Saturday, June 26, 2010

INTERVISTA SULLE CASE PREFABBRICATE

PUBBLICO LE RISPOSTE ALLE DOMANDE CHE MI SONO STATE POSTE PER UN ARTICOLO SULLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E LA BIOEDILIZIA PER UNA PUBBLICAZIONE LOCALE.


Perchè secondo Lei, a differenza di realtà quali Usa, Giappone e Canada, in Italia esistono tante resistenze nei confronti della bioedilizia e del sistema costruttivo del Log House?


Il sistema Log House (o “Blockhaus”, come meglio conosciuto nel nostro paese) possiede molti pregi, dalle notevoli prestazioni energetiche, grazie al buon isolamento naturale del legno ed alla buona “massa” di questo materiale, che permette un efficace protezione dal caldo estivo, alla sostenibilità ambientale di queste costruzioni, poiché serve poca energia per produrle grazie alla leggerezza ed alla facile lavorabilità del legno. Tuttavia una casa in legno massiccio “a vista” risulta di difficile mantenimento nel tempo, se non vengono effettuate regolari manutenzioni, piuttosto costose, in quanto riguardano tutto l’edificio nel suo complesso. case prefabbricate, casa prefabbricata

L’azione usurante degli agenti atmosferici (pioggia, sole, ghiaccio), ma anche l’attacco di insetti e microorganismi può essere causa di deterioramento, soprattutto in zone di pianura o con persistenti condizioni di umidità.

Vi è infine una ragione legata all’inserimento delle abitazioni nei contesti urbani che, nel nostro paese, raramente prevedono il legno come materiale di facciata.

In questo senso le case prefabbricate in legno realizzate con un cappotto esterno finito ad intonaco risultano più indicate per costruire in Italia, in quanto meglio adattabili e del tutto indistinguibili dalle abitazioni tradizionali, pur mantenendo tutti i pregi delle abitazioni in legno.


Lei, che da quanto ho potuto vedere, è molto impegnato ed appassionato in tal senso, come pensa sia possibile trasmettere un interesse e sviluppare una cultura di un'esistenza più ecologica in un paese come il nostro?


Rispetto a pochi anni fa stanno cambiando molte cose. Concetti come sostenibilità, risparmio energetico sono usciti dalla nicchia, secondo me definitivamente.

Moltissimi comuni effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e i cittadini hanno imparato in fretta, comprendendo l’importanza di riciclare per non disperdere nell’ambiente.

I nostri elettrodomestici sono sempre più ecologici, le lampadine a basso consumo hanno sostituito le vecchie lampade al tungsteno, gli impianti termici come le pompe di calore e le caldaie a condensazione sono oramai gli standard per le nuove abitazioni, i pannelli solari sempre più diffusi.

Le recenti legislazioni in materia hanno dato una grossa spinta al settore, con il recupero del 55% per le ristrutturazioni con riqualificazione energetica, il piano casa, le certificazioni energetiche degli edifici. Altro ancora si potrebbe fare premiando gli interventi più virtuosi con sconti sugli oneri comunali e detrazioni fiscali.

Nel mio piccolo cerco di fare divulgazione per un settore poco conosciuto, ma in costante crescita come quello delle case a basso consumo di energia che utilizzano il legno come materiale da costruzione principale.


Quale sarebbe il Suo primo consiglio a chi, incuriosito da questo nuovo modo di costruire, vivere e pensare, non sa da dove cominciare e nutre ancora qualche dubbio o perplessità?


I dubbi sono legittimi. In Italia, escluse poche zone di montagna, il legno viene tradizionalmente impiegato per costruire tetti, solai, serramenti esterni ed interni, pavimenti ed arredi, mentre da sempre le nostre abitazioni vengono realizzate con struttura lapidea come roccia, laterizio, cemento, malte.

Le case prefabbricate in legno possono costituire una interessante alternativa costruttiva, ma difficilmente saranno in grado di erodere importanti quote di mercato.

Nei paesi del nord Europa la cultura del legno è millenaria, grazie all’ampia disponibilità sul territorio di questo materiale.

Personalmente ritengo importante valorizzare le specificità costruttive locali. Questo deve essere il giusto approccio alla bioarchitettura. Nelle mani di un tecnico preparato le case prefabbricate in legno possono divenire un potente strumento per soddisfare al meglio le esigenze abitative, nel rispetto dell’architettura del luogo. In molti casi non potranno sostituire i sistemi tradizionali (peraltro sempre più evoluti ed ecologici), ma in molti altri varrà la pena di superare paure e pregiudizi.

Per chi volesse approfondire la conoscenza di queste abitazioni consiglio ovviamente la lettura del mio blog.

Gli articoli pubblicati sono tantissimi e può essere faticoso affrontare la mole di informazioni contenuta in tutti i post. In ogni caso può essere interessante andare a visitare qualche casa in legno in costruzione o parlare con chi è già passato da quest’esperienza.

Monday, June 14, 2010

ABITARE LE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, UTILIZZATE AL MEGLIO, POSSONO CONSENTIRE UN ULTERIORE, SENSIBILE INCREMENTO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE. PICCOLE ACCORTEZZE QUOTIDIANE PERMETTONO UN NOTEVOLE RISPARMIO ECONOMICO E MINORI EMISSIONI IN ATMOSFERA.

Un buon progetto bioclimatico è in grado di massimizzare l’isolamento delle case prefabbricate.
Un’impiantistica adeguata porterà a fornire la poca energia richiesta alle case in legno in modo naturale ed economico (evitando ad esempio inutili sovradimensionamenti o un uso energivoro dell’aria condizionata).
Anche ipotizzando di aver progettato una macchina termica efficiente dotata di impianti ecologici ad alto rendimento, integrati ed intelligenti, non è detto che i consumi saranno davvero ottimizzati.
Comportamenti scorretti possono elevare di molto le bollette, soprattutto se non abbiamo ben chiaro il potenziale dell’edificio e dove è possibile risparmiare ulteriormente senza compromessi sul comfort o abbassamento dello standard qualitativo microclimatico dell’edificio.
Al proposito invito alla rilettura di due vecchi articoli che affrontano in modo puntuale l’argomento dell’utilizzo efficiente delle case prefabbricate in legno:


L’utilizzo delle case prefabbricate in legno – PT.1
L’utilizzo delle case prefabbricate in legno – PT.2

Si tratta fondamentalmente di un piccolo vademecum che non pretende certo di essere esaustivo, ma che affronta alcuni punti legati ai piccoli gesti quotidiani.
Molto spesso, le attività domestiche potrebbero essere affrontate intelligentemente, abbandonando le vecchie azioni scorrette ed conoscendo nuove abitudini improntate all’efficienza ed al risparmio.
Ognuno di noi ha compreso l’importanza dell’utilizzo delle cinture in automobile o il senso civico della raccolta differenziata dei rifiuti domestici.
Vivere in una casa prefabbricata in legno è anche un atto di responsabilità verso l’ambiente e merita, coerentemente di andare oltre al semplice acquisto dell’immobile, imparando a fruirne nel modo migliore.

Saturday, June 12, 2010

LE PARETI INTERNE DELLE CASE PREFABBRICATE

LE DIFFERENZE TRA LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E LE COSTRUZIONI TRADIZIONALI NON SONO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVE DAL PUNTO DI VISTA DISTRIBUTIVO. E’ COMUNQUE IMPORTANTE CONOSCERENE ALCUNI ASPETTI, PER COMPRENDERE I VANTAGGI E GLI EVENTUALI LIMITI.


Mi hanno detto che se volessi spostare una tramezza, non sarebbe possibile, in quanto i muri interni sono portanti e che quindi potrebbero esserci problemi per l’edificio.


I moderni sistemi a telaio delle case prefabbricate vengono realizzati con un sistema di pareti leggere che non prevede l’impiego di un orditura principale costituita da grossi pilastri, ma di numerosi montanti in legno, solitamente massiccio, posizionati con un passo costante e ravvicinato, di media sezione, sia per le pareti esterne che per quelle interne. Nell’edilizia tradizionale, in particolar modo negli anni dal dopoguerra sino agli anni novanta, si è fatto largamente uso di strutture portanti in cemento armato e tamponamenti e tramezze in laterizio non portante. Il principale vantaggio di questo sistema costruttivo era l’estrema flessibilità nella disposizione dei muri e, soprattutto delle aperture, sia all’interno degli edifici che in facciata.

pareti haas, parete haas, parete prefabbricata, parete in legnoNegli ultimi anni, soprattutto per ragioni termiche, i muri esterni hanno preso gradualmente “consistenza”, con l’impiego di mattoni alveolari portanti, di crescente spessore, mentre all’interno le tramezze leggere rimangono ad oggi il sistema costruttivo più utilizzato per la realizzazione dei muri.

Le case prefabbricate sovvertono questo sistema strutturale, impiegando un sistema a telaio portante su tutte le pareti, esterne ed interne.

Relativamente ai muri interni, i vantaggi sono evidenti. Le pareti, il cui spessore oscilla tra i 13 e i 15 cm, a seconda della ditta di case prefabbricate, sono isolate termicamente ed acusticamente, permettendo di ricavare un’ottimale microclima interno, senza dispersioni o passaggi di calore o rumore tra le stanze, con alti valori di comfort. In questo modo inoltre le proprietà statiche sono sempre notevoli, in quanto i carichi vengono ripartiti in modo del tutto uniforme su tutte le pareti, permettendo di dimensionare comunque al minimo le sezioni dei muri, esterni ed interni, utilizzando semplicemente il legno come materiale strutturale. Ovviamente se la funzione di una parete è anche quella di scaricare sulle fondazioni i pesi su di essa gravanti, bisognerà valutare attentamente, qualora le mutate esigenze funzionali lo esigano, l’eventuale abbattimento o lo spostamento di muri. Il problema non è esclusivo delle case prefabbricate in legno, ma lo possiamo trovare in qualsiasi edificio tradizionale i cui muri interni rivestano funzione portante.

In questo caso specifico, il ricorso a travi e putrelle in acciaio (che non di rado viene effettuato con leggerezza) per sopperire all’allegro abbattimento dei setti originari, diviene l’unica possibilità per modificare la distribuzione planimetrico-funzionale.

Tali interventi sono costosi ed invasivi e vanno presi come riferimento per comprendere che anche le case prefabbricate si possono modificare, ma che si deve sempre valutare tecnicamente lo spostamento delle pareti, prevedendo rinforzi strutturali adeguati, qualora siano ritenuti necessari dall’ingegnere incaricato.

Friday, June 11, 2010

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, VADEMECUM PER IL RISPARMIO

NEL SETTORE DELL’EDILIZIA TROVERETE BEN POCHI INTERLOCUTORI CHE VI INVITERANNO A SPENDERE MENO. I COSTRUTTORI DI CASE PREFABBRICATE NON FANNO ECCEZIONE E HANNO TUTTO L’INTERESSE A CONVINCERE IL CLIENTE AD ACQUISTARE OPTIONAL O IMPIANTI SOVRADIMENSIONATI, MIRATI A GONFIARE IL PREZZO E IL LORO UTILE. E’ UN ASPETTO COMPRENSIBILE, CHE FA PARTE DELLE REGOLE DEL MERCATO.

Personalmente ritengo che sia necessario un repentino cambio di rotta, a partire dalla professione di progettista, che andrebbe rifondata su principi etici e morali nuovi, in un rapporto di fiducia reciproca con il cliente, nell’interesse di chi si sta affidando alle nostre conoscenze e capacità.
Se avete avuto la pazienza di leggere i miei scritti sapete che ritengo questa tematica prioritaria.
Premesso ciò, ci sono due metodi per risparmiare sull’acquisto delle case in legno.
Ci si può affidare ad una delle molte ditte che realizzano case prefabbricate a prezzi bassi, solitamente con tecnologie, legnami e manodopera dell’est Europa, parzialmente o per nulla prefabbricate, dai rendimenti energetici incerti e con ampio utilizzo di materiali non ecologici (colle, vernici, isolamenti). E accendere qualche cero in chiesa.
case prefabbricateIn alternativa, bastano semplici accorgimenti e scelte intelligenti per
permettersi l’acquisto di un’abitazione prefabbricata in bioedilizia ad alta efficienza a prezzi molto interessanti, rivolgendoci alle ditte più serie del settore, senza risparmiare sulla qualità e sui metri quadri della nostra futura casa.

  • Il progetto deve essere il più possibile semplice. Una pianta compatta, quasi quadrata, limiterà le dispersioni in quanto la superficie delle pareti esposte all’esterno sarà minima rispetto ad una pianta di forma allungata o complessa. Limitare le soluzioni costruttive onerose abbasserà di molto il costo finale. Le "case prefabbricate" a catalogo sono molto efficienti ed economiche proprio perché applicano razionalmente questo principio. E consumano molto poco.
  • Un progetto razionale permetterà uno sfruttamento intelligente degli spazi, limitando gli sprechi di superficie e facendoci senz’altro risparmiare qualche m2 di superficie.
  • Un progetto che tenga conto della bioclimatica e dell’orientamento dell’edificio rispetto al sole ci consentirà di usufruire di apporti energetici gratuiti mediante grandi vetrate collocate a sud, limitando la necessità di ricorrere ad impianti sovradimensionati, contribuendo ad abbassare il prezzo finale delle case prefabbricate.
  • Le case prefabbricate a catalogo racchiudono appieno tutti i punti precedenti e hanno un prezzo inferiore perché contengono già la fase di adattamento del progetto alla tecnologia prefabbricata. Non è peraltro difficile personalizzarne l’aspetto con pochi accorgimenti a costo zero o quasi.
  • Affidarsi ad un tecnico preparato nel settore delle "case prefabbricate" a basso consumo ci garantirà soluzioni progettuali mirate all’ottimizzazione energetica senza aggravi di costo. Se il nostro geometra o architetto appare indifferente o persino ostile alla scelta di una casa in legno, sarà il caso di guardarsi attorno.
  • Informiamoci sulla dotazione standard delle case prefabbricate. Ad esempio, lo scorporo degli avvolgibili per installare le persiane, comporta sovrapprezzi non sempre giustificabili. Il livello base di questo abitazioni è già molto alto, sicuramente sufficiente a raggiungere l’obiettivo di realizzare una casa ecologica ed isolata e molto conveniente.
  • A parità di m2 le case prefabbricate a due piani costano meno di quelle monopiano, con un’incidenza della copertura sul 50% della superficie complessiva.
  • Un ulteriore risparmio si può raggiungere scegliendo una casa prefabbricata con il piano mansardato al posto del classico primo piano. Abbassando la banchina di appoggio (il punto più basso) a circa 2 metri sarà possibile sfruttare tutta la superficie e pagare molto meno, senza compromessi sull’illuminazione e la disposizione dei locali.
  • Per i locali tecnici e le autorimesse, può essere conveniente prevederli ubicati al piano interrato, risparmiando sulla superficie del lotto da acquistare ed evitando l’eventuale garage esterno (comodo, ma fa chiaramente distanza).
  • Se abbiamo a disposizione un budget limitato, valutiamo la possibilità di mantenere alcune porzioni al grezzo, da finire successivamente.
  • Limitiamo gli impianti allo stretto necessario. La nostra casa in legno sarà molto efficiente e necessiterà di un minimo apporto di calore e di nessun condizionamento estivo. Una piccola caldaia a condensazione con dei corpi radianti dotati di valvole termostatiche ci permetterà buone economie ed un’alta efficienza.
  • Evitiamo le porte scorrevoli. Non sono certo indispensabili e comportano un extra-costo notevole.
  • Scegliamo un capitolato intelligente con delle finiture semplici e sobrie, privilegiando la qualità dei materiali.

Friday, June 4, 2010

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO ... SENZA RUOTE

LA GUIDA ALLE CASE IN LEGNO SI OCCUPA DI EDIFICI A STRUTTURA LIGNEA, ECOLOGICI ED ALTAMENTE ISOLATI, PREFABBRICATE ED A BASSO CONSUMO ENERGETICO. ALTRI TEMI SONO MARGINALMENTE TRATTATI, MA NON E’ MIO INTERESSE OCCUPARMI DI ALTRE TIPOLOGIE COSTRUTTIVE COME LE CASETTE IN LEGNO O LE CASE SU RUOTE.

Gentilissimo Architetto, leggendo i suoi articoli appare evidente la sua immotivata ostilità nei confronti delle “case mobili”. Siamo una ditta molto conosciuta che produce e commercializza abitazioni su ruote belle e moderne, adatte a tutte le esigenze abitative. Comprendo che possa essere un tipo di abitazione di nicchia nel nostro paese, ma ritengo che si tratti di un prodotto interessante ed offerto a prezzi competitivi.
Forse il suo blog tratta di altro, ma proprio per questo motivo non ritengo giusto prendere di mira le case mobili, definendole (sue parole testuali) “famigerate”.


Rispetto sinceramente la sua comprensibile contrarietà, ma vorrei innanzitutto iniziare riportando qualche passaggio contenuto nelle mail di qualche lettore del blog.


  • Buongiorno Architetto. Ho un piccolo terreno agricolo ed intenderei posare una casa in legno, dato che non è possibile costruire nulla. Secondo lei avrò problemi con l’amministrazione con una casa su ruote?
  • Posseggo un lotto non edificabile in Toscana. Sto seriamente pensando ad una casa mobile, su ruote.
  • Posso costruire una casa non su fondazioni (pensavo ad una base mobile) per aggirare i vincoli edilizi?
  • Grazie per i preziosi consigli. Ho solo una piccola domanda. Se acquisto una casa su ruote, posso metterla in un terreno agricolo in Liguria senza rischiare denunce o commettere abusi?
  • Mi hanno proposto di costruire una casa su ruote. Il terreno non è edificabile e quindi non posso richiedere alcun permesso.
casa ecologica, case ecologicheCome può capire, in queste lettere non si parla mai di risparmio energetico e non si fa alcun cenno alla bioedilizia. Questi sono i temi centrali dei miei articoli e, ritengo e spero, l’interesse principale dei miei lettori. Personalmente sono contrario a condoni, sanatorie, furbate all’italiana, abusi edilizi. Credo lei sappia bene qual è il target a cui vi rivolgete (non giudico e non intendo interessarmi di ciò, ma mi interessa distinguere nettamente i due ambiti). Nel nostro paese la cultura del legno non esiste, se non in specifiche aree geografiche e si sta tentando timidamente di divulgarne la conoscenza per incentivarne la diffusione. Se confondiamo le case su ruote con le case prefabbricate a basso consumo è segno che c’è tanto lavoro da fare. Nel mio piccolo (senza nulla in cambio, gli articoli sono sempre liberamente scaricabili ed a disposizione di chiunque) cerco di dare un servizio aperto ed onesto sulle case prefabbricate.
Quando avrò esaurito gli argomenti sulle case in legno sarò costretto a chiudere il blog o ad occuparmi d’altro (forse delle case mobili, chissà), ma al momento il tema mi appassiona e penso meriti ampia trattazione.
Le case su ruote rispondono all’esigenza di evitare l’ancoraggio al suolo, rappresentando una soluzione ibrida che può essere tollerata qualora i controlli comunali non siano rigidi o presenti. Non ne conosco i costi e le prestazioni energetiche, mentre ribadisco che le case prefabbricate sono edifici a tutti gli effetti e si pongono come un’alternativa concreta alle abitazioni tradizionali in muratura. Necessitano sempre di permessi edilizi e vanno ancorate al suolo su fondazioni
(platea o interrato).
Il buon rapporto q/p delle case in legno consente di realizzare in poco tempo a prezzo certo e bloccato edifici a bassissimo consumo in bioedilizia, con un grande comfort abitativo e senza vincoli di progettazione.