbricate in legno dovrà preventivamente studiare a fondo il proprio impianto elettrico e dedicarci possibilmente un certo tempo, studiando in particolare l’arredamento e la disposizione dei mobili. La cucina stessa richiederà, oltre all’impegno immaginifico, un vero e proprio progetto esecutivo che tenga conto di distanze ed altezze di ogni singola presa, luce od interruttore. Un lavoro sicuramente faticoso, che dovrà inevitabilmente precedere la campionatura della casa. Sottovalutare l’impianto elettrico delle case prefabbricate può portare a compiere errori piuttosto importanti, che potrebbero penalizzare parecchio la funzionalità generale dell’edificio o a costringere all’antiestetico abuso delle famigerate “ciabatte”. Il consiglio tecnico del progettista o dell’addetto alla campionatura ovviamente limiterà i danni, ma nessuno meglio del cliente stesso può conoscere le proprie esigenze.

Paradossalmente la tracciatura volante direttamente sulla tramezza in laterizio può agevolare il pigro committente tradizionale, in quanto vi è una bella differenza tra trovarsi fisicamente nello spazio della propria casa, percepibile e tangibile, e leggere una piccola piantina bidimensionale, non sempre intuibile quanto a dimensioni.


A questo punto la domanda sorge spontanea (citando un recente quesito di un lettore):

“Vorrei sapere se è possibile aggiungere delle prese o punti luce in un momento successivo o ci possono essere problemi per le pareti”.


La predisposizione dell’impianto elettrico limita al minimo gli interventi sui muri delle case prefabbricate.

E’ intuibile che si dovrebbe evitare di tagliare le pareti in legno, anche in presenza di eventuali contro camere per gli impianti ed a maggior ragione quando i tubi corrugati attraversano l’isolamento. Tuttavia può verificarsi la necessità di potenziare l’impianto anche a struttura già montata. Meglio sarebbe farlo prima della stuccatura del cartongesso, ma se l’intervento è inevitabile conviene comunque affidarci all’azienda costruttrice stessa o ad una ditta specializzata, che saranno in grado di eseguire il lavoro senza conseguenze sulla tenuta e la stabilità del fabbricato.