Friday, April 30, 2010

SOPRAELEVARE CON LE CASE PREFABBRICATE

LA LEGGEREZZA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO CONSENTE DI INTERVENIRE AGEVOLMENTE IN SITUAZIONI STRUTTURALI CHE RENDONO SCONSIGLIABILI LE TECNICHE COSTRUTTIVE TRADIZIONALI.

Gentilissimo arch. Crivellaro, siamo una famiglia composta da 4 persone (2 bimbi piccoli ) ed attualmente viviamo sopra alla farmacia di mio marito, in provincia di Como, in quello che era nato come appartamento per i turni e ci si presenta quindi l'urgente necessità di un ampliamento tramite sopraelevazione al fine di ricavare almeno 2 camere da letto ed un bagno.
Documentandoci, anche tramite il Suo interessante blog, saremmo indirizzati verso una struttura prefabbricata
.
Quale può essere un percorso utile a chiarirci le idee e trovare la soluzione più adatta a noi?

Le case in legno presentano, a parità di volume, un carico permanente dovuto al peso dell’edificio estremamente basso rispetto a quelle tradizionali.
case in legno, case di legnoNel caso pratico di una sopraelevazione, va evidenziato che una struttura interamente in legno (tetto, pareti) andrà a gravare in misura assai inferiore rispetto ad una realizzata in muratura piena con tetto in laterocemento.

Lo spessore delle pareti richiesto dalla normativa per un muro tradizionale comporta un ulteriore aumento del carico permanente, non sempre compatibile con il dimensionamento originario dell’edificio sottostante.
Le case prefabbricate in legno possono essere montate a secco in pochi giorni, agevolando le operazioni in cantiere e minimizzando i disagi, qualora l’abitazione sottostante richiedesse uno sgombero temporaneo o fosse permanentemente abitata.
Le ditte di case prefabbricate pongono solitamente un limite dimensionale al cliente, imponendo un minimo di 50-60 mq. (esistono comunque aziende più flessibili, ben felici di realizzare fabbricati di dimensioni minime).
L’unico scrupolo sarà la preparazione del piano di posa della sopraelevazione in legno che andrà eseguito secondo le specifiche tecniche fornite dalla ditta, solitamente con la realizzazione di un cordolo perimetrale in cemento armato ed un bordo superiore del solaio perfettamente livellato. Tale piano andrà comunque verificato da un tecnico della ditta di case prefabbricate prima della messa in produzione dell’edificio.
Va comunque fatta a priori un’attenta verifica statica rispetto alla capacità di sopportazione del carico da parte della costruzione sottostante e delle strutture di fondazione esistenti.

Al carico permanente dovuto all’edificio in se andrà aggiunto il carico accidentale dovuto alla presenza di persone e mobilio, oltre al carico neve (tenendo conto dell’antisismica), che potrebbero richiedere costosi interventi di consolidamento e rafforzamento statico.
Riassumendo, le case prefabbricate in legno si prestano ottimamente agli interventi di sopraelevazione di edifici, grazie al peso leggero ed ai tempi di realizzazione ridotti, ma si dovrà preventivamente verificare le caratteristiche della struttura portante sottostante e i costi di costruzione complessivi derivanti dall’acquisto della casa in legno (che, se di piccole dimensioni, potrebbe risultare alto rispetto ai metri quadri coperti) e dagli eventuali interventi di rafforzamento strutturale sull’edificio esistente.

Monday, April 26, 2010

IVA E CASE PREFABBRICATE

UN ASPETTO INTERESSANTE RELATIVO ALLE CASE PREFABBRICATE, IN PARTICOLARE SE SCEGLIAMO IL LIVELLO “CHIAVI IN MANO” E’ L’APPLICAZIONE INTEGRALE DI UN’ALIQUOTA UNICA SU TUTTO L’EDIFICIO, DALLA STRUTTURA SINO ALLE FINITURE.


Ho ricevuto ieri da un produttore di case prefabbricate un dettagliato preventivo per la realizzazione di una casa in legno al grezzo avanzato basato su di un progetto realizzato dal mio tecnico.

E' tutto chiarissimo, se non che alla voce prezzo vi è la dicitura IVA esclusa.

La domanda nasce dal fatto che so che in edilizia esistono delle aliquote agevolate del 4 e 10% per alcuni prodotti (finestre isolanti ecc). Avendo un preventivo tutto incluso, quale aliquota devo considerare? Ogni voce avrà la sua aliquota oppure esisterà una sola voce con iva al 20% (o altra aliquota)?

case passiveSe acquistiamo un’abitazione esistente abbiamo diritto all’applicazione di un’unica aliquota che riguarda tutto l’edificio nel suo complesso. Nel caso di una nuova costruzione su di un terreno edificabile, il regime fiscale è piuttosto complesso, con un IVA percentuale che va dal 4 sino al 20%.

I contratti d’appalto per “prima casa” prevedono ad esempio un’aliquota del 4%, mentre per gli altri contratti varrà il 10% di IVA. Lo stesso dicasi per l’acquisto di beni finiti come porte, finestre, termosifoni, caldaie, sanitari, mentre le materie prime e semilavorate come calce, cemento, piastrelle, mattoni sono tassate al 20% (percentuale che si applica all’acquisto delle abitazioni “di lusso”).

Per le ristrutturazioni l’IVA va al 10%, ma si può usufruire delle detrazioni del 36 e del 55%.

Tornando alle case prefabbricate in legno, ipotizziamo che si tratti della prima casa.

Molto semplicemente, ci si potrà avvalere dell'agevolazione fiscale, in quanto trova applicazione la Legge Tupini n.408/49 che prevede nell'ipotesi di appalto per la costruzione di una casa l'applicazione dell'iva al 4% se il fabbricato oggetto della costruzione è una casa di abitazione non di lusso o il committente dei lavori ha i requisiti per ottenere le agevolazioni "prima casa", oppure ancora se è una impresa costruttrice che rivende l'immobile.

E’ evidente che le ditte di case prefabbricate applicheranno un’unica aliquota sull’intero importo, che sarà quella goduta, sulla base all’autocertificazione del cliente stesso, il quale si assumerà la responsabilità davanti alla legge di verificare la rispondenza alla propria situazione fiscale.

L’IVA non viene pertanto imposta dal produttore di case in legno, ma viene determinata in base ai requisiti personali dell’acquirente.

Saturday, April 24, 2010

I TEMPI CERTI DELLE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO POSSONO GARANTIRE ALL’ACQUIRENTE UNA TEMPISTICA GARANTITA DI POCHI MESI PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO, ANCHE AD UN LIVELLO CHIAVI IN MANO.

Le case in legno consentono un notevole controllo sui costi, che evita sorprese economiche, purtroppo assai frequenti per le costruzioni tradizionali, a causa della scarsa programmazione, dell’assenza di capitolati, di computi metrici approssimativi, di contratti d’appalto inefficaci e di varianti ed integrazioni “gonfiate” ad arte.
Il cliente delle case prefabbricate può contare su di un contratto chiaro e trasparente e le stesse eventuali modifiche alla campionatura si rivelano semplici e facilmente quantificabili.
case prefabbricate, case in legnoLa questione della tempistica, altro tallone di Achille dei cantieri italiani (con tutte le dovute eccezioni, sia chiaro), è un aspetto assolutamente rilevante delle case prefabbricate, che permette una serena pianificazione della costruzione.
In molti casi, l’acquirente sarà costretto a reperire un alloggio in locazione e ad organizzare un duplice trasloco, con tutti i disagi del caso. Si comprende come dei tempi lunghi ed incerti rappresentino un problema di non poco conto.
Le case in legno permettono, al contrario, una costruzione veloce e facilmente programmabile, le cui fasi possono sinteticamente essere:

  1. Esecuzione delle strutture di fondazione (platea o interrato) da parte di un impresa di costruzione tradizionale. In questo caso una platea viene realizzata in un tempo evidentemente assai più breve rispetto alla costruzione di un piano scantinato vero e proprio. La tempistica dipende comunque dal costruttore stesso, anche se non va trascurata l’influenza negativa degli agenti atmosferici (ghiaccio e pioggia in particolare), per cui sarebbe ideale iniziare il cantiere con la bella stagione.
  2. Rilievo del bordo superiore della platea o del solaio da parte della ditta di case prefabbricate.
    E’ essenziale la corretta esecuzione della struttura di ancoraggio della casa in legno vera e propria, in quanto non sono ammissibili grandi tolleranze, in particolare rispetto all’orizzontalità del piano di posa, a causa della particolare costruzione delle case prefabbricate, che non prevede la possibilità di compensare in opera eventuali errori realizzativi. Tuttavia, nella fase di costruzione in stabilimento, si potrà adattare il bordo superiore a quanto eseguito effettivamente dall’impresa.
  3. Realizzazione delle pareti in fabbrica.
    Occorrono circa due mesi per preparare tutti i componenti per il montaggio, da assemblare in cantiere. La prefabbricazione vera e propria si limita alle pareti esterne comprensive di serramenti ed a quelle interne, predisposizione degli impianti elettrico ed idraulico compresa. Tutte le strutture orizzontali (solai e tetto) verranno velocemente assemblate sul posto.
  4. Montaggio dell’edificio in cantiere, con tempi velocissimi, da un giorno ad una settimana al massimo.
    I montatori si limitano a riassemblare quanto già realizzato all’interno dello stabilimento.
    In genere le case prefabbricate possono essere montate in poche ore ed essere finite esternamente in tre giorni, manto di copertura compreso.
  5. Impiantistica e finiture, sino al chiavi in mano, realizzate in circa tre mesi.
    Si tratta di tempi meno sorprendenti rispetto al montaggio del grezzo, poiché tutte le lavorazioni vengono eseguite in opera dalle varie squadre di idraulici, elettricisti, posatori, serramentisti.
    Ad esempio, i massetti dei pavimenti sono analoghi a quelli che vengono realizzati in cemento per qualsiasi abitazione tradizionale, a riprova che le case prefabbricate in legno sono edifici a tutti gli effetti e che le uniche differenze riguardano la costruzione delle pareti, finalizzata al risparmio energetico.

IL VAPORE E LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

A COSA SERVE E COME LAVORA ESATTAMENTE UNA BARRIERA AL VAPORE NELLA PARETE DELLE CASE PREFABBRICATE? E CHE DIFFERENZE CI SONO CON UN FRENO AL VAPORE?

Mi piacerebbe costruire una casa prefabbricata ed ho iniziato a visionare le tante aziende che in questo momento propongono case in legno, notando subito una differenza. Alcune aziende di case prefabbricate hanno pareti in legno senza freno vapore; ad una mia richiesta di spiegazione hanno risposto in questo modo: “Il legno agisce da regolatore di umidità, ovvero assorbe l’umidità sovreccedente e la restituisce all’occorrenza. Queste proprietà igroscopiche del legno lo rendono ideale per le costruzioni permeabili al vapore. Assieme a materiali idonei e a strati funzionali disposti in modo corretto, la formazione di acqua di condensazione all’interno dell’elemento strutturale può essere evitata. È importante che l’involucro della struttura sia a tenuta d’aria, in modo che l’accumulo di umidità sia ridotto al minimo. Oltre a ciò una costruzione traspirante è capace di espellere l’aria viziata e mali odori all’esterno”.
In questo momento sono confuso, la maggior parte delle aziende di case prefabbricate usano il freno vapore.


La risposta di questa azienda di case prefabbricate dimostra che non vi è una posizione univoca dei produttori di case in legno nei confronti del problema dell’umidità prodotta all’interno dell’abitazione.
isolamento termico, coibentazione, risparmio energeticoVediamo di capire meglio di cosa stiamo parlando. All’interno degli ambienti viene generato del vapore acqueo dovuto alla cottura dei cibi, all’acqua calda per usi sanitari, alla respirazione. Tale vapore tende a fuoriuscire dal’involucro e di conseguenza ad attraversare la struttura della parete. Lo scopo della barriera (o del freno) al vapore acqueo è quello di controllare questo passaggio di vapore e di evitare il conseguente fenomeno della condensa negli strati interni del pacchetto costruttivo.
Diciamo subito che una barriera al vapore tende a bloccare tale passaggio, mentre un freno permette l’attraversamento di una certa quantità di vapor d’acqua. In questo caso si utilizzano delle carte speciali semitraspiranti come la carta “kraft”.
Esistono anche soluzioni in cui viene inserito un telo traspirante, sino alla soluzione che le ha prospettato questo costruttore di case prefabbricate, che non prevede la presenza di alcun telo.
Il fenomeno della condensa, tipico della stagione fredda, si presenta inoltre sulle superfici più fredde delle pareti interne (in particolare in presenza dei ponti termici, causa principale delle muffe) a causa della differenza di temperatura tra l’ambiente interno più caldo e l’aria esterna. E’ intuitivo che la formazione di condensa all’interno delle pareti delle case prefabbricate in legno è assolutamente da evitare, in quanto materiali come la lana di roccia e la fibra di legno perdono in parte le propria capacità di isolamento termico a contatto con l’acqua, con conseguente abbassamento del rendimento energetico. Al fine di limitare questo fenomeno, va correttamente posto un freno al vapore acqueo che proviene dagli strati più caldi, in modo tale che l’aria calda che si raffredda abbia comunque un contenuto di acqua simile a quello dell’aria esterna, evitando di avvicinarsi al punto di rugiada. Tale strato andrà posto nella parte “calda” della parete, dopo il cartongesso e prima dell’isolante tetto.
A mio parere una barriera totale al vapore non è certo ideale, in quanto una certa traspirabilità della parete è certamente preferibile nelle case in legno prefabbricate. Chiaramente un’abitazione senza alcun telo consentirebbe una totale traspirabilità della parete, scongiurando la formazione di condensa sulla superficie interna della parete (fenomeno peraltro assai raro nelle case prefabbricate). La risposta fornita dalla ditta di case in legno potrebbe pertanto essere corretta, ma dipende dalla composizione dello specifico pacchetto di parete.

Wednesday, April 21, 2010

LA CAMPIONATURA DELLE CASE PREFABBRICATE

LA COSTRUZIONE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO PREVEDE NELLA CAMPIONATURA DELL’EDIFICIO UN PASSAGGIO FONDAMENTALE, IN QUANTO E’ IN QUESTA SEDE CHE IL CLIENTE DOVRA’ COMPIERE MOLTE SCELTE DEFINITIVE PER LA PROPRIA ABITAZIONE.


La campionatura delle case prefabbricate, in particolare se si parla di un livello “chiavi in mano”, è un passaggio importante e piuttosto impegnativo, in quanto si dovrà determinare ogni aspetto della costruzione, punto per punto e senza troppi ripensamenti.

Un’abitazione tradizionale consente senz’altro una diluizione nel tempo delle scelte e non è certo un’eccezione la tracciatura degli impianti decisa direttamente in cantiere, muratore compreso. Le finiture sono solitamente rimandate sino all’ultimo istante utile, anche se non sempre questo approccio porterà a buoni risultati, in quanto una buona programmazione che preveda uno studio di arredo dovrebbe essere sempre prevista, anche per le costruzioni in muratura.

prezzo case prefabbricate, costi case prefabbricateL’improvvisazione porta a compiere inevitabili errori e scelte avventate, per cui si deve giungere necessariamente al momento della campionatura delle case prefabbricate dopo avere deciso con scrupolo il nostro arredamento. Il nostro tecnico dovrà affiancarci in questa fase, fornendoci tutto il supporto possibile, un compito sempre più facilitato grazie agli odierni mezzi informatici.

Non tutte le decisioni potranno chiaramente essere prese a priori. Tuttavia un modello tridimensionale dell’edificio può consentire di simulare tutte le combinazioni possibili di colori, essenze legnose, pavimenti, rivestimenti.

Arriviamo dunque alla campionatura della nostra casa prefabbricata con le idee chiare.

Le ditte di case in legno prevedono diverse procedure, ma dovremo sempre fare i conti con un tempo piuttosto limitato, da un paio di giorni ad una settimana.

Ogni aspetto dovrebbe essere discusso nel dettaglio con il tecnico della ditta e fissato definitivamente, senza molte possibilità di pentimento.

Facciamo dunque qualche esempio pratico.

Per la facciata esterna avremo già deciso la composizione del pacchetto di parete, ma ci verrà richiesto il tipo di intonaco (con una granulometria più o meno fine) ed il colore della tinteggiatura. Una decisione solo in apparenza banale.

Per i serramenti esterni dovremo scegliere il materiale (legno, legno-alluminio, pvc), il colore interno ed esterno, le maniglie, l’essenza (per gli infissi in legno), il verso delle aperture, gli eventuali punti di sicurezza, il tipo di vetri (se vogliamo migliorare l’isolamento termico o la sicurezza), l’installazione di zanzariere antinsetti, di elementi frangisole, avvolgibili (elettrici o manuali, con cassonetto interno od esterno), scuri, veneziane (delle quali dovremo scegliere forma e colore, oltre alla ferramenta). Per non parlare del portoncino di ingresso principale…..

La campionatura delle case prefabbricate in legno deve anche risultare un momento piacevole ed andrebbe affrontato con la giusta leggerezza. Ma, lo ribadisco, evitiamo di decidere la posizione del letto o delle prese tv all’ultimo istante, poiché l’errore è assai probabile. Modifiche successive al montaggio in cantiere della casa sono sempre possibili, sia chiaro, ma tutte le prese, i punti luce e gli interruttori, tanto per fare un esempio, andrebbero predisposti in sede di costruzione della casa, all’interno dello stabilimento ed evitando successivi interventi in opera.

Le case prefabbricate in legno escono dalla campionatura pressoché definite in ogni singolo dettaglio.

Ovviamente tutti i livelli di finitura inferiori al chiavi in mano andranno completati in una fase successiva.

A questo punto il cliente delle case prefabbricate può tirare un grosso sospiro di sollievo ed attendere serenamente i pochi mesi che trascorreranno in attesa di poter entrare nella propria abitazione.

Monday, April 19, 2010

CASE PREFABBRICATE PLURIFAMILIARI

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO SONO RIVOLTE IN MODO PARTICOLARE ALLE FAMIGLIE ED AI SINGOLI. AD OGGI NON SEMBRANO INTERESSARE PARTICOLARMENTE I COSTRUTTORI E LE SOCIETA’ IMMOBILIARI, NONOSTANTE I COSTI DI REALIZZAZIONE CERTI E, TUTTO SOMMATO, CONTENUTI, UNITAMENTE AI TEMPI DI COSTRUZIONE DIMEZZATI, CHE POTREBBERO RENDERE APPETIBILI LE CASE IN LEGNO ANCHE PER INTERVENTI EDILIZI DESTINATI ALLA VENDITA A TERZI.


Dovendo nel 2011 realizzare un residence di circa 20 appartamenti destinati esclusivamente a clienti tedeschi, avevo pensato di realizzarli in bioedilizia con materiale in legno. Il mio progettista del posto, mi sconsiglia tale tipologia, in quanto la differenza di prezzo è talmente minima che non conviene, inoltre sostiene dovendo richiedere un mutuo e contributi regionali la struttura in legno non viene finanziata.

case in legno, case di legnoLe aziende di case prefabbricate non hanno un buon rapporto con i tecnici italiani. Le stesse imprese di costruzioni vedono con sospetto, soprattutto in tempi di crisi, la concorrenza di costruttori alternativi, in grado di erodere loro quote di mercato, particolarmente in prospettiva.

Le strategie di comunicazione delle ditte di case in legno non si discostano particolarmente da quelle adottate nei paesi di origine, in cui le figure di tecnici e progettisti appaiono più flessibili rispetto al ruolo che architetti, geometri ed ingegneri ricoprono nel nostro paese.

Il cliente tedesco può rivolgersi ad un unico interlocutore, la ditta di case prefabbricate, appunto, in grado di occuparsi di tutti gli aspetti, dalla progettazione all’ottenimento dei permessi edilizi, sino alla costruzione chiavi in mano, senza conflitti di competenze e con grande semplicità per il cliente finale, maggiormente concentrato sugli aspetti pratici.

In Italia questo modello non è compatibile con le procedure in vigore e richiede un adattamento non sempre indolore, con aggravio di costi ed inevitabili problematiche.

Ecco perché le soluzioni “chiavi in mano” sembrano le uniche sensate per il cliente italiano, se si vuole godere appieno dei vantaggi delle case in legno prefabbricate.

Il prezzo certo è una caratteristica di grande interesse delle case di legno, che permette di programmare con scrupolo un piano economico concreto, senza rischi ed imprevisti. Per il cliente privato si tratta di un grande valore aggiunto, in quanto l’incertezza legata a tempi e costi può rendere insostenibile la costruzione rispetto alle entrate familiari. Prezzo certo significa però poco margine di trattativa con la ditta di case in legno. Un pregio che si rivela un problema, qualora l’interlocutore sia un costruttore immobiliare il cui fine sia, ovviamente, un adeguato ed inevitabile guadagno di impresa. Le normative attuali in tema di risparmio energetico proteggono rispetto al passato il cliente finale da speculazioni edilizie, in particolare relative all’isolamento di tetti e pareti, e costringono gli immobiliaristi ad investire maggiormente sull’efficienza energetica degli edifici. Le case prefabbricate in legno possono costituire una valida alternativa anche sul piano economico ai sistemi costruttivi tradizionali, ma si devono tenere presenti alcuni vincoli che potrebbero limitarne l’impiego in un ambito meramente immobiliare.

Pur non sussistendo particolari problemi per una ampia personalizzazione delle finiture nelle case prefabbricate, l’impiantistica andrà studiata il più possibile su misura e non dovrebbe quasi mai essere tracciata sul cantiere, come è consolidata prassi per le costruzioni in muratura. La predisposizione va inserita direttamente in fase di produzione e questo potrebbe rivelarsi un’incognita qualora l’acquirente finale acquisti una casa prefabbricata già montata. Il problema non si pone, ovviamente, qualora la vendita avvenga “sulla carta”.

Lo stesso spostamento di una parete o di un sanitario richiede attenzioni aggiuntive, non sempre desiderabili da parte dell’impresa.

Dal punto di vista dei costi, l’impresa può avere una certa convenienza a gestire autonomamente le finiture, affidandosi piuttosto ad un secondo livello (grezzo con impianti). I margini di sconto sono sempre possibili, soprattutto considerando l’interesse della ditta di case prefabbricate nel chiudere un contratto importante per una fornitura multipla di edifici.

In conclusione, le case prefabbricate in legno possono prestarsi favorevolmente anche per iniziative immobiliari di una certa entità, per cui sia richiesto un controllo dei costi e della tempistica, costruzione in bioedilizia e risparmio energetico certificato.

Tuesday, April 13, 2010

FIERE E CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

LE FIERE DELL’EDILIZIA RESTANO SEMPRE UN LUOGO PRIVILEGIATO PER INCONTRARE LE AZIENDE DI CASE PREFABBRICATE. LE OCCASIONI SONO MOLTE, MA NON SEMPRE LA QUALITA’ DEGLI EVENTI E’ ADEGUATA ALLE ASPETTATIVE.


Le ditte di case prefabbricate presenti come espositori presso le fiere italiane sono in costante incremento nel numero, segno di un settore in crescita e del notevole interesse verso i produttori di case in legno.

In particolare, a fianco dei marchi di case prefabbricate storici e più conosciuti, non mancano le nuove proposte di piccole realtà italiane emergenti.

Le grandi fiere del nord Italia, il MadeExpo di Milano e il SAIE di Bologna, restano avvenimenti importanti, ma restano enormi contenitori dell’edilizia rischiando di disperdere l’interesse del cliente.

fiere edilizia, fiere bioediliziaFondamentale in questo senso resta la Klimahouse di Bolzano, divenuta da anni la rassegna di riferimento per il settore delle abitazioni a basso consumo, la cui stessa dimensione contenuta ne permette una visita sempre approfondita e piacevole. La presenza di quasi tutte le aziende di case prefabbricate, unitamente a un livello espositivo di alta qualità rende pertanto la Klimahouse un evento imperdibile per il cliente delle case in legno. Segnalo tralaltro l’esistenza di una manifestazione parallela, la Klimahouse Umbria a Perugia, rivolta alle regioni del centro sud.

Non mancano saloni fieristici minori con una buona presenza di espositori del settore del legno e del risparmio energetico. In particolare segnalo Solarexpo – Greenbuilding e Legno & Edilizia a Verona, Edil 2010 a Bergamo, Technodomus e Domuslegno a Rimini, Fiera della Casa a Novara, Mantova in Casa a Mantova, Tip World a Brunico (BZ), IoCasa a Treviso, Expo Eco Casa & Impresa a Reggio Emilia, Edil Expo ad Olbia, Edil Expo ed Energy Expo a Civitanova Marche, solo per citarne alcune.

Non mancano infine gli stand di aziende di case prefabbricate in molte altre fiere non settoriali, persino in quelle campionarie.

La sensazione è tuttavia che le ditte di case in legno non credano molto alle rassegne fieristiche.

Internet è senz’altro il miglior mezzo di informazione a disposizione di chi si vuole informare sulle case prefabbricate in legno. Nei piccoli spazi espositivi delle fiere al massimo si riesce a reperire qualche depliant e raramente è possibile vedere dal vivo spaccati di tetti e pareti.

Non sempre il personale addetto agli stand è in grado di dedicare il tempo sufficiente ad approfondire le nostre richieste e la cosa migliore resta sempre il rapporto con l’agente di zona della ditta di case in legno.

Se proprio vogliamo passare una giornata in una fiera dell’edilizia ecosostenibile, evitiamo il sabato e la domenica. Durante la settimana ci sarà senz’altro meno ressa e maggiore disponibilità da parte dei nostri interlocutori, soprattutto se abbiamo richieste complesse da sottoporre.

Un ultimo consiglio infine. Portiamo con noi un buon numero di biglietti di visita con i nostri recapiti ed un indirizzo email. Sarà più immediato fornire le nostre informazioni di contatto alle aziende di case prefabbricate, avvantaggiando i futuri rapporti in sede di approfondimento con l’agente di zona.

Thursday, April 1, 2010

LE QUALITA’ INVISIBILI DELLE CASE PREFABBRICATE

CASA DI QUALITA'. QUANTE VOLTE QUESTO SLOGAN E' STATO UTILIZZATO PER DEFINIRE LA BONTA' INTINSECA DI UN'ABITAZIONE, TRADIZIONALE O PREFABBRICATA.

Il concetto di qualità identifica le caratteristiche di un edificio, emettendo un giudizio di valore sui materiali e le metodologie impiegate nella realizzazione, sulle soluzioni tecniche e la durabilità del fabbricato.
Su questa base posso senz’altro affermare che le case prefabbricate possiedono un alto standard qualitativo poiché nulla è lasciato al caso, gli errori costruttivi e progettuali sono virtualmente assenti, i materiali naturali ed efficienti. Il risultato è una casa che dura nel tempo, isola dal caldo e dal freddo, dona benessere e confort ai suoi occupanti.
Spesso però chi visita una di queste abitazioni o una casa campione resta un po’ deluso dalla sensazione di fredda sobrietà che viene trasmessa dalle finiture. E’ come se si fosse risparmiato nella campionatura di porte, pavimenti e rivestimenti.
Posso peraltro mettere la mano sul fuoco affermando che gran parte di quegli edifici di lusso che vengono venduti a 4-5.000 € o più al mq nelle nostre città, se venissero correttamente certificati, svelerebbero le proprie lacune costruttive, rientrando in classi energetiche infime. Non a caso si fatica molto a trovare un accordo a livello nazionale per certificare in modo univoco il patrimonio immobiliare. Se dovessimo utilizzare il concetto di qualità per valutare questi “colabrodi” venduti a peso d’oro per la loro ubicazione e per qualche migliaio di euro di parquet a listoni, non sarebbero necessarie molte parole.
case ecologiche, case sostenibiliCostruire bene costa parecchio e viene nascosto alla nostra vista . Il cliente finale non sempre è in grado di dare il giusto peso allo spessore di un cappotto esterno, alla presenza o meno di isolanti acustici, alla corretta posa delle impermeabilizzazioni, all’utilizzo di materiali biologici al posto di quelli derivati dalla sintesi petrolchimica.
Spesso poi si deve scegliere di tagliare qualche voce del capitolato per comprensibili motivazioni economiche. Immancabilmente i maggiori sacrifici vengono richiesti agli aspetti costruttivi, poichè quasi mai chi acquista o realizza in proprio un’abitazione si accontenta di un capitolato medio e di finiture poco appariscenti.
Nel nostro paese, soprattutto negli ultimi anni, si sta spendendo sempre di più per rifinire gli interni dei nostri edifici. Culturalmente siamo dotati di grande inventiva e di buon gusto estetico e, non a caso, il livello delle nostre finiture è notoriamente alto e giustamente apprezzato in tutto il mondo, non solo nel settore dell’edilizia. E’ altresì un fatto che l’Italia possieda una ricca cultura costruttiva, grazie ad una tradizione basata su tecniche locali intelligenti e differenziate, oltre che su una storia architettonica ineguagliabile. Il “mestiere” del costruire deve necessariamente coniugare innovazione e modernità con sapienza e tradizione locale. Le case prefabbricate in legno sono un tipico esempio di come un sistema costruttivo sedimentato, come la carpenteria in legno del nord Europa, abbia potuto innestare elementi di novità al fine di trovare una soluzione efficace alla richiesta di isolamento degli edifici.
Tradizionalmente in passato l’arte del costruire bene coincideva con la buona realizzazione tecnica e strutturale dell’edificio, mentre il lavoro di finitura era affare di decoratori, stuccatori, artigiani. La sapienza costruttiva, la conoscenza dei materiali e del loro comportamento era tramandata di generazione in generazione ed affinata continuamente. Nell’odierno mercato immobiliare, piegato alla logica speculativa e del profitto, vige purtroppo la regola dell’apparire, quello che sta sotto l’intonaco e i rivestimenti non ci deve interessare. Confesso di avere poca simpatia per la domotica e l’impiantistica spinta, mentre trovo molto più interessante come tecnico agire sull’involucro e le sue qualità.
Senza arrivare al limite delle case passive che richiedono soluzioni spesso vincolanti per raggiungere certi risultati energetici, si può fare molto per progettare e realizzare soluzioni capaci di migliorare la qualità della vita degli occupanti dell’abitazione. A volte si tratta di soluzioni a costo zero, altre volte richiedono un giusto sacrificio economico, che avrà però un ritorno nel tempo, costituendo un investimento estremamente redditizio e intelligente.
Analogamente, per capire la qualità di un’automobile è sufficiente aprire il cofano motore. Alcune macchine presentano ai nostri occhi scenari sconsolanti con fili volanti, una generale sensazione di caos, componenti economiche e approssimazione nel montaggio, altre mettono in bella vista precisione, qualità nei materiali e negli assemblaggi, ubicazioni logiche dei componenti, soluzioni raffinate ed ordine.
Spesso gli abitacoli di queste vetture sono sobri e senza fronzoli, ma sono fatti per durare, con plastiche morbide al tatto, assenza di scricchiolii, accoppiamenti perfetti, materiali di qualità.
Senza parlare di marche automobilistiche in particolare, non si può negare che le vetture tedesche curino oggettivamente aspetti di “sostanza”, che appaiono purtroppo secondari in quelle realizzate in altri paesi, compreso il nostro (le sportive italiane di fascia alta sono l’eccezione che conferma la regola).
Si tratta di scelte generali, culturali, che non riguardano solo le auto o le case prefabbricate, ma è un approccio qualitativo costante in tutti i campi dell’industria in Germania.
Il cliente tedesco pretende qualità e le aziende costruttive producono prodotti di qualità. Da sempre.
Impariamo dunque a guardare sotto la “pelle” degli edifici e a dare maggior peso alle soluzioni invisibili e non a dare retta ai venditori di tappeti.