Saturday, December 26, 2009

CASE PREFABBRICATE: INVESTIRE NELL’INVOLUCRO

IL PREZZO DEL PETROLIO CONTINUA AD OSCILLARE E CON ESSO IL COSTO DELLE BOLLETTE ENERGETICHE. PER IL FUTURO LE PREVISIONI INDICANO CHE IL RISCALDAMENTO E IL RAFFRESCAMENTO DEI NOSTRI ALLOGGI GRAVERANNO SEMPRE PIÙ SUI BILANCI FAMILIARI RENDENDO INDISPENSABILE CORRERE AI RIPARI. LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO POSSONO FORNIRE UNA RISPOSTA MODERNA E COLLAUDATA AL TEMA DEL RISPARMIO ENERGETICO, MA NON SOLO.

Altrettanto grave è la questione ambientale. Gran parte delle emissioni di CO2 delle nostre città (senza tener conto di altri agenti inquinanti) dipende proprio dalle abitazioni residenziali. Il protocollo di Kyoto è finora lo strumento più importante per combattere i cambiamenti climatici. Esso contiene l'impegno di gran parte dei paesi industrializzati a ridurre mediamente del 5% le emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento del pianeta. Grazie a questa spinta propulsiva sono sempre più gli incentivi verso il comune cittadino per dotare la propria abitazione di pannelli solari (termici e fotovoltaici), impianti geotermici, pompe di calore, caldaie a condensazione ad alto rendimento, impianti di riscaldamento a pavimento a bassa temperatura.
case in legno, case prefabbricateNel giro di pochi anni, grazie anche all’introduzione di incentivi fiscali e detrazioni con le varie finanziarie, si è assistito in Italia ad un aumento esponenziale degli investimenti in questo settore, con una tendenza in costante ascesa, anche se in notevole ritardo rispetto ad altri paesi europei (Germania in particolare). Finalmente la questione energetica ed ambientale “fanno notizia” e il cittadino ha la possibilità di informarsi su riviste e televisioni e visitare le molte fiere del settore, dove può incontrare direttamente anche molte aziende di case in legno.
L’opinione comune, certamente condivisibile, è che questo tipo di impianti sia da considerare una forma di investimento nel tempo, con un ritorno economico preciso che va da 3-4 anni per il solare termico sino ai 12 circa per il solare fotovoltaico. Le stesse banche prevedono specifiche forme di finanziamento, dei veri e propri mutui, in particolare per l’acquisto dei pannelli per produzione di energia elettrica.
Uno scenario estremamente positivo, ma con un aspetto paradossale. Infatti così facendo diventiamo in qualche modo produttori di energia, ma continuiamo a consumare molto. Per quanto riguarda le abitazioni esistenti la detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici ha portato a buoni risultati soprattutto con la sostituzione dei serramenti e l’isolamento a cappotto esterno. Tale bonus però riguarda solamente la ristrutturazione, escludendo gli edifici di nuova costruzione dai benefici fiscali (pensiamo peraltro alle eventuali conseguenze del Dlgs 185).
Le prestazioni energetiche degli edifici di nuova costruzione sono comunque normate dalla Legge 311/06 e tuttavia il privato cittadino sente assai meno il problema in quanto viene a mancare l'incentivo degli sgravi finanziari. Gli alti costi dei terreni e dell’edilizia in generale incidono pesantemente sul prezzo finale dei fabbricati. E per risparmiare si preferisce ancor oggi penalizzare la qualità degli edifici (in qualche modo l’unico parametro su cui poter agire). Se il ragionamento può essere in minima parte comprensibile (non certo condivisibile) quando a costruire sono imprese o società immobiliari, diventa del tutto insensato se diventa una scelta del privato cittadino. Preferiamo magari spendere eventuali extra per il parquet in listoni anticati o il bagno di firma, a scapito dell’isolamento dell’edificio (tanto poi metteremo i pannelli solari).
Eppure è persino banale. Se la casa è ben coibentata avrà bisogno di un riscaldamento minimo (e magari non servirà neppure l’aria condizionata d’estate), con risparmi energetici altissimi, soprattutto se sarà destinata ad essere l'abitazione di una vita.
Alcuni impianti (ad esempio il riscaldamento a pavimento a bassa temperatura, oggi giustamente così diffuso) rendono molto con case ben isolate, come le case prefabbricate in legno, ma risultano spesso del tutto insufficienti in una casa mal coibentata, dandoci una spiacevole sensazione di freddo e facendoci rimpiangere i vecchi radiatori tradizionali.
L’aria condizionata in una abitazione in legno ad alto rendimento è del tutto inutile e solitamente non viene offerta nemmeno come optional, poiché non verranno mai raggiunte alte temperature al suo interno, neanche nelle giornate più afose, a tutto beneficio del benessere, della vivibilità e … del portafogli.
Nonostante ciò investire nell’involucro non è “di moda”. Chi si avvicina al settore delle case prefabbricate lo fa con spirito pionieristico e grande lungimiranza, eppure le case in legno ripagano nel tempo la spesa sostenuta con gli interessi. Pensiamoci quando ci troveremo a soppesare i pro e i contro tra le case prefabbricate e quelle tradizionale in muratura.

Monday, December 21, 2009

L’ASPETTO DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

LE CASE IN LEGNO A RISPARMIO ENERGETICO SONO DIRETTA EMANAZIONE DELLA CULTURA COSTRUTTIVA DEI PAESI DEL NORD EUROPA. LE PROPOSTE A CATALOGO DELLE DITTE DI CASE PREFABBRICATE STANNO LENTAMENTE COMINCIANDO AD ACCONTENTARE I GUSTI DEL CLIENTE ITALIANO, MA RESTANO PER LO PIU’ LEGATE ALLE TIPOLOGIE E ALL’IMMAGINE DELLE ARCHITETTURE D’OLTRALPE, CONTRIBUENDO A MANTENERE IN UN MERCATO DI NICCHIA LE CASE IN LEGNO.

Si tratta chiaramente di un falso problema, come ribadito ripetutamente da chi scrive.
Le case in legno sono in grado di adattarsi perfettamente ai diversi climi del nostro paese, così come soddisfare in pieno le prescrizioni dei regolamenti comunali e le esigenze del singolo acquirente. Chi sceglie di rivolgersi alle case prefabbricate non deve fare compromessi rispetto ad un’abitazione tradizionale e può avvicinarsi ad essa senza limiti progettuali o vincoli stilistici. Chiaramente per ottimizzare il rendimento termico è auspicabile una progettazione orientata all’efficienza dell’involucro, che solitamente non pregiudica la vivibilità degli spazi, ma piuttosto contribuisce a razionalizzare la disposizione degli ambienti e la loro illuminazione.
case legno, case in legno, case di legnoL’esperienza delle case passive insegna che è possibile arrivare a realizzare case prefabbricate che al limite consumano meno di quanto producano. Nel nostro piccolo può essere sufficiente portare al minimo i consumi dell’abitazione senza introdurre soluzioni complesse e costose che non si traducano direttamente in un investimento economico con tempi di ritorno certi e quantificabili. Delle semplici case in legno a catalogo con soluzioni standard è in grado di ottenere risultati sbalorditivi come la Casa Optima 135 di Haas Fertigbau certificata CasaClima Oro a Castellucchio in provincia di Mantova, di cui ho recentemente dato notizia.
Tutte le case in legno a catalogo sono ampiamente personalizzabili ed adattabili. Dunque, perché scartare a priori la possibilità di scegliere le case prefabbricate standard per preferire il progetto di tecnici spesso all’oscuro del semplice ABC del rendimento energetico degli edifici?
Salvo rari casi e situazioni particolarmente vincolanti, non sarà difficile trovare risposta alle nostre esigenze abitative, garantendoci il massimo della resa energetica con la minima spesa.
case legno, case in legno, case di legnoSegnalo al proposito, con un certo orgoglio, una nuova proposta abitativa scaturita dalla collaborazione tra il sottoscritto e Haas Fertigbau, nata proprio dalla necessità di ampliare l’offerta sul mercato italiano di abitazioni in grado di soddisfare il gusto architettonico e l’adattabilità delle case prefabbricate alle complesse peculiarità regionali del nostro paese.
Il punto di partenza era una abitazione a catalogo dall’aspetto palesemente teutonico, il modello Solea, proposto in Germania come casa promozionale realizzata in soli 100 esemplari e proposta ad un prezzo “da battaglia”, pur vincolando il cliente a non effettuare modifiche di alcun genere nella disposizione interna degli ambienti.
E’ stato sufficiente ipotizzare di agire sulla “pelle” esterna dell’edificio, fornendo un nuovo vestito alla Solea che rispecchiasse l’aspetto tipico delle abitazioni italiane, per ottenere qualcosa di molto diverso dalla base di partenza. Al di là del giudizio estetico soggettivo, che rimando a chi mi legge, è evidente che si tratta di un approccio interessante, in grado di accontentare virtualmente ogni necessità. La Solea Italia è da qualche mese una realtà, proposta sul mercato delle case in legno prefabbricate italiane come offerta lancio in 100 esemplari ad un costo estremamente interessante, pur essendo una casa di ampie dimensioni, dotata di un’impiantistica sofisticata e completamente personalizzabile nelle finiture interne.

Monday, December 14, 2009

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO … E PIETRA

LA PRESENZA DI UN ISOLAMENTO A CAPPOTTO ESTERNO PERMETTE DI RIVESTIRE LE FACCIATE DELLE CASE IN LEGNO CON PANNELLI IN PIETRA RICOSTRUITA O ALTRI MATERIALI, AUMENTANDO LE CAPACITA’ DELLE CASE PREFABBRICATE DI ADATTARSI A QUALSIASI CONTESTO OD ESIGENZA ARCHITETTONICA.

Sul mercato si trovano molte aziende produttrici di ecopietre, in gran parte italiane, in grado di fornire un’ampia gamma di prodotti estremamente variegata e realistica, ascrivibili a pieno titolo come materiali bioedili.
Solitamente si tratta di aggregati di graniglia, polvere di marmo, quarzo ed altri materiali inerti miscelati a leganti speciali, di dimensione e peso variabile da ditta a ditta, utilizzabili sia all’interno degli edifici che al loro esterno.
ecopietra, geopietra, pietra ricomposta, pietra ricostruitaIl fissaggio sul muro è possibile su tutte le strutture (laterizio, cemento armato, legno, cartongesso, muro grezzo) ed è perfetto per i cappotti delle case prefabbricate, in quanto lo spessore e il peso limitato dei pannelli stessi li rendono adatti per il loro rivestimento, ovviamente a patto di valutare correttamente l’incidenza del peso unitario, che non dovrebbe superare i 30 kg/mq di parete, e scegliendo un fissaggio a viti a scomparsa, possibilmente isolate, per evitare ponti termici.
La posa sulle case prefabbricate è semplice e veloce e può essere effettuata con un comune trapano e stucco siliconico, anche da manodopera non particolarmente esperta, anche se è chiaramente necessario curare l’affiancamento degli elementi e l’esecuzione dei giunti per assicurare una perfetta tenuta all’acqua ed agli agenti atmosferici.
Oltre ai vantaggi estetici, i pannelli in pietra ricomposta possono addirittura migliorare l’impermeabilizzazione dei muri, oltre che l’isolamento termico e acustico dell’abitazione.
Nel caso si decida per il rivestimento di pareti intere, può essere interessante creare un’intercapedine d'aria tra il pannello e il cappotto della casa prefabbricata con dei distanziali, realizzando una sorta di parete ventilata.
Si deve richiedere ai pannelli una analoga resistenza alle basse temperature invernali e all’azione diretta dei raggi ultravioletti estivi, senza dilatazioni e variazioni cromatiche, traspirabilità, resistenza alla salsedine nelle zone di mare e facilità di riparazione, con minime manutenzioni ed alta durata nel tempo.
Le molte ditte presenti sul mercato delle pietre ricostruite offrono soluzioni davvero realistiche e di qualità, con costi solitamente accettabili.
I prezzi per fornitura e montaggio sulle case in legno vanno da 90 a 130 € al metro quadro, ma si deve tenere conto del positivo impatto sulle facciate che possono avere anche piccoli inserti in ecopietra.
I pannelli in pietra ricomposta possono, ad esempio, essere montati per realizzare una parte basamentale dell’edificio o per segnare gli angoli, per le cornici di finestre e porte-finestre, colonne e pilastri.
Le case prefabbricate si possono avvantaggiare del montaggio dei pannelli in pietra ricostruita per adeguare l'estetica alle prescrizioni dei regolamenti locali o della commissione edilizia, ma anche per arricchire la gamma di soluzioni di facciata a disposizione del progettista e del cliente.

Wednesday, December 9, 2009

I DIFETTI DELLE CASE PREFABBRICATE

ABBIAMO ELENCATO CON DOVIZIA DI PARTICOLARI LE VIRTÙ COSTRUTTIVE DELLE CASE PREFABBRICATE, ESALTANDONE LE CARATTERISTICHE DI ISOLAMENTO TERMICO, ALTO RENDIMENTO ENERGETICO, TRASPIRABILITÀ, SOSTENIBILITÀ, DURATA, CONFORT, VELOCITÀ REALIZZATIVA E COSTI CERTI A CUI VA INCONTRO IL CLIENTE.

Abbiamo ribadito più volte che le case prefabbricate rispondono perfettamente alle norme in vigore in materia antisismica e antincendio, elogiando il pieno controllo di ogni fase costruttiva, dallo stabilimento al montaggio in cantiere, la perfetta tenuta dei serramenti, gli assemblaggi millimetrici, la qualità biologica dei materiali, la pressoché assenza di difetti realizzativi e di ponti termici.
Possibile che sia tutto oro quello che luccica? E’ giunto finalmente il momento di metterci alla ricerca degli aspetti più oscuri e meno reclamizzati delle case prefabbricate, cercando di evidenziarne i possibili inconvenienti.
case di legno, amsterdamLa premessa è la solita. Mi riferisco “sempre” alle ditte più conosciute del settore, escludendo case pseudo-prefabbricate o con pareti massicce in opera, abitazioni senza isolamenti o che fanno uso di prodotti a cui non inscrivibili nelle categorie di risparmio energetico o bioedilizia e a tutte le case prefabbricate non pre-assemblate in stabilimento.
Per questa categoria di abitazioni valgono tutte le considerazioni fatte sinora, gli attributi positivi e le attitudini elencate all’inizio di questo articolo. Le altre contribuiscono più che altro ad alimentare i sospetti e i preconcetti che colpiscono le case prefabbricate in legno, vincolandone la diffusione ad una clientela di nicchia particolarmente informata. La ricerca delle limitazioni d’impiego della tecnologia prefabbricata va riferita ai casi di applicazione edilizia in cui le costruzioni tradizionali in laterocemento appaiono obiettivamente superiori secondo parametri di giudizio oggettivi e dimostrabili.
Innanzitutto la tecnica realizzativa delle case prefabbricate si presta esclusivamente per interventi di nuova costruzione, escludendo applicazioni parziali, restauri e ristrutturazioni, eccezione fatta per sopraelevazioni di edifici (dove la maggiore leggerezza delle case in legno alleggerisce il carico che va a gravare sulle fondazioni rispetto al laterizio) o ampliamenti di fabbricati esistenti.
In tutti gli altri casi le tecniche di intervento tradizionali non sono sostituibili con la prefabbricazione.
Si deve inoltre tenere presente che sotto una superficie minima, solitamente 60-80 mq., il costo risulta eccessivo a causa dei costi fissi che scoraggiano l’utilizzo di queste strutture (le stesse ditte di case prefabbricate solitamente rifiutano la commessa per superfici inferiori). Il costo al mq. delle case in legno prefabbricate è inversamente proporzionale all’entità dell’intervento, teniamone conto se dobbiamo realizzare una piccola abitazione, poiché difficilmente sarà conveniente.
Le pareti interne delle case prefabbricate hanno sempre una funzione portante, per cui eventuali modifiche distributive successive risulteranno poco agevoli e senz’altro vincolate alle scelte planimetriche iniziali. In una casa tradizionale pilastri e setti in cemento armato costituiscono gli unici elementi portanti verticali, mentre le tramezze sono semplici tamponamenti leggeri e possono anche essere spostate agevolmente in un secondo tempo.
Le case prefabbricate in legno vanno progettata con attenzione a priori in tutte le componenti.
I tempi di costruzione estremamente ridotti obbligano ad uno studio accurato dell’impiantistica nelle case in legno, sin dalla fase progettuale, richiedendo un impegno maggiore sin dalla sua ideazione, anche da parte del cliente. Un cantiere tradizionale consente di farsi un’idea di massima dell’arredamento e la possibilità di vari ripensamenti in corso d’opera; la posizione delle prese e dei punti luce, spesso degli stessi sanitari, viene tracciata sul posto più volte e difficilmente sarà eseguita come da progetto.
L’obbligo di una progettazione minuziosa non necessariamente può essere considerata una lacuna delle case prefabbricate, ma è pur sempre un aspetto da non sottovalutare, che non consente troppe indecisioni.
Le case in legno non superano mai i 2, a volte 3, piani fuori terra. Si addicono perfettamente per gli impieghi costruttivi in ambito residenziale, in particolare abitazioni uni o bifamiliari, certamente molto meno per tipologie plurifamiliari di tipo condominiale e multipiano.
La composizione della parete esterna prevede un telaio portante in legno con interposto isolante, racchiuso sui due lati da tavole di legno multistrato. All’interno dell’abitazione vengono montati pannelli in cartongesso stuccati e tinteggiati (ignifughi, con eventuale applicazione di intonaco), mentre all’esterno viene applicato il cappotto isolante finito ad intonaco. E’ comunque possibile applicare su quest’ultimo dei rivestimenti in legno o pannelli leggeri in pietra ricostruita per modificare l’aspetto dell’abitazione ed adattarla formalmente alle prescrizioni locali o personalizzarla.
In ogni caso risulterà arduo e sconsigliabile l’utilizzo congiunto con parti in muratura, cemento o pietra.
Allo stesso modo, i fori delle finestre delle case in legno non potranno essere contornati da pesanti cornici in marmo, anche per evitare ponti termici, deleteri per il rendimento energetico dell’abitazione. Si potrà comunque utilizzare delle resine per la realizzazione dei contorni, ovviando a tale limitazione, qualora i regolamenti locali imponessero la loro presenza in facciata o si desiderasse arricchire i prospetti.
Concludendo, anche le case prefabbricate presentano alcune limitazioni di impiego, soprattutto in determinati contesti realizzativi (ristrutturazioni, fabbricati multipiano).
La vocazione per eccellenza di questo tipo di strutture resta sicuramente l’ambito residenziale per singoli interventi di nuova costruzione di tipo estensivo.

Tuesday, December 8, 2009

LE CASE PREFABBRICATE E IL LEGNO


LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO RAPPRESENTANO UNA SOLUZIONE COSTRUTTIVA MODERNA ED AFFIDABILE, SEMPRE PIÙ DIFFUSA NEL NOSTRO PAESE. E’ NECESSARIO AVVICINARSI ALLE CASE IN LEGNO SENZA PREGIUDIZI CULTURALI, PER COMPRENDERNE I MOLTEPLICI VANTAGGI RISPETTO AI SISTEMI COSTRUTTIVI TRADIZIONALI BASATI SULL’IMPIEGO DEL LATEROCEMENTO.


Le case prefabbricate sono edifici basati sull’impiego del legno come materiale di costruzione principale, sia per le strutture orizzontali (pareti esterne ed interne), che per il tetto ed i solai.
Le moderne case in legno utilizzano diverse soluzioni costruttive e una combinazione di un pacchetto di materiali (strutturali, isolanti e di finitura) per la realizzazione del tetto e delle pareti.
In molte città europee si incontrano antiche costruzioni in legno, leggere ed elastiche, che hanno retto perfettamente alla prova del tempo, riconoscibili dalla struttura a telaio a vista, con traversi, pilastri e controventamenti dal disegno variabile da zona a zona e da periodo a periodo. I vuoti venivano riempiti da blocchi di laterizio o da materiale leggero ed isolante come la paglia impastata con argilla e finitura ad intonaco. Proprio sull’attento studio di questi antichi edifici sono sorte le moderne case in legno prefabbricate. Il riempimento dei tralicci aveva funzione di chiusura verso l’esterno, ma doveva anche essere il più possibile leggero, per abbassare il peso complessivo dell’edificio, ed isolante, per proteggere dal freddo i locali interni.
Il legno delle strutture, per sua natura un pessimo conduttore di calore, evitava la formazione di ponti termici e dispersioni.
Il legno è un materiale tradizionalmente presente nelle nostre costruzioni per la realizzazione di tetti e solai. L’impiego massiccio nei decenni passati di solette e coperture in laterocemento, anche per l’edilizia abitativa, ha relegato il legno a semplici funzioni di finitura, come pavimenti, porte e finestre.
Al contrario, nei paesi del Nord Europa, questo materiale ha sempre trovato un largo utilizzo per funzioni strutturali, sino alla realizzazione di edifici completamente in legno, tipici delle zone alpine.
Il legno è una materia prima assolutamente naturale ed ecologica, soprattutto se il prelievo e il taglio del legname vengono affiancati da una adeguata e regolare piantumazione in un ciclo pienamente chiuso e sostenibile.
Strutturalmente il legno è in grado di resistere benissimo sia a trazione che a compressione, abbinando una notevole resistenza strutturale, leggerezza ed alte capacità isolanti, sia termiche che acustiche.
Se ci fossero dubbi sulle capacità portanti del legno basti pensare alle notevoli possibilità strutturali offerte dalle travi in lamellare, in grado di superare senza difficoltà distanze superiori a 100 metri, senza pilastri intermedi.
Per comprendere sino in fondo i pregi del legno, si pensi al pesante impatto ambientale dei cementifici e delle industrie siderurgiche dell’acciaio o agli alti consumi energetici dei vecchi fabbricati in laterocemento. Al contrario, il processo costruttivo delle case prefabbricate in legno prevede un ridotto fabbisogno di energia rispetto a quello degli edifici tradizionali, grazie alla facile lavorabilità del materiale.
Il legno è completamente biodegradabile e riciclabile e gli stessi scarti di lavorazione possono essere reimpiegati per la produzione di biomasse come il pellet da cui trarre energia pulita.
Trattato naturalmente, senza impiego di impregnanti chimici o di sistemi di essiccatura scorretti, il legno resiste perfettamente alla prova del tempo, come ci dimostrano tutte le coperture, i solai e gli edifici in legno giunti sino a noi perfettamente conservati.
Il legno è un materiale vivo, in grado di adattarsi efficacemente alle diverse condizioni ambientali, assorbendo e rilasciando l’umidità presente nell’aria degli ambienti in modo efficace e reversibile ed impedendo la formazione della condensa nelle abitazioni all’origine di funghi e muffa.
La scelta delle essenze legnose da impiegare per la costruzione delle case prefabbricate ovviamente andrà effettuata valutando la disponibilità del materiale in loco, con minimi consumi energetici per il trasporto del legname e privilegiando le conifere rispetto alle latifoglie, per la maggiore protezione naturale data dalle resine.

Sunday, December 6, 2009

CASE PREFABBRICATE IN LEGNO A CATALOGO

SI TRATTA SENZ’ALTRO DI UNA NOVITA’ PER IL CLIENTE ITALIANO, ABITUATO A FARSI PROGETTARE LA PROPRIA ABITAZIONE DA UN TECNICO SU PROPRIE INDICAZIONI. POSSONO DUNQUE COSTITUIRE UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLE CASE PREFABBRICATE SU MISURA?

Innanzitutto una doverosa premessa. Come già accennato in altri articoli, in Italia qualsiasi pratica edilizia o affine va presentata presso gli uffici competenti da un tecnico abilitato e solo in rari casi il privato cittadino può non avvalersi della figura professionale di un architetto, geometra o ingegnere.
Al contrario, in molti paesi del Nord Europa l’iter per la presentazione di un progetto e il conseguente carico di burocrazia, risultano piuttosto snelli, pur nel rispetto delle severe normative e dei regolamenti edilizi locali in vigore.
case prefabbricateNel caso delle case prefabbricate, è possibile affidare la presentazione agli stessi uffici tecnici della ditta scelta, che si occuperanno di tutti gli aspetti, dalla progettazione sino al rilascio della concessione edilizia. Le case prefabbricate a catalogo rappresentano per questo un’ulteriore semplificazione a favore del cliente che, ove non sussistano vincoli presenti sul terreno, può studiare semplicemente il migliore posizionamento dell’edificio sul lotto in base alla vista ed all’orientamento.
L’ampia gamma di proposte dalle maggiori aziende di "case prefabbricate" mira ad accontentare le esigenze più diffuse, passando dalle abitazioni monopiano di vari tagli e stili, sino alle multipiano o alle plurifamiliari. L’osservatore attento avrà notato che la gamma di case a catalogo offerta è sempre più ricca ed orientata al gusto italiano. Si tratta di un segnale importante, che dimostra come le case prefabbricate in legno stiano progressivamente ricavandosi una fetta di mercato, incentivando le stesse aziende a concentrarsi sul nostro mercato con una maggiore attenzione alle esigenze estetiche e funzionali del cliente italiano.
Queste nuove case prefabbricate a catalogo coniugano un buon prezzo di listino con una progettazione orientata al risparmio energetico, minimizzando le dispersioni e massimizzando i guadagni solari, sono ben studiate funzionalmente ed esteticamente piacevoli e adatte ai nostri climi.
Spesso un progetto poco accorto può abbassare di molto il rendimento termico delle case in legno, limitando l’efficienza complessiva dell’edificio, comportare soluzioni inutilmente costose o poco adatte alla tecnologia scelta. La funzione del progettista dovrebbe essere di fornire al cliente il valore aggiunto della personalizzazione dell’abitazione in funzione di esigenze particolari, funzionali, tipologiche o legate ai vincoli del sito, morfologici od urbanistici, sempre con un occhio attento alla bioclimatica.
Le case prefabbricate il legno a catalogo possono dunque essere un’alternativa più che valida, che non va assolutamente scartata a priori. Il vostro tecnico avrà comunque il ruolo di accompagnatore e consigliere nella scelta del modello più adatto, potrà apportare piccole modifiche o adattamenti e si occuperà della presentazione del progetto presso gli uffici tecnici comunali, oltre che della direzione lavori e della sicurezza sul cantiere.
A livello dei costi solitamente il risparmio per il cliente è piuttosto interessante, soprattutto se l’alternativa dell’architetto comporta soluzioni complesse e una pianta movimentata. In ogni caso, non essendo richiesto alla ditta di case prefabbricate di adattare un progetto alla tecnologia prefabbricata in legno, in quanto si tratta di un modello esistente e curato nei minimi dettagli, il risparmio per l’evitata progettazione dell’ufficio tecnico interno è sempre comunque presente. In genere si va da uno sconto del 5% sino al 15-20% o più, a parità di superficie commerciale.
Ma forse lo scoglio maggiore resta quello psicologico. Realizzare la propria casa in legno può per molti divenire il coronamento di un lungo sogno faticoso. L’affidare questo sogno ad un manufatto "seriale" non è sempre un aspetto ben digerito dalla maggior parte delle persone, che pretendono – giustamente - che la propria casa prefabbricata appaia unica e cucita su misura come un vestito di alta sartoria. Sperando di avere scelto però un buon sarto….

Thursday, December 3, 2009

L’ISOLAMENTO A CAPPOTTO NELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

L’ISOLAMENTO A CAPPOTTO E’ UNO DEI PIU’ EFFICIENTI SISTEMI DI COIBENTAZIONE DELLE ABITAZIONI, APPLICABILE ALLA MAGGIOR PARTE DEGLI EDIFICI, ESISTENTI O DI NUOVA COSTRUZIONE, PER LIMITARE LE DISPERSIONI TERMICHE ED EVITARE LA FORMAZIONE DI MUFFE SULLE PARETI INTERNE.

Limitare gli scambi termici tra ambienti interni e spazio esterno è possibile isolando l’edificio con un involucro in materiale a bassissima conduttività, di adeguato spessore, in grado di far risparmiare molta energia per il riscaldamento e a migliorare il confort e la qualità microclimatica dell’aria.
Si tratta di una tecnica che trova grande impiego nella ristrutturazione degli edifici male isolati, ma che è sempre più diffusa nella costruzione di nuovi edifici, soprattutto in presenza di climi rigidi per molti mesi l’anno.
Oltre alla sostituzione di vetri ed infissi disperdenti, è necessario isolare le superfici verticali con l’applicazione di un cappotto in materiale a bassissima trasmittanza su tutto l’involucro esterno o, se questo non fosse possibile, all’interno delle pareti stesse. Questi pannelli possono venire realizzati in vari materiali e andranno sempre intonacati esternamente.
case isolate, isolamento a cappotto, haas fertigbauI muri esterni delle case prefabbricate in legno sono generalmente costituiti da una struttura a traliccio portante in legno con un interposto isolante. All’esterno viene montato un cappotto, di spessore e materiale variabile, a seconda delle soluzioni tecniche scelte e da ditta a ditta. In ogni caso la presenza di un cappotto intonacato permette di proteggere efficacemente il legno dall’azione diretta degli agenti atmosferici e del sole, dall’umidità, dagli insetti o dal fuoco, stabilizzando le condizioni termo-igrometriche della struttura.
I vantaggi per le case in legno sono davvero importanti. Innanzitutto l’isolamento uniforme delle pareti elimina del tutto i ponti termici, principale causa di muffe sulle superfici interne delle pareti, in particolare in presenza di strutture in cemento armato. Le case prefabbricate posseggono un’incredibile efficienza energetica, con minimi spessori delle pareti perimetrali e un conseguente aumento delle superfici abitabili. Con minime manutenzioni, le case prefabbricate in legno con isolamento a cappotto durano nel tempo, eliminando il problema delle infiltrazioni d’acqua ed evitando il degrado nel tempo dell’edificio.
Per il cliente delle case prefabbricate in legno si pone il problema di scegliere il materiale più adatto rispetto all’offerta del costruttore, valutando i diversi costi e benefici.
Fondamentalmente gli isolamenti più efficienti montati sulle case prefabbricate si dividono tra polistirene espanso, fibra di legno, lana di roccia e sughero.
Il polistirene espanso in pannelli è un materiale leggero ed autoportante, che si può tagliare e posare in opera con molta facilità, ha un alto isolamento, è chimicamente neutro e permette una grande tenuta rispetto agli agenti esterni, proteggendo efficacemente la struttura dell’edificio. A dispetto della sua origine petrolchimica, i pannelli montati sulle case prefabbricate sono per lo più provenienti dal riciclo di altri materiali in polistirene, con un grande vantaggio per l’ambiente; di contro hanno una bassa traspirabilità, ma costi molto convenienti.
La fibra di legno è un materiale pienamente ecocompatibile, dalla produzione all'eventuale smaltimento. Ha caratteristiche meccaniche eccellenti, con un’elevata permeabilità al vapore, ottimo isolamento termico ed efficace regolazione del tasso di umidità dell'ambiente. I costi sono sensibilmente alti rispetto al polistirene solitamente montato sulle case in legno.
La lana di roccia minerale è un materiale incombustibile, fonoassorbente e termoisolante, con un largo impiego soprattutto ove è necessaria una buona protezione dal fuoco. E’ chimicamente stabile, impedendo la formazione di muffe, funghi, microrganismi o insetti. Resta però un materiale leggero che deve a sua volta essere protetto all’esterno da uno spesso strato di intonaco. I costi sono mediamente bassi.
Il sughero è una parte della corteccia delle querce mediterranee, ha un grande isolamento termico, ma è anche un perfetto assorbitore acustico, è traspirante al vapore e resistente, migliorando il benessere microclimatico e garantendo un’adeguata protezione all’esterno. I costi del sughero sono però tra i più alti tra gli isolanti per le case in legno.
Va ricordato infine che l’efficacia dell’isolamento a cappotto si avrà soprattutto durante la stagione invernale, limitando l’utilizzo del riscaldamento nelle case prefabbricate, mentre l’onda di calore estiva andrà fermata con un’adeguata massa termica delle partizioni perimetrali, che dovrà essere garantita con altre soluzioni tecniche e materiali ad alta densità.

Sunday, November 29, 2009

LO STILE DELLE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO SONO UNA VERA E PROPRIA TECNICA COSTRUTTIVA.

NON POSSIEDONO UNA FORMA STANDARD E NON PONGONO VINCOLI ALL’ASPETTO ARCHITETTONICO O ALLE SCELTE DEL PROGETTISTA.


Le case prefabbricate si prestano a molteplici applicazioni costruttive e vanno viste come una semplice alternativa costruttiva ai sistemi tradizionalmente utilizzati in edilizia. Come ripetuto spesso, il cliente delle case prefabbricate non deve commettere l’errore di ritenere che la propria abitazione debba necessariamente possedere un aspetto teutonico. Il proprio progetto può essere realizzato con le case in legno senza modifiche o adattamenti e, se si eccettuano rari casi, praticamente ogni edificio può essere costruito.

Le ragioni per questa errata convinzione risiedono nella storia e nelle origini delle case prefabbricate, emanazione della cultura costruttiva del nord Europa basata sul legno e sulle particolari condizioni climatiche di queste zone.

case prefabbricate moderneLe moderne case prefabbricate hanno raggiunto un altissimo standard qualitativo, abbinando diversi materiali isolanti pensati specificatamente per il clima del nostro paese, come le fibre di legno ad alta densità. Non a caso, cominciano a comparire nei listini dei produttori pareti esterne e case a catalogo rivolte al cliente italiano. La scelta di un edificio standard non ha tuttavia raccolto grandi consensi da parte dei consumatori, che preferiscono personalizzare al massimo la propria abitazione e tuttavia si tratta di notevoli proposte progettuali, in grado di coniugare un ottimo prezzo con una perfetta concezione bioclimatica e distributiva.

Le case prefabbricate in legno possono essere realizzate con uno stile estremamente classico, ma anche proporre soluzioni architettoniche moderne e futuribili. Negli USA la strada intrapresa dalle case in legno sta andando soprattutto in questa direzione (anche se il loro concetto si discosta parecchio dalle case a basso consumo attualmente realizzate in Italia). L’approccio nordamericano alla prefabbricazione in legno parte da presupposti completamente differenti, ma dimostra le potenzialità architettoniche di queste strutture, sicuramente poco sfruttate nel nostro continente, in cui le case in legno appaiono molto tradizionali.

In Italia vi è poi il problema dell’inserimento delle case prefabbricate in contesti urbani fragili e vincolati, che impone il rispetto delle tipologie locali e l’utilizzo di materiali lapidei. E’ evidente che si dovrà ricorrere in molti casi all’utilizzo di elementi di rivestimento, mantenendo intatto l’involucro edilizio. I risultati, grazie all’evoluzione di questo settore e agli ottimi prodotti reperibili sul mercato delle pietre ricostruite, sono notevoli e credibili.

Va dunque sgombrato il campo dai pregiudizi. Il nostro progetto può essere realizzato con le case prefabbricate in legno, sempre e senza modifiche. Scartare le case prefabbricate a priori per motivi estetici può precludere immotivatamente alla costruzione di un edificio ecologico a basso consumo, a costi certi (e ragionevoli) ed in tempi bassi (e programmabili). Vi possono essere molteplici motivazioni per optare per un’impresa di costruzioni tradizionale, ma di certo non deve essere legata all’aspetto delle poche case in legno di cui abbiamo fatto esperienza.

Ogni pregiudizio è un limite emotivo non basato su riscontri concreti e dimostrabili.

Conoscere le case prefabbricate in legno, attraverso questo blog o qualsiasi altro mezzo, è l’unico modo per comprendere davvero e poter scegliere liberamente.

Le case in legno sono un’opportunità recente ed una via che sino a pochi anni fa non era realisticamente percorribile. Le molte aziende sul mercato e il discreto numero di realizzazioni visitabili nel nostro paese ci consentono di avvicinarci alle case prefabbricate ed approfondirne tangibilmente le caratteristiche.

Sunday, November 22, 2009

UNA SCHERMO “VERDE” PER LE CASE PREFABBRICATE

IL SOLE È UNA FONTE DI ENERGIA GRATUITA E DISPONIBILE QUASI TUTTO L’ANNO IL CUI SFRUTTAMENTO PUÒ PORTARE A NOTEVOLI RIDUZIONI DEI COSTI ENERGETICI DELL’ABITAZIONE. L’UTILIZZO DI PANNELLI FOTOVOLTAICI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA O DEL SOLARE TERMICO PER SCALDARE L’ACQUA SANITARIA SI TRADUCONO NEL GIRO DI QUALCHE ANNO IN OTTIMI INVESTIMENTI, ANCHE SOTTO IL PROFILO AMBIENTALE.

Le modalità di captazione passiva della radiazione permette di usufruire gratuitamente del calore del sole sfruttando l’effetto serra. Uno studio corretto dell’orientamento dell’abitazione, della disposizione degli ambienti interni, dell’ubicazione e del dimensionamento delle aperture vetrate permette di ottenere considerevoli risparmi durante la stagione invernale, con un utilizzo minimo dell’ausilio impiantistico, soprattutto nelle giornate di cielo limpido ed in assenza di nebbie.
pergolatoGrandi vetrate disposte a sud permetteranno di godere di un rapporto ancora più diretto con l’esterno dell’abitazione, permettendo inoltre al verde del giardino di entrare idealmente nella nostra abitazione e di godere pienamente del ciclo delle stagioni.
Durante l’estate dovremo tenere conto però che l’eccesso di calore e di radiazione solare comporterà un inevitabile surriscaldamento che andrà accuratamente evitato per mantenere un microclima gradevole, senza ricorrere al condizionamento forzato dei locali.
L’effetto serra, così auspicabile durante i mesi freddi, è dovuto all’irraggiamento diretto sul vetro e quindi lo schermo va attuato proteggendo le finestre dall’esterno, mediante l’oscuramento totale con persiane o avvolgibili, o parziale, con l’utilizzo di sistemi frangisole fissi o scorrevoli.
E’ possibile altresì proteggere i vetri dal calore collocando degli elementi aggettanti, quali balconi ai piani superiori o tettoie e porticati opportunamente dimensionati. Durante l’estate, nelle ore più calde, il sole è molto alto sulla linea dell’orizzonte ed è sufficiente un piccolo sporto per impedire l’irraggiamento diretto delle vetrate, mentre d’inverno il sole si trova molto più in basso e i raggi del sole sono obliqui e riescono ad entrare nell’abitazione senza venire intercettati, permettendo il riscaldamento passivo della nostra casa in legno.
Un porticato può costituire uno spazio esterno di qualità, da fruire in molti periodi dell’anno, ma può anche divenire un vincolo, estetico e funzionale, non necessariamente gradito, va inserito nel computo delle distanze da confini, strade e fabbricati (se il lotto è piccolo può essere un problema) e diminuisce sensibilmente l’apporto della luce diffusa durante i mesi invernali.
pergolatoPerché non pensare allora ad una soluzione naturale che si accordi perfettamente con il ciclo delle stagioni, andando ad arricchire il nostro spazio esterno? La piantumazione di alberi a foglia caduca, studiata attentamente per proteggere l’abitazione dall’irraggiamento eccessivo, permetterà una schermatura intelligente, in quanto la caduta delle foglie avviene gradualmente durante i mesi autunnali, al sopraggiungere dei primi freddi, per completarsi con il rigore dell’inverno, quando è necessario il massimo apporto solare. Le foglie primaverili, di piccole dimensioni riprendono a schermare progressivamente le vetrate sino alla stagione calda, secondo un ciclo perfetto per le nostre esigenze. Ovviamente non tutti gli alberi sono adatti allo scopo; ribadendo che la scelta va fatta esclusivamente sulle latifoglie, si dovrà scegliere essenze con chioma folta evitando le forme coniche, ma scegliendo alberi a crescita rapida, la cui potatura privilegerà una forma aperta, ad “ombrello”, in grado di riparare su tutto il fronte.
Un’altra intelligente soluzione può essere la realizzazione di una pergola verde, che potrà costituire durante i mesi caldi di una piacevole isola di fresco, usufruibile al pari di una tettoia, ma che permetterà il massimo dell’apporto luminoso durante l’inverno. Anche in questo caso la scelta di rampicanti a foglia caduca accorderà perfettamente il ciclo stagionale delle piante con le mutate richieste termiche dell’abitazione, senza ausilio di dispositivi manuali o meccanici di alcun tipo.
Ecco che i nostri folti alberi combinati magari ad un roseto senza spine e a rapida crescita come le splendide roselline “banxiae” da far crescere sopra il pergolato possono costituire elementi di ombreggiatura senza eguali e di innegabile arricchimento per il nostro giardino.
Ancora una volta è possibile migliorare moltissimo l’efficienza energetica (invernale ed estiva) della nostra casa prefabbricata in legno senza aggravi di costo, ma con una progettazione attenta e consapevole.

Wednesday, November 11, 2009

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E IL RISCHIO INSETTI

TERMITI, FORMICHE, INSETTI XILOFAGI, TARLI DEL LEGNO SECCO ED UMIDO, MA ANCHE PICCOLI RODITORI POSSONO COSTITUIRE UN POTENZIALE PERICOLO PER LE CASE PREFABBRICATE SE TETTO E PARETI ESTERNE NON ASSICURANO UN’ASSOLUTA TENUTA.

La realizzazione del pacchetto costruttivo esterno deve essere efficace, oltre a garantire un perfetto isolamento da caldo e freddo, ad evitare ogni tipo di infiltrazione esterna e per evitare formazione di funghi e muffe dovuti al ristagno di umidità.
Un ambiente ricco di acqua può determinare condizioni favorevoli all’attacco di insetti e parassiti del legno, che richiederanno drastici e costosi interventi di bonifica, senz’altro da prevenire.
L’importanza della scelta delle essenze legnose, possibilmente resinose, di una adeguata stagionatura e di un processo di essicazione in grado di eliminare l’eventuale presenza di larve o uova, di un trattamento delle strutture con impregnanti naturali traspiranti permetterà di tenere lontano alla fonte il problema di un’invasione incontrollata di insetti.
Le manutenzioni delle case prefabbricate ed un loro costante monitoraggio sono operazioni semplici che comportano minime spese. Esse vanno programmate in base alla zona climatica, tenendo conto del dell’azione logorante della radiazione solare, delle escursioni termiche, dell’umidità presente nelle varie stagioni.
Una mano di impregnante ed una verifica generale dell’esterno va prevista periodicamente per controllare l’eventuale presenza di crepe nel cappotto esterno, cedimenti di giunti e dello strato di intonaco.
Il tetto, in particolare, costituisce un elemento delicato dell’abitazione in cui il legno, lasciato a vista è soggetto maggiormente all’azione degli agenti atmosferici esterni. Le intercapedini devono essere costruite in modo tale da rendere del tutto impossibile l’accessibilità a roditori ed insetti.
Il cappotto esterno è senz’altro l’elemento di protezione principale della casa. Va da se che sotto lo strato di intonaco troviamo una fibra di legno o una lana minerale, ottimi prodotti isolanti naturali, la tenuta viene un po’ a mancare rispetto a materiali meno ecologici, ma più efficaci sotto il profilo della tenuta nel tempo come i polistireni riciclati. Molto validi sono anche i cappotti in sughero, i cui costi sono però notevoli e non vengono sempre offerti dalle ditte di case prefabbricate perche incidono notevolemente sul prezzo finale.
Spesso le cosiddette pareti standard sono le migliori a garantire la protezione, oltre che le più economiche per il cliente finale, a parità di isolamento.
Per concludere, ritengo che rispetto al rischio insetti si possa ridimensionare l’entità del problema.
La scelta di una buona ditta ci offrirà le dovute garanzie, ma non dobbiamo sottovalutare l’importanza di un’adeguata programmazione delle manutenzioni a nostro carico. Le case prefabbricate non pretendono di essere eterne. La loro durata potenziale è paragonabile a quella di qualunque abitazione tradizionale, ma sta soprattutto alla nostra cura assicurarne il mantenimento con le dovute attenzioni ed un uso corretto.

Friday, November 6, 2009

MONOPIANO O MULTIPIANO? L’ALTEZZA DELLE CASE PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE NON VANNO AFFRONTATE DIVERSAMENTE DA QUELLE TRADIZIONALI. LA SCELTA DELLE DIMENSIONI E DELLA TIPOLOGIA PUÒ COMPORTARE SENZ’ALTRO DIVERSI RISULTATI SOTTO IL PROFILO DEI COSTI E DELLA FRUIBILITÀ CHE VALE SENZ’ALTRO LA PENA DI AFFRONTARE NEL DETTAGLIO.

L’ABITAZIONE MONOPIANO
Vantaggi:
L’assenza di scale e dislivelli la rende estremamente comoda per le persone anziane o per chi ha bambini piccoli.
Non presenta vincoli planimetrici e distributivi e permette di godere per tutti gli ambienti di un rapporto diretto con l’esterno, zona notte compresa.
Svantaggi:
case prefabbricateNecessita di un lotto di maggiori dimensioni rispetto ad una casa su due piani della stessa superficie complessiva, con conseguenti maggior costi per l’acquisto del terreno.
L’incidenza del tetto sul 100% del fabbricato rispetto ad un’abitazione multipiano determina un sovrapprezzo non indifferente sui costi finali della casa. La copertura è una voce molto “pesante” e, se l’abitazione è di grandi dimensioni, può comportare un notevole aggravio. Se di grandi dimensioni, le zone più interne possono risultare poco luminose.

case prefabbricateL’ABITAZIONE SU DUE PIANI:
Vantaggi:
E’ possibile ubicarla in lotto di piccole dimensioni, con notevole risparmio, soprattutto a fronte degli attuali prezzi di mercato dei terreni edificabili.
La copertura copre solamente il 50% della superficie complessiva del fabbricato, incidendo molto meno sul costo finale rispetto ad una casa prefabbricata monoplano.
Garantisce un eccellente illuminazione di tutti gli ambienti.
Svantaggi:
La suddivisione degli ambienti su due piani, solitamente zona giorno al piano terreno e zona notte al primo piano, la rende senz’altro meno comoda rispetto ad una casa realizzata su di un unico piano.
La presenza di una scala di collegamento e di una ripartizione funzionale sui due piani vincola molto il progetto e la distribuzione planimetrica dei locali.

MANSARDATO O PRIMO PIANO
A sua volta la casa su due piani può prevedere un primo piano vero e proprio, con il classico soffitto a mt.2,70 e soprastante mansarda o essere a sua volta direttamente un piano mansardato.
Sinteticamente, se scegliamo di ubicare la zona notte in un sottotetto abitabile, valutiamo la possibilità di limitare la misura della banchina di appoggio (la zona dove il sottotetto ha l’altezza minima) a 2 metri circa. Questa scelta comporterà grandi risparmi sui costi di costruzione dell’edificio rispetto ad un primo piano vero e proprio, senza tuttavia particolari limitazioni estetiche o funzionali.

SCANTINATO O PLATEA
Le case prefabbricate in legno si caratterizzano per il grande confort e l’ineguagliabile vivibilità garantite dalla struttura in legno, dall’alta traspirabilità degli isolamenti e dall’impiego di materiali naturali, grande luminosità degli ambienti grazie al corretto orientamento dell’edificio in rapporto alla radiazione solare. I locali interrati, nel migliore dei casi, restano ambienti poco illuminati, male aerati, con problemi cronici di umidità (trascurando le infiltrazioni). Il loro utilizzo può limitarsi ad alcune funzioni tecniche (cantina, garage, locale termico), con un risparmio di superficie coperta fuori terra, pur comportando un extra-costo rispetto alla semplice platea di fondazione. Teniamo presente che un piano aggiuntivo implica una scala in più e il vincolo della rampa di accesso al garage interrato all’esterno del giardino.
Ove possibile, eliminateli.
Possono essere presi in considerazione per piccoli lotti con poco volume edificabile a disposizione e che non hanno la possibilità di realizzare un’autorimessa esterna, ma sempre ed esclusivamente per funzioni di servizio all’abitazione.

Concludendo, non esiste una regola assoluta, generalmente valida ed applicabile, ma è necessario costruire la casa sulle esigenze e la disponibilità economica del singolo nucleo familiare, sapendo che, a parità di superficie complessiva, una casa prefabbricata in legno su due piani ci permetterà di risparmiare considerevolmente rispetto ad una monoplano, comportando qualche trascurabile scomodità in più.

Thursday, November 5, 2009

CASE IN LEGNO IN BIOEDILIZIA O IN BIOARCHITETTURA?

DUE TERMINI APPARENTEMENTE ANALOGHI PER UN APPROCCIO ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO CHE VADA OLTRE ALLA SEMPLICE RICERCA DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE BOLLETTE DI LUCE E GAS.

Acquistare una casa in legno a basso consumo presuppone di comprendere a tutto tondo le potenzialità di questa tecnica costruttiva e valorizzarle per ottenere il massimo delle prestazioni, anche, ma non solo sotto l’aspetto dell’isolamento termico.
Quando si parla di BIOEDILIZIA ci si riferisce alle caratteristiche costruttive dell’edificio, alla sua composizione, ai materiali con cui viene realizzata. E’ senz’altro un approccio etico, nel senso che si affronta il tema del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità della costruzione, sia in rapporto alle sostanze in essa contenute, che al processo di produzione ed alle emissioni immesse in atmosfera. case prefabbricateInoltre grande importanza viene data alla salubrità dell’edificio verso i propri occupanti, per cui non devono essere presenti nel fabbricato materie di sintesi petrolchimica ed emessi vapori nocivi o tossici, il microclima degli ambienti interni deve risultare confortevole, la costruzione traspirante, senza umidità o presenza di polveri e muffe.
Molte delle case prefabbricate in legno presenti sul mercato soddisfano i criteri sostanziali della bioedilizia, garantendoci un elevato standard qualitativo e rispondendo in pieno alle richieste di benessere ambientale e costruzione ecologica.
La cultura costruttiva dei paesi in cui hanno avuto origine le case in legno a basso consumo da sempre utilizza questo materiale nel rispetto della sostenibilità ambientale con processi produttivi economici ed ecologici.
La BIOARCHITETTURA rappresenta un passo in avanti, poiché con essa ci si pone l’obiettivo di “dare forma” e qualità alla bioedilizia. Dove quest’ultima si limita ad affrontare il tema dal punto di vista tecnico-costruttivo, la bioarchitettura si pone lo scopo di andare oltre con gli strumenti del pensiero e dell’architettura appunto. Essa sintetizza nel progetto l’aspetto tecnico della bioedilizia con il contesto urbano della città. Il ruolo dell’architetto è preminente in quanto la bioedilizia rappresenta la materia “grezza” da manipolare progettualmente. La conoscenza tecnica è basilare in quanto le case in legno possono raggiungere elevati rendimenti energetici se valorizzate da una pianta compatta ed orientata, da una disposizione razionale degli ambienti, da un accorto utilizzo delle vetrate e delle schermature solari, da un’impiantistica adeguata e tagliata “su misura” sull’abitazione e lo stile di vita del cliente. Affrontare tutto ciò superficialmente o ignorare i basilari principi della bioarchitettura svilirà in buona parte il potenziale a nostra disposizione. Spesso, per risparmiare, ci si affida a qualche amico geometra per redarre il progetto della nostra abitazione. Un approccio lineare al progetto delle case prefabbricate ecologiche è senz’altro preferibile alla ricerca dell’insolito a tutti i costi e, se è inevitabile per il committente desiderare che la propria casa appaia esclusiva e ricercata, risulta molto meno scusabile un tecnico che ignori le più elementari norme del rendimento passivo degli edifici o concetti come “ponte termico” o ancora il funzionamento di un riscaldamento a pavimento a bassa temperatura.
Ancora una volta le cosiddette “case prefabbricate" a catalogo possono fornire importanti spunti di partenza per il progetto della nostra casa. Guardiamo come si sviluppano gli ambienti, la forma delle piante, il posizionamento delle vetrate. Indirizziamo il nostro progettista e forniamogli elementi su cui riflettere. Il mio consiglio resta sempre quello di affidarsi ad un tecnico preparato, meglio ancora se bioarchitetto con un po' di conoscenza delle case in legno, ma molto possiamo fare se tra noi e il nostro progettista “tradizionale” nascerà un dialogo costruttivo e duraturo. Un tecnico ostile alla nostra scelta di costruire una casa prefabbricata rappresenterà un handicap difficilmente superabile e un possibile insuccesso per il nostro sogno abitativo.
Non basta prendere il vecchio progetto ed “adattarlo” al legno; le case prefabbricate in bioarchitettura nascono sino dall’idea iniziale e vanno curate nel minimo dettaglio per perseguire nella forma e nella materia il traguardo di un piccolo pezzo di città sostenibile ed autosufficiente.

Wednesday, November 4, 2009

GUIDA ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

QUANDO IL TITOLO DI UN ARTICOLO E IL NOME STESSO DELLA TESTATA CHE LO CONTIENE COINCIDONO, L’OBIETTIVO ESPLICITO ED AMBIZIOSO E’ QUELLO DI CREARE IL "POST DEFINITIVO".

Ben più modestamente ritengo che, dopo oltre un anno di vita, sia giunta l’ora di fornire qualche informazione in più ai lettori, considerata la notevole mole di materiale attualmente reperibile sul blog, una sorta di piccolo manuale d’uso.
Sia che siate frequentatori di questo spazio da tempo od occasionali, semplici curiosi o futuri clienti di case prefabbricate in legno, tecnici o profani, scaricare tutti gli articoli presenti nel sito o trovare il tempo per leggerli direttamente online resta impresa ardua e dispersiva.
E’ bene comprendere che il blog è nato come semplice servizio gratuito sulla piattaforma blogger, puntando tutto sui contenuti e sulla divulgazione. L’utilizzo che se ne può fare è chiaramente libero, a patto di rispettare il faticoso lavoro intellettuale che vi sta dietro, ovvero non copiare il testo, ma linkare direttamente l’articolo. E’ un servizio non retribuito e, a questo punto, una guida pressochè completa rispetto alle tematiche delle case prefabbricate, passando dai temi generali a quelli più specifici e che tocca un po’ tutti gli argomenti, dagli impianti alla progettazione, dai consigli per rispamiare alle aziende del settore, spaziando dalle materie più tecniche sino alla pubblicazione integrale delle vostre domande, qualora contengano elementi di interesse generale sulle case prefabbricate e meritevoli di pubblica risposta.
Ho scelto da tempo di eliminare la funzione dei commenti agli articoli, poiché per rispondere ad ognuno di essi dovrei rinunciare alla mia attività professionale ed occuparmi solo del blog a tempo pieno. Allo stesso modo sono costretto a rispondere con poche righe alle numerosissime mail che mi giungono quotidianamente, anche perché risposte approfondite sono puntualmente disponibili nel blog, basta volerle cercare. Non sono altresì in grado di offrire consulenze gratuite o redarre progetti troppo distanti dalla mia sede di lavoro e me ne dispiaccio. Così come richieste di informazioni complesse o esageratamente impegnative richiederebbero troppo tempo e non potranno trovare risposta, se non tramite articolo pubblico, qualora siano di pubblica utilità.
Ho dovuto inoltre eliminare il mio recapito telefonico, in quanto parecchie persone lo avevano purtroppo scambiato per una sorta di "telefono amico" delle case prefabbricate.
Come fare dunque per utilizzare con profitto quanto contenuto in questa guida?
L’inserimento delle "Categorie" è senz’altro un primo passo per fare ordine e classificare i diversi articoli per temi specifici. Chiaramente alcuni argomenti sono più specifici di altri, mentre molti post contengono informazioni a carattere più generale e sono indicati per iniziare a conoscere gli aspetti di base relativi alle case prefabbricate. Per questo motivo saranno presto evidenziati alcuni articoli "indispensabili", il cui contenuto può essere utile soprattutto a chi si avvicina solo ora alle case prefabbricate in legno.
Tempo permettendo, cercherò di collegare tra loro alcuni post con link interni, secondo un filo logico che permetta una lettura personalizzata e razionale degli scritti.
Per il futuro è possibile il passaggio dalla piattaforma blogger ad una più professionale, un miglioramento della grafica e una maggiore visibiltà per le aziende di case prefabbricate, intesa sempre come servizio informativo al cliente finale.
Infine un po’ di numeri. Al momento la media degli accessi si attesta intorno a 900 visite al giorno, con circa 1.800 pagine scaricate. Google permettendo, sono numeri interessanti, considerata la specificità dell’argomento e che mi auguro siano destinati a crescere con il tempo.

Friday, October 23, 2009

L’UMIDITA’ E LE CASE IN LEGNO PREFABBRICATE

LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO A BASSO CONSUMO NASCONO COME RISPOSTA AL PROBLEMA DEL FREDDO DEI LUNGHI INVERNI NEI PAESI DEL NORD EUROPA.
LA DIFESA DAL CALDO PONE LA NECESSITA’ DI RICORRERE A SOLUZIONI AD HOC, MA GRANDE ATTENZIONE VA POSTA ANCHE A CONDIZIONI RICORRENTI DI UMIDITA’ PERSISTENTE, TIPICHE DI MOLTE ZONE DEL NOSTRO PAESE.

Il tipico clima della Val Padana, caratterizzato da inverni rigidi e nebbiosi ed estati calde ed umide, con percentuali di vapor acqueo costantemente elevati per buona parte dell’anno è senz’altro da affrontare con le dovute accortezze se non vogliamo che l’acquisto di una casa in legno possa rivelarsi una scelta avventata.
Va ribadito che il settore delle case prefabbricate comincia timidamente a proporre soluzioni tecniche adatte a condizioni diverse da quelle tipiche dei paesi di origine (Svezia, Germania, Austria). Un clima con basse temperature abbinate a minimi tassi di umidità ha portato questo sistema costruttivo a “specializzarsi” e caratterizzarsi anche formalmente per ricevere il massimo apporto solare ed utilizzare grandi spessori di isolamento solitamente a bassa densità come le lane minerali per impedire gli scambi termici con l’esterno.
umidità, clima umido,umidità case prefabbricateSul mercato delle case in legno troviamo molte case prefabbricate a catalogo, firmati anche da noti architetti per grosse aziende del settore, estremamente ricercati per il loro design puro, contraddistinto da grandi vetrate e finiture sopra la media. Tuttavia si tratta di case in legno chiaramente poco opportune per la maggior parte del territorio italiano.
Il tema della difesa dal caldo, più volte affrontato, riguarda principalmente la scelta di materiali ad alta densità, in grado di sfasare efficacemente l’onda di calore per le ore necessarie ad impedire il surriscaldamento dell’abitazione o, ancora, l’adozione di sistemi di protezione dai raggi solari come schermi frangisole, raffstore, tettoie, pergolati e quant’altro.
Il problema dell’umidità è tuttavia questione di non poco conto per le case prefabbricate, anche se va ribadito che il legno è un materiale vivo, in grado di adattarsi efficacemente alle diverse condizioni ambientali assorbendo e rilasciando l’acqua presente nell’aria in modo efficace e reversibile. Se questo si rivela un pregio, soprattutto per le sue proprietà di regolatore naturale di umidità per l’interno dell’abitazione, un’esposizione eccessiva del legno all’acqua può dar luogo a fenomeni di deperimento anche gravi.
La soluzione è, evidentemente, la protezione del legno dall’azione diretta e prolungata all’umidità con impregnanti dati in autoclave, oltre ad un accorta scelta delle essenze legnose stesse.
Il grande pregio delle strutture a telaio è che il legno si trova racchiuso in un sandwich di materiali la cui corretta stratigrafia permette di difendere efficacemente l’abitazione. Va da se che le cosiddette blockhaus risultano ben più esposte e necessitano di costanti manutenzioni, costose e non sempre efficaci nel lungo periodo. L’isolamento a cappotto, al contrario, limita le necessità di intervento e garantisce una lunga durata nel tempo, con minime cure all’edificio. Nel caso di umidità persistente il materiale andrà scelto attentamente, oltre che per le caratteristiche propriamente isolanti, anche per le garanzie di protezione della struttura interna della parete delle case prefabbricate.
Un cappotto in fibra di legno, perfetto per le case prefabbricate da realizzarsi nel sud Italia, potrebbe ad esempio rivelarsi una scelta pessima per un’abitazione per il basso mantovano. In questo caso un isolamento cappotto di polistirene espanso darà maggiori garanzie di protezione, a fronte di bassi valori di trasmittanza.
Si tratta quindi di una questione da non drammatizzare, ma che va affrontata serenamente, in quanto esistono sul mercato delle case prefabbricate in legno soluzioni efficaci e collaudate.

Tuesday, October 20, 2009

BIOMASSE: RISCALDARE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO CON … IL LEGNO

DA ALCUNI ANNI SONO REPERIBILI SUL MERCATO SISTEMI PER IL RISCALDAMENTO DOMESTICO BASATI SULL’IMPIEGO DEL LEGNO, ASSAI EFFICIENTI ED ECOLOGICI. UNA MODERNA CALDAIA A PELLETS PUO’ DEGNAMENTE SOSTITUIRE UN TRADIZIONALE BRUCIATORE A GAS, ABBINANDO OTTIMI RENDIMENTI, BASSE EMISSIONI E COSTI DI GESTIONE CONTENUTI, LIBERANDOCI PER SEMPRE DALLA SCHIAVITU’ DELLA BOLLETTA. ANCHE PER LE CASE PREFABBRICATE.

Nonostante i molti pregi, il legno come fonte di energia resta relegato nelle nostre abitazioni all’interno dei caminetti ed delle stufe. Spesso si sceglie questa soluzione spinti dal bisogno di ritrovare il piacere di stare a casa, più per ciò che un focolare rappresenta a livello emotivo che per una vera e propria funzione energetica. Un oggetto di arredo scelto per motivazioni per lo più estetiche che verrà utilizzato poche volte l’anno per evitare la fatica di pulire le ceneri e la fuliggine o l’eventuale fumo prodotto. In realtà stufe e camini possono integrare e persino sostituire efficacemente la caldaia a gas, soprattutto nelle versioni ad aria. Il calore prodotto tende a salire verso l’altro e può riscaldare buona parte della nostra abitazione, soprattutto in presenza di una casa su due piani. case prefabbricate, case prefabbricate in legno
Un camino tradizionale, al contrario (nelle versioni senza camera di combustione), fornisce prevalentemente calore per irraggiamento e non è in grado di innalzare la temperatura dell’abitazione. Il massimo dell’efficienza si raggiunge quando al camino si abbina un sistema impiantistico vero e proprio dotato di canalizzazioni e ventilatori in grado di diffondere il calore in tutti gli ambienti. Ovviamente il dimensionamento del caminetto andrà fatto in base al volume d’aria da scaldare. I vantaggi sono molteplici, a partire dal prezzo, ma non vanno trascurati alcuni difetti, quale la necessità di reperire tanta legna, da accastare in quantità in un apposito locale o all’esterno dell’abitazione; il caricamento poi va effettuato manualmente e questo è evidentemente un problema, soprattutto per chi lavora tutto il giorno; l’aria calda prodotta è infine molto secca ed è quindi necessario intervenire con un impianto umidificatore per non avere problemi alle vie respiratorie.
Il consiglio resta quello di integrare l’impianto a gas nelle nostre case prefabbricate con un camino od una stufa ad aria, ma non di basare il riscaldamento su questa soluzione. A fronte di un costo iniziale maggiore, i rendimenti complessivi saranno ottimizzati e sarà possibile rientrare rapidamente nell’investimento.
Per disporre di un sistema a legna realmente autosufficiente si dovrà necessariamente pensare ad una caldaia a biomasse. Non si tratta in questo caso di una semplice stufa ad aria da posizionare in soggiorno ma di un vero e proprio bruciatore in grado di scaldare l’acqua per il riscaldamento, a radiatori o a pavimento, e per tutti gli altri usi domestici. Esistono molti modelli che variano per potenza e per il formato del legno con cui andrà caricata la caldaia. Chiaramente andranno evitati quei sistemi che richiedono un continuo intervento manuale. Il successo del pellet dipende proprio dalla possibilità di essere disponibile come un vero e proprio carburante da stoccare in un serbatoio funzionalmente collegato alla caldaia stessa. L’alto potere calorico del pellet dovuto all’ottimale essicazione e la sua manegevolezza ne ha decretato un crescente successo, che lo fa preferire al legno in tronchi o al cippato di legno. Il prezzo del pellet resta comunque sensibilmente più alto rispetto al tradizionale legno da segheria, anche se appare piuttosto interessante rispetto al gas metano o al gasolio da riscaldamento.
I costi di una caldaia a pellets non sono mai trascurabili e pertanto è necessario valutarne l’effettiva convenienza in base agli effettivi consumi. Le case prefabbricate in legno richiedono poca energia rispetto alle abitazioni tradizionali, per cui è inevitabile un’ulteriore dilatazione dei tempi di rientro nell’investimento. Il pellet è poi a tutti gli effetti un combustibile sottoposto alle leggi economiche del mercato. Non è possibile pertanto prevedere le future oscillazioni dei prezzi legati al rapporto tra domanda ed offerta. I costi all’origine restano bassi, in quanto gli scarti della produzione di manufatti in legno trovano completo riutilizzo in questa forma. Tuttavia l’utente finale deve fare i conti con gli inevitabili rincari che il pellet subisce tra i vari passaggi, rischiando negli prossimi anni di pagare un conto salato, a fronte di scenari energetici attualmente non prevedibili.

Friday, September 25, 2009

L’ENTUSIASMO PER LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

COSTRUIRE UNA CASA PREFABBRICATA IN LEGNO RAPPRESENTA IL CORONAMENTO DI UN PERCORSO SPESSO TORMENTATO, FATTO DI BATTAGLIE CONTRO I PREGIUDIZI, SCELTE CONTROCORRENTE, CRONICA MANCANZA DI INFORMAZIONI, GIORNATE PASSATE A VISITARE FIERE E CASE CAMPIONE. MA ANCHE DI ASPETTATIVE E GIOIA PER LA SCELTA FATTA.

E’ dunque fondamentale arrivare sino in fondo con grandi motivazioni ed immutato entusiasmo, senza farsi troppo demoralizzare dalle molte difficoltà che incontreremo mano a mano che dalle idee iniziali si procederà alla concretizzazione con la redazione del progetto, la sua presentazione, i contratti, la costruzione stessa.
Oltre all’inevitabile difficoltà di far quadrare i conti, sarà indispensabile prepararsi ad affrontare gli scogli della burocrazia comunale che possono far slittare i tempi della realizzazione ed apportare sgradite modifiche al progetto dell’abitazione stessa.
Non è purtroppo raro veder passare i mesi senza poter fare nulla, con il nostro tecnico incapace di sbloccare la pratica suo malgrado. E può bastare un’interpretazione, una giornata storta di un componente della commissione edilizia, una firma o una carta in meno, per impedirci il ritiro di questo maledetto permesso di costruire.
Anche ammettendo di essere riusciti a liberarci delle pastoie della burocrazia, resta la presenza dell’impresa come ulteriore interlocutore, vuoi perché dobbiamo demolire un vecchio fabbricato o per la realizzazione delle opere interrate, scantinato o platea di fondazione.
case prefabbricate, case prefabbricate in legnoUna scelta da soppesare con cura, dunque, per evitare preventivi sommari, ritardi nei tempi non giustificati o esecuzioni non congrue. Il bordo superiore della platea andrà infatti realizzato con estrema accortezza, assicurandoci di avere un piano perfettamente orizzontale, senza problemi di umidità di risalita, situazione assai negativa per il legno, a prescindere dalle eventuali barriere antiumidità poste tra il prefabbricato e la soletta in cemento.
Infine la scelta della ditta di case prefabbricate andrà fatta con la testa, oltre che con il cuore. Massima attenzione al contratto, all’anticipo, alla possibilità di recedere in caso di impedimenti seri come la mancanza del finanziamento o della concessione edilizia per motivi indipendenti dalla volontà del cliente. Controlliamo le tempistiche e, soprattutto, la completezza del preventivo. Purtroppo si tratta di un aspetto un po’ sottovalutato che può portare a sgradite sorprese. Solitamente la valutazione della ditta viene fatta tra 3-4 aziende di case in legno a cui abbiamo sottoposto il progetto per farci redigere i costi. Un confronto approfondito andrebbe fatto voce per voce, per permettere di valutare appieno le differenze e scegliere con tranquillità il costruttore di "case prefabbricate" più adatto a noi. Purtroppo non è raro far cadere la preferenza sul preventivo più leggero, scoprendo amararamente in fase di campionatura o, peggio, di montaggio, la necessità di integrare pesantemente il capitolato.
Una tiratina di orecchi ai molti agenti "furbetti" credo infine di potermela permettere. Una barriera antiumidità sulla platea di fondazione per evitare problemi di risalità d’acqua per capillarità o l’aumento del carico neve della struttura del tetto sono voci che danno forse poca soddisfazione al cliente e che possono far crescere senz’altro i costi, ma sono aggiunte necessarie per evitare spiacevoli inconvenienti e migliorare la qualità complessiva della costruzione. Bisognerebbe far capire l’importanza di certe accortezze tecniche e magari limare qualche inutile eccesso sull’impiantistica o sul capitolato di finitura delle case prefabbricate in legno. Purtroppo questo richiede tempo e fatica. Un contratto facile, ottenuto velocemente con un prezzo allettante può spesso rivelarsi un boomerang, esasperando il cliente che non di rado rinuncia deluso alla costruzione stessa.

Sunday, September 20, 2009

IL BUSINESS DELLE CASE PREFABBRICATE

QUESTA VOLTA, AL POSTO DEL TRADIZIONALE ARTICOLO SULLE CASE IN LEGNO, VOLEVO SEGNALARE LA PUBBLICAZIONE SU AFFARIPROPRI.COM DI UNA INTERESSANTE TRATTAZIONE SULL'ARGOMENTO, SUDDIVISA IN DUE PARTI.

Nella prima viene tratteggiato un quadro generale del mercato delle case prefabbricate in legno in Italia, mentre la seconda è per buona parte un'intervista al sottoscritto che va a toccare molti temi, fornendo interessanti spunti a chi inizia ad avvicinarsi a queste strutture.
Per chi fosse interessato a proseguire la lettura, basterà linkare i seguenti indirizzi.

http://affaripropri.com/2009/09/il-business-delle-case-prefabbricate-1°-parte/
http://affaripropri.com/2009/09/il-business-delle-case-prefabbricate-2°-parte/

Sunday, September 13, 2009

LA VENTILAZIONE MECCANICA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

UN IMPIANTO CHE SPESSO VIENE OFFERTO A CORREDO DELLE ABITAZIONI A BASSO CONSUMO E’ LA COSIDDETTA "VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA A RECUPERO DI CALORE". UNA DENOMINAZIONE ALQUANTO COMPLESSA PER UN SISTEMA SEMPLICE ED EFFICACE PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DELL’ARIA E L’EFFICIENZA ENERGETICA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO.

Questo impianto provvede al ricambio completo dell’aria dell’abitazione garantendo sempre aria fresca e salubre che può essere preraffreddata in estate e preriscaldata in inverno mediante un recuperatore di calore ad alta efficienza.

In sintesi il funzionamento:

  1. L’aria fresca proveniente dall’esterno viene filtrata ed immessa nell’abitazione tramite l’aspiratore.
  2. Lo scambiatore di calore provvede a cedere calore o a raffreddare l’aria portandola alla temperatura voluta, in base alla stagione.
  3. Un recuperatore di calore cede l’energia dell’aria di scarico all’aria fresca, con un rendimento superiore al 90%. Per impianti moderni è inoltre possibile agire anche sul grado di umidità dell’aria, con un controllo preciso del microclima.
  4. L’aria fresca temperata raggiunge gli ambienti di soggiorno, mentre l’aria viziata proveniente da quelli di servizio viene espulsa all’esterno.

case prefabbricate, case prefabbricate in legnoLo scopo di questo impianto è di sostituire le aperture manuali delle finestre, necessarie al ricambio d’aria sopratuttutto nelle abitazioni a tenuta come le case prefabbricate in legno. Ventilare manualmente comporta grandi dispersioni di calore che possono essere evitate con la ventilazione meccanica, con costi di gestione irrisori. Trattandosi fondamentalmente di due semplici ventilatori, il costo sulla bolletta elettrica sarà del tutto trascurabile, ma i risparmi più consistenti si avranno al contrario dal minore fabbisogno di energia per il riscaldamento ed il raffrescamento dell’abitazione, identificando questo impianto come un’importante integrazione al sistema termico.
Non a caso la certificazione dell’edificio trarrà grossi benefici dalla presenza della ventilazione, al punto che è possibile quasi sempre il passaggio alla classe energetica superiore. Una Classe B si trasformerà in Classe A e così via.
Ma non solo. Verranno eliminati fumo e odori, pollini, microorganismi, umidità ed aria viziata, con un funzionamento semplice e minime manutenzioni. Il benessere di una casa in legno con l’apporto prezioso della ventilazione meccanica impedirà la formazione di muffe, con condizioni ottimali di salubrità, assenza di correnti d’aria e conseguente riduzione di malattie all’apparato respiratorio.
Dal punto di vista estetico, a parte le piccole bocchette di immissione ed emissione, l’impianto è virtualmente invisibile e non vincola l’arredamento dell’abitazione.
Ovviamente possiamo aprire le finestre quando vogliamo, ma non sarà più necessario.
Va detto poi che non esiste il problema della trasmissione di rumori tra una stanza e l’altra o di sentire le ventole, in quanto tutto il sistema è isolato acusticamente.
Come detto più volte, le case prefabbricate in legno sono abitazioni a basso consumo di energia, per cui gli impianti andranno sottodimensionati, soprattutto a fronte di un progetto mirato al risparmio passivo di energia. La ventilazione meccanica controllata è tuttavia un impianto intelligente e molto adatto a completare termicamente le case prefabbricate di legno. Si tratta di un investimento che andrà compreso a fondo nei vantaggi reali che trarremo dalla sua installazione. In genere i costi non sono leggerissimi, ma andranno soppesati attentamente come investimento nel tempo, grazie all’effettivo risparmio economico che producono.

Thursday, September 3, 2009

L’ORIGINE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

LE PRIME FERTIGHAUS, PRESSOCHE’ IDENTICHE ALLE ABITAZIONI REALIZZATE OGGI, RISALGONO AI PRIMISSIMI ANNI ’70. DERIVANO DIRETTAMENTE DALLE COSTRUZIONI MEDIOEVALI A TELAIO CHE ANCORA OGGI POSSIAMO INCONTRARE IN MOLTE CITTA’ DEL NORD EUROPA, RICONOSCIBILI PER LA STRUTTURA IN LEGNO A VISTA VISIBILE IN FACCIATA.

Si tratta senz’altro di una tecnica costruttiva che può essere definita innovativa e moderna, ma che si basa su una consolidata tradizione edilizia, tipica di gran parte delle nazioni che sfruttano da sempre il legno per realizzare i propri edifici, come la Svezia o la Germania.
La cultura locale della carpenteria del legno, paragonabile per certi versi all’utilizzo millenario del laterizio nel bacino mediterraneo, ha fornito modelli costruttivi consolidati su cui innestare elementi di innovazione e le risposte necessarie alla richiesta di abbattere le dispersioni termiche ed ottimizzare l’isolamento degli edifici.
case legno, case in legno, case di legnoGli antichi edifici che ancora oggi possiamo incontrare ad Amsterdam o Stoccolma, come a Copenhagen o nel Tirolo, ci evidenziano come questi edifici, leggeri ed elastici, abbiano retto perfettamente alla prova del tempo. A differenza delle costruzioni in legno a parete piena, le cosiddette “blockhaus”, questi edifici si basavano su un telaio portante in legno massiccio portante con traversi, pilastri e controventamenti dal disegno variabile da zona a zona e da periodo a periodo. I vuoti venivano riempiti da blocchi di laterizio o da materiale leggero ed isolante come la paglia impastata con argilla e finitura ad intonaco.
In questo specifico caso si può senz’altro evidenziare la vicinanza alle strutture odierne, in quanto il riempimento aveva funzione sia di chiusura verso l’esterno, ma doveva essere il più possibile leggero, per abbassare il peso complessivo dell’edificio ed isolante e per proteggere dal freddo i locali interni.
Si può inoltre notare che questo genere di strutture è tipico degli edifici alti dei centri storici delle città del nord Europa. In questi contesti urbani le abitazioni venivano realizzate negli stretti lotti gotici su molti piani fuori terra e si richiedeva alle strutture la massima leggerezza unitamente ad una grande elasticità e portata. Non è un caso che lo sviluppo degli edifici verticali negli Stati Uniti si sia basata per la realizzazione dei grattacieli sulle strutture a telaio in acciaio, non molto diversi per concezione dai palazzi in questione.
Questi edifici, come detto sono ottimamente isolati, poiché il legno per sua natura è un pessimo conduttore di calore e gli stessi tamponamenti leggeri permettono di migliorare ulteriormente la coibentazione degli edifici rispetto alla parete piena.
Si tratta di soluzioni tecniche estremamente sofisticate che non troviamo nella tradizione costruttiva italiana, se si eccettuano le zone alpine, in particolare dell’Alto Adige.
Come detto, a causa della grave crisi petrolifera, negli anni ’70 si è posto il problema di migliorare l’efficienza degli edifici soprattutto in quei paesi in cui il problema del riscaldamento appariva maggiore a causa del rigido clima invernale per molti mesi all’anno. In Italia le diverse condizioni climatiche hanno posto la questione in secondo piano rispetto ai trasporti ed ai settori produttivi, mentre in Svezia e Germania in particolare sono sorte le prime esperienze che hanno dato origine alle prime “fertighaus”. Al posto dei tamponamenti leggeri si sono utilizzati pannelli isolanti di grande spessore, chiudendo l’esterno con un ulteriore isolamento a cappotto intonacato e lasciando all’interno la struttura a telaio, per permettere la realizzazione di abitazioni esteticamente moderne ed adattabili ai diversi contesti urbani e minimizzare le manutenzioni esterne.

IL PRESENTE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

IL SETTORE DELLE CASE PREFABBRICATE E’ IN COSTANTE ASCESA, MA SI DEVE REGISTRARE LA GRANDE DIVERSITA’ DEI NUMERI DI PRODUZIONE TRA L’ITALIA E IL RESTO DELL’EUROPA.

I grandi colossi del settore possono vantare la realizzazione di 800-1.000 case prefabbricate l’anno, contro le poche decine che vengono ancora installate nel nostro paese. Complessivamente si realizzano in Italia poche centinaia di case prefabbricate in legno, concentrate prevalentemente nel nord, con pochi cantieri nel centro e isolate realizzazioni al sud Italia.
Si tratta chiaramente di un settore assolutamente di nicchia, che fatica a farsi strada, basandosi chiaramente su una tradizione costruttiva distante da quella radicata nel nostro paese, tipicamente legata al mattone e, negli ultimi decenni, all’utilizzo intensivo del cemento armato, strutturale e non.
Il legno trova senz’altro una sua ragione costruttiva nella realizzazione degli elementi orizzontali come tetti e solai, settore in costante ascesa, per motivi soprattutto di carattere estetico.
Alcuni paesi Europei, al contrario, pur scontando una leggera contrazione della domanda di case in legno, utilizzano le strutture prefabbricate come principale alternativa alla realizzazione in opera, al punto che in Austria il 35% degli edifici uni e bifamiliari residenziali è stata costruita con la tecnica della prefabbricazione in legno.
case di legnoLa crescita delle case prefabbricate in legno in questi ultimissimi anni è senz’altro dovuta alla diffusione di tematiche come il risparmio energetico e l’ecologia anche per un settore tradizionale e poco propenso ai cambiamenti come quello delle costruzioni. La spinta ad avvicinare le case prefabbricate viene soprattutto dal cliente finale, spesso in aperto contrasto con il proprio tecnico. La sostanziale chiusura pregiudiziale dei principali soggetti del comparto, come le imprese e i progettisti, limita la diffusione capillare delle "case prefabbricate" ad una nicchia di applicazioni. Una spinta in questo senso viene data dai media, internet in particolare e dalle fiere dell’edilizia. Oltre ai principali eventi, Klimahouse in testa, è oramai prassi trovare stand delle principali aziende di case in legno in moltissime fiere, persino campionarie. E’ inoltre sempre maggiore la diffusione di riviste, specializzate o meno, che promuovono sempre più la realizzazione di case realizzate con tecniche costruttive alternative a quelle tradizionali.
Si tratta di uno scenario in divenire abbastanza positivo, ma non si può certo parlare di incrementi esponenziali. Le oscillazioni del prezzo del petrolio e dei costi energetici rendono mutevole lo stesso interesse nei confronti delle case di legno a risparmio energetico, senz’altro maggiore con il greggio a 150 $ rispetto ai prezzi attuali.
Infine il settore sconta pesantemente la mancanza di informazione seria ed approfondita, sia rivolta ai tecnici, che al cliente finale. Da questo punto di vista le aziende di case prefabbricate replicano un modello di vendita consolidato nei paesi del nord Europa, ma piuttosto distante dalle abitudini del committente italiano, abituato a dialogare con il proprio tecnico e con l’impresa di costruzioni, dando poco peso al ruolo del progettista. Non mancano ditte di case in legno che si pongono in posizione intermedia e puntano molto sulla personalizzazione e l’assistenza al cliente, ma spesso scontano il reperimento di tecnologie costruttive di minore qualità complessiva, provenienti soprattutto dall’est, limitandosi di fatto ad un ruolo di coordinamento della realizzazione.
Infine, come ribadito più volte all’interno di questo blog, luoghi comuni e pregiudizi limitano ad oggi il settore delle case prefabbricate ad una clientela informata ed aperta, attenta al risparmio e con una sensibilità ambientale spiccata, in attesa di una maggiore penetrazione della comunicazione in materia di case prefabbricate in legno.